Parte a ritmo di valzer il concerto di sabato 24 maggio (Sala Santa Cecilia ore 18,00 – Lunedì 26 ore 20,30 – Martedì 27 ore 19,30) della Stagione Sinfonica dell’Accademia: sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia Manfred Honeck, già applaudito direttore del concerto di quest’ultimo Capodanno a Santa Cecilia, che apre la sua serata con le Voci di primavera di J. Strauss.
Il secondo brano, invece avrà un protagonista assoluto, Mario Brunello, musicista eclettico, il cui repertorio spazia con estrema disinvoltura dal barocco al jazz, alla musica contemporanea. Brunello sarà interprete del Concerto per violoncello, capolavoro di Nikolaj Miaskowskij, compositore russo, allievo di Rimsky-Korsakov, grande amico di Prokofiev, che ha lasciato una enorme quantità di musica ricca di una vena melodica degna della grande tradizione russa.
Nella seconda parte, il concerto, affronterà una delle più sofferte pagine di Čajkovskij: la Quinta Sinfonia, celebre lo struggente tema affidato al corno nel secondo movimento. Una recente incisione di questa sinfonia diretta da Honeck ha avuto lusinghieri apprezzamenti dalla critica.
Manfred Honeck direttore austriaco, dalla stagione 2008-2009 è Direttore musicale della Pittsburgh Symphony Orchestra. La sua attività è documentata da numerose incisioni discografiche: fino ad ora sono state pubblicate le Sinfonie n. 1, 3, 4 e 5 di Mahler; la Sinfonia n. 5 di Čajkovskij e Vita d’eroe di Richard Strauss. La Quarta Sinfonia di Mahler è stata premiata nel 2012 con il prestigioso Classical Music Award. Dal 2007 al 2011 è stato Generalmusikdirektor della Staatsoper di Stoccarda dove ha diretto tra l’altro Les Troyens, Idomeneo, Aida, Les dialogues des carmélites, Il cavaliere della rosa, Il pipistrello, Lohengrin, Parsifal e concerti sinfonici con la Staatsorchester Stuttgart. Manfred Honeck ha iniziato la sua carriera a Vienna come assistente di Claudio Abbado, successivamente è stato Primo Kapellmeister dell’Opernhaus di Zurigo. Dal 1996 al 1999 è stato uno dei Direttori principali della MDR Sinfonieorchester di Lipsia; dal 1997 al 1998 ha rivestito il ruolo di Direttore musicale della National Opera di Oslo; in seguito è stato Primo direttore ospite della Oslo Philharmonic Orchestra, dal 2000 al 2006 Direttore principale della Swedish Radio Symphony Orchestra di Stoccolma, dal 2008 al 2011 Primo direttore ospite della Filarmonica Ceca di Praga, posizione che ricopre nuovamente dal 2013 al 2016. Nel corso della sua carriera ha diretto inoltre l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Gewandhausorchester di Lipsia, Sächsische Staatskapelle Dresden, Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, London Philharmonic Orchestra, Orchestre de Paris, Wiener Philharmoniker, Los Angeles Philharmonic, National Symphony Orchestra Washington, Chicago e Boston Symphony Orchestra.
È inoltre regolarmente ospite del Verbier Festival. Nel febbraio 2013 ha riscosso un successo strepitoso alla testa della Berlin Philharmonic Orchestra, concerto del qual ha anche inciso un CD per la DG con Anne-Sophie Mutter. A novembre del 2013 ha inoltre debuttato con la Philadelphia Orchestra.
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Mario Brunello
Nel 1986 è il primo artista italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, Kioi Sinfonietta, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Antonio Pappano, Manfred Honeck, Riccardo Muti, John Axelrod, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung e Seiji Ozawa. Brunello si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista dal 1994, quando fondò l’Orchestra d’Archi Italiana, con la quale ha una intensa attività sia in Italia che all’estero. Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra i quali Gidon Kremer, Martha Argerich, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Yuri Bashmet, Maurizio Pollini, Andrea Lucchesini, Valery Afanassiev e l’Hugo Wolf Quartett. Nella sua vita artistica Brunello riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Gianmaria Testa, Margherita Hack, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio Antiruggine, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione. I diversi generi artistici si riflettono nell’ampia discografia che include opere di Vivaldi, Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Franck, Haydn, Chopin, Janáček e Sollima.
Deutsche Grammophon ha pubblicato il Triplo Concerto di Beethoven diretto da Claudio Abbado e EGEA Records ha dedicato all’artista la collana “Brunello Series” composta da cinque Cd: “Odusia”, odissea musicale nella cultura del Mediterraneo, “Brunello and Vivaldi”, “Violoncello and” per violoncello solo, “Schubert e Lekeu” con Andrea Lucchesini e le Suites di Bach. Queste ultime hanno riscosso un grande successo ricevendo il Premio della Critica 2010.
La prossima uscita includerà l’incisione live del Concerto per violoncello e orchestra di Nino Rota, realizzata a Tokyo, nel doppio ruolo di direttore e solista. Il suo ultimo disco, la registrazione live del Concerto di Dvorak con l’Accademia di Santa Cecilia e Antonio Pappano, è stato pubblicato da EMI.
Tra i principali impegni della stagione 2013-14 spiccano i concerti con l’Orchestra di Santa Cecilia e Antonio Pappano al Festival MiTo e a Verona e successivamente a Roma con Manfred Honeck, una tournée con la Kremerata Baltica come direttore e solista, un tour negli USA con la Venice Baroque Orchestra, il ritorno a Mosca con i Virtuosi di Mosca e a San Pietroburgo con Valery Gergiev e l’Orchestra del Mariinsky, concerti a Vienna e a Bolzano con l’Hugo Wolf Quartett, concerti con le orchestre di Verona, Cagliari e Genova sempre nel doppio ruolo di solista e direttore. Per l’anniversario verdiano ha ideato con Marco Paolini lo spettacolo “Verdi, narrar cantando”, presentato in molte città italiane dopo il debutto al Teatro Regio di Torino.Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. È direttore musicale del festival “Artesella arte e natura” e Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.
Stagione di Musica Sinfonica
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 24 maggio ore 18,00 – Lunedì 26 ore 20,30 – Martedì 27 ore 19,30
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Manfred Honeck direttore
Mario Brunello violoncello
J. Strauss Voci di Primavera: valzer
Miaskowskij Concerto per violoncello
Cajkovskij Sinfonia n. 5
Biglietti da 19 a 52 euro – info tel. 068082058