A 20 anni esatti dalla sua nascita, torna in scena l’opera Cassandra di Michael Jarrell, tratta dal bestseller omonimo di Christa Wolf ispirato alla vicenda del mito greco della profetessa inascoltata al tempo della caduta di Troia. Succede martedì 6 maggio 2014 alle 20,30 al Teatro Rossini di Lugo, sesto appuntamento del «Lugo Opera Festiva 2014» dove, grazie ad una coproduzione col Teatro Comunale di Bologna, viene ripreso il più recente allestimento scenico dell’opera, mai visto in Italia, della Nimrod Opera di Zurigo, con la regia dell’inglese Pamela Hunter e la partecipazione della cantante-attrice italo svedese Anna Clementi (figlia del compositore Aldo Clementi) con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta dal bulgaro Rossen Gergov (32 anni, assistente e allievo di Seiji Ozawa). Continua così la decennale e fruttuosa collaborazione fra il Teatro Comunale di Bologna e il «Lugo Opera Festival», che in passato ha fatto conoscere opere come Jackie’O di Michael Daugherty, Powder her face di Thomas Adès e Jacob Lenz di Wolfgang Rihm.
Quest’anno i riflettori sono puntati uno dei più grandi compositori svizzeri viventi, Michael Jarrell e sulla sua Cassandra (1994), ormai diventata un classico del teatro contemporaneo, avendo conosciuto numerose riprese in tutto il mondo e in varie lingue. Cassandra sarà così vista per la prima volta in forma scenica in Italia al Rossini di Lugo il 6 maggio per poi essere ripresa in autunno nella Stagione Lirica 2014 del Teatro Comunale (31 ottobre e 2 novembre 2014).
La multimedialità è la chiave di questo allestimento, che si avvale dell’elaborazione del suono con live electronics a cura di Francesco Giomi e Francesco Canavese in collaborazione con Tempo Reale e della regia video dei cechi Dalibor Pyš e Michaela Pysova.
Il testo di questo lavoro – proposto nella versione italiana di Anita Raja autorizzata dall’autore – evoca una donna che ricorda tutto, il padre Priamo e l’amato Enea, il cielo della vittoria e il cavallo delle stragi, l’amore adolescenziale e gli stupri indicibili. Il dolore della protagonista è sublimato in una lettura che chiede di essere per una volta ascoltata, nonostante la profezia dell’eterna incomprensione.
Il monologo di Cassandra inizia dopo che la città di Troia è già stata conquistata e distrutta. La profetessa, prigioniera di guerra e trofeo catturato dai greci, sta aspettando di essere giustiziata dalla moglie di Agamennone. Inserendo la figura mitologica di Cassandra “nella sua situazione storica e sociale originale” l’autrice Christa Wolf compie un processo di suo: “Lei “vede” il futuro perché ha il coraggio di riconoscere la realtà del presente”. Nel poco tempo che le resta Cassandra ripercorre gli eventi della sua vita e il destino di Troia.
Con Kassandra (questo il titolo originale), la scrittrice tedesca è diventata famosa a livello internazionale. Il libro pubblicato per la prima volta nel 1983 fu un immenso successo editoriale e fu rapidamente tradotto in molte lingue. Per Christa Wolf la guerra di Troia era il simbolo di tutti i mali derivanti dalla dominazione maschile nel mondo.
Michael Jarrell (1958) ha studiato al Conservatorio di Ginevra, dove ha frequentato le classi di teoria musicale di Eric Gaudibert, poi è divenuto allievo di composizione Klaus Huber a Friburgo. Tra il 1986 e il 1988 ha vissuto a Parigi, dove ha completato una fase di formazione musicale presso l’IRCAM e poi a Roma (1988-1989 a Villa Medici e l’Istituto svizzero) dove ha continuato il suo lavoro sulla serie ‘Assonanza’, una sequenza disegnata da taccuini. Dal 1991-1993 è stato compositore in residence con l’Orchestra Nazionale di Lione. Oggi Jarrell insegna composizione presso la Scuola di Musica di Vienna. Nel 1996 è diventato compositore in residenza del Festival di Lucerna; nel 2001 il Festival di Salisburgo ha commissionato un concerto per pianoforte intitolato Abschied. Nello stesso anno Jarrell è stato nominato in Francia Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere. Nel 2004 viene nominato professore di composizione presso l’Accademia superiore di Ginevra.
È la stessa regista di irigine inglese Pamela Hunter (nota per il pluripremiato film per la BBC dell’opera Façade di William Walton) a commentare l’allestimento in una nota: «L’idea per la visualizzazione di Cassandra ha preso forma dopo la lettura del libretto di Christa Wolf, ma anche in seguito ai commenti e alle relazioni della scrittrice sulla nascita del monologo di Cassandra. Con il supporto del film e della telecamera live la messa in scena mostra le immagini passate della profetessa come in un flashback. In quanto veggente Cassandra vede e sa tutto. Vive tutto attraverso le immagini, dato che le parole sono troppo lente rispetto alla velocità dei suoi pensieri: sia l’oscuro periodo della guerra che il tempo chiaro e luminoso di quando era sacerdotessa. Il costante risalto della metafora all’interno del racconto provoca un flusso di associazioni tra diversi temi – mitologici, storici, ma anche attuali: tutti sono legati al pensiero di Cassandra, al suo mondo spirituale. “La fine sarà un’immagine, non una parola – fa dire la Wolf a Cassandra – Davanti alle immagini le parole muoiono… Voglio rimanere testimone anche quando non ci sarà più neanche un solo uomo che chiederà la mia testimonianza”».
Informazioni e prenotazioni: Fondazione Teatro Rossini, Piazzale Cavour 17 – 48022 Lugo. Tel. 0545.38542 – www.teatrorossini.it – info@teatrorossini.it