Venerdì 23 maggio alle ore 17.00 (ingresso libero) nella Sala Squarzina del Teatro Argentina di Roma si terrà l’incontro pubblico intorno a Frost/Nixon di Peter Morgan, in occasione del debutto romano dello spettacolo di e con Ferdinando Bruni e Elio De Capitani in scena fino al 30 maggio. Potere politico e potere mediatico a confronto per un momento di riflessione e di approfondimento sul ruolo dell’informazione e della responsabilità del potere. Interverranno Ferdinando Bruni, Elio De Capitani e la compagnia, Curzio Maltese e Massimo Teodori. Coordina Attilio Scarpellini.
Dal 20 al 30 maggio al Teatro Argentina di Roma Ferdinando Bruni e Elio De Capitani portano in scena Frost/Nixon di Peter Morgan, un grande film ma soprattutto un testo che racconta lo scandalo che sconvolse gli Stati Uniti e travolse il presidente americano Richard Nixon, aprendo una riflessione sul ruolo dell’informazione e della responsabilità del potere nel duello televisivo tra un capo di Stato e un giornalista britannico.
Potere politico e potere mediatico a confronto. Due strumenti al servizio del bene comune e dell’emancipazione dei cittadini, ma anche strumenti di asservimento e di sopraffazione. Con Frost/Nixon, firmato dalla regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, dal 20 al 30 maggio al Teatro Argentina di Roma, è di scena il match teatrale tra un capo di Stato e un giornalista britannico per mettere a confronto il tema della moralità pubblica, la responsabilità del potere e il ruolo dell’informazione.
Scritta nel 2006, la commedia del drammaturgo e sceneggiatore Peter Morgan punta i riflettori sul primo caso storico di “televisione-spettacolo”, ripercorrendo l’avventuroso progetto di David Frost, spregiudicato anchorman che nel 1977 decise di realizzare – anche senza l’aiuto dei grandi network – una serie d’interviste a Richard Nixon, il presidente americano costretto a dimettersi per brogli elettorali. Nucleo della pièce è il loro ultimo faccia-faccia, un duello televisivo terminato con la clamorosa confessione dell’ex presidente sullo scandalo Watergate e sui limiti morali del potere. Una confessione di un Nixon combattivo e orgoglioso che conta sugli appuntamenti televisivi per potersi riabilitare, ma è messo poi alle corde negli ultimi secondi della trasmissione dalla precisione delle domande, delle date e dei riscontri. Così, il palcoscenico si trasforma in uno studio televisivo degli anni Settanta dove rivive l’evento mediatico che segnerà un precedente nella storia del giornalismo e della politica.
«La serie di interviste che Frost riuscì a ottenere da Nixon nel 1977 sono passate alla storia, non solo per lo scoop fenomenale della confessione, ma soprattutto per l’incredibile costruzione del progetto – commentano Bruni e De Capitani – Non perché Frost fosse un coraggioso giornalista in cerca di verità storica, ma proprio perché era un uomo della TV di intrattenimento popolare. Infatti, tentò di vendere ai grossi network americani l’intervista, ma senza successo. Decise quindi di sborsare di tasca sua i 200.000 dollari inizialmente necessari. Per l’intervista chiese l’aiuto di tre colleghi: John Birt, Bob Zelnick e Jim Reston che sarebbero stati la sua arma segreta per inchiodare Nixon sulla questione Watergate. I grandi network non accettarono l’idea che un presentatore della Tv di intrattenimento potesse pretendere di sostituire i grandi giornalisti e commentatori politici, considerando deontologicamente scorretto pagare per ottenere un’intervista. Frost tenne duro sia sul fronte finanziario che sul fronte del duello con Nixon, un osso durissimo che vinse i primi undici round ma che fu messo KO da Frost solo negli ultimi minuti del dodicesimo. I network furono costretti a sborsare cifre da capogiro per aggiudicarsi la trasmissione che tenne incollati milioni di spettatori, intenti a scrutare il volto di Nixon fino alla non voluta confessione finale».
Con Frost/Nixon il Teatro dell’Elfo prosegue la sua indagine sui nodi cruciali della nostra società attraverso lo specchio del mondo anglosassone, riportando a teatro il pluripremiato testo di Peter Morgan, che ha ottenuto un vastissimo successo e numerosi premi tra cui il Tony Award per Frank Langella come miglior attore protagonista nel ruolo di Nixon. Ron Howard ne ha tratto un film nel 2008, che ha sfiorato i 30 milioni di dollari d’incasso all’uscita.
Dopo il successo di Angels in America e di The History Boys, Ferdinando Bruni e Elio De Capitani tornano insieme alla regia e si sfidano come interpreti, accompagnati sul palcoscenico da Luca Toracca, Nicola Stravalaci, Alejandro Bruni Ocaña, Andrea Germani, Matteo de Mojana, Claudia Coli. Le scene e i costumi sono di Ferdinando Bruni, le luci di Nando Frigerio e il suono di Giuseppe Marzoli. Lo spettacolo è una coproduzione del Teatro dell’Elfo e del Teatro Stabile dell’Umbria.
Teatro dell’Elfo – Teatro Stabile dell’Umbria
Frost / Nixon
di Peter Morgan
traduzione di Lucio De Capitani
uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Ferdinando Bruni David Frost, Elio De Capitani Richard Nixon
Luca Toracca Swifty Lazar, Alejandro Bruni Ocaña Jim Reston, Claudia Coli Caroline,
Matteo de Mojana John Birt, Andrea Germani Bob Zelnick, Nicola Stravalaci Jack Brennan
(Gabriele Calindri voce registrata di Mike Wallace)
luci Nando Frigerio
suono Giuseppe Marzoli
INFO BIGLIETTERIA
Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 – Fax 06.684000.360 – www.teatrodiroma.net
Biglietteria Teatro Argentina: tel.06.684.000.311(ore 10-14/15-19 lunedì riposo)
Orari spettacolo: martedì, mercoledì e venerdì ore 21 I giovedì e domenica ore 17 I sabato ore 19
Durata spettacolo: 1 ora e 50 minuti senza intervallo