Al Fringe Festival di Torino, fra le varie iniziative c’erano anche laboratori o work in progress tenuti da nomi eccellenti, fra cui Alfonso Cipolla, Michele di Mauro ed appunto Rosa Masciopinto. Quello che segue è un breve resoconto del lavoro svoltosi dal 6/5 al 10/5 in una bella sala di Via Cavalcanti a Torino, sede di Onda Larsen, gruppo teatrale presente al Fringe con un loro spettacolo. Chi scrive ha deciso di partecipare non come osservatore ma come elemento del gruppo, con tutti gli onori ed oneri che ciò ha comportato. Eravamo pochi, 6/7 a seconda dei momenti, ma questo ha permesso un maggiore lavoro singolo. Rosa è una teatrante pedagoga, con una lunga esperienza che non nasconde la sua età e con una bella grinta. Ha elaborato delle tecniche di improvvisazione teatrale molto legate al movimento ed all’ascolto. Nei 5 giorni di lavoro non si è negata anzi, ha dato molto di sé con passione e con amore per il suo lavoro. Le dinamiche tipiche di un laboratorio sono emerse comunque, e lei è stata brava a riconoscerle, gestirle e usarle. Esercizi apparentemente banali, o comunque più che conosciuti, diventavano nel suo utilizzo molto importanti per sentire e per reagire. Ognuno di noi alla fine del lavoro ha restituito a lei ed agli altri qualcosa di suo, elaborato da sé medesimo con un unico filo conduttore: l’animale a cui nel primo gioco abbiamo deciso, senza pensarci troppo, di ispirarci. Così la Giraffa, Il Furetto, Il Delfino, La Formica, La Rondine, L’Aquila hanno preso corpo, ma in un modo nuovo, inaspettato ed emozionante.