CALENZANO TEATRO FORMAZIONE
BEFORE HAMLET
(tutto quello che William non scrisse)
libera riscrittura di Stefano Massini da William Schenck Gilbert
testo commissionato prog. Connections/Teatro Litta di Milano
interpretato dagli allievi del secondo/terzo anno
Folle, irresistibile e intelligentissimo, questo Amleto ribaltato è la versione riadattata – una commissione a Stefano Massini da parte del Teatro Litta di Milano per Progetto Connections dell’Unione Europea – del capolavoro di William S. Gilbert, pubblicato nel 1884 a Londra (e poi messo in scena nel 1891). L’intera vicenda del dramma di Shakespeare viene riletta come sinfonia di apocalittici scivolamenti di due filosofi studenti a Wittenberg, entrambi convinti che la filosofia sia l’unica chiave di lettura del mondo. A chi ben conosca la trama dell’Amleto shakespeariano non difetterà un solo snodo della vicenda. Ogni cosa, si direbbe, è al suo posto, a partire dalla famosa truppa di attori che giunge ad Elsinor, per continuare con l’apparizione dello Spettro davanti alle Mura, e finire con tutto l’apparato della Reggia dove lo zio d’Amleto ha preso il posto del fratello morto. Ma la genialità di Gilbert sta nel farci vedere il tutto dal retro delle quinte, mostrandoci il perché degli avvenimenti un attimo prima che Shakespeare li impagini nella sua celeberrima versione. E l’effetto è straordinariamente comico, iconoclasta, dirompente. Un sistema spietato di finzioni e di maschere copre ogni personaggio, ogni piega della trama, ogni accadimento. Il meccanismo ad orologeria che Gilbert confeziona è un portento di ingranaggio, in cui gli eventi si incastrano l’uno nell’altro avvitandosi in un vortice catastrofico, ed è proprio qui che la farsa cessa di essere comica per rivelarsi – fra le righe – uno specchio di portentosa perfidia: se avevamo creduto nella “verità” del dramma di Amleto così come Shakespeare l’aveva scritto, quante altre verità – da noi credute inscalfibili – sono soltanto frutto di maldestri equivoci e sovrapposizioni?
ven 13 / sab 14 giugno ore 21.15
CALENZANO TEATRO FORMAZIONE
STUDIO SU “EVGHENIJ ONEGIN”
dal romanzo omonimo di Alexandr Puskin
versione teatrale di Stefano Massini
docenti Silvia Frasson, Stefano Massini, Massimiliano Paggetti
interpretato dagli allievi del secondo/terzo Anno
A distanza di sei anni, e con grande soddisfazione, il magnifico romanzo di Puskin torna ad essere oggetto di una messinscena della Calenzano Teatro FormAzione. Impossibile non farsi rapire dal vortice di emozioni che rende unico questo capolavoro della letteratura russa, tutto costruito sul valzer di sentimenti che legano quattro giovani dai destini opposti. Onegin è un dandy demotivato e cinico, costretto a fermarsi in una tenuta di campagna per rilevare un’eredità. Qui stringe amicizia con un coetaneo poeta del posto, Vladimir Lenski, che ben presto gli presenta Ol’ga Larin, sua fidanzata da sempre. Caso vuole però che quest’ultima abbia una sorella, la sognatrice Tat’iana, che contro ogni convenzione sociale dichiara per prima il suo amore a Onegin. E’ possibile ricambiare un sentimento? Cosa comporta accettare la sfida – o la promessa – di un sentimento autentico? Il testo di Puskin, pietra miliare del romanzo occidentale, si offre in scena come una straordinaria occasione per mettere alla prova la verità della recitazione.
gio 22 giugno ore 21.15
CALENZANO TEATRO FORMAZIONE
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE
serate di letture da Garcia Lorca
gio 26 / ven 27 giugno ore 21.15
(presso ST.ART SPAZIO EVENTI – via Garibaldi, 7 CALENZANO)
CALENZANO TEATRO FORMAZIONE
LE VITE PARALLELE
(Donna Alba questa sera ha un vento)
di Stefano Massini
interpretato dagli allievi del secondo/terzo/quarto anno
Spagna, 1936. La vicenda si svolge interamente nel retropalco di un teatro, gestito ormai da decenni dalla famiglia Alvarez. E’ sera inoltrata. Il retropalco è diviso in camerini dei quali il pubblico può controllare contemporaneamente gli spazi (e le vite che vi si svolgono). Da un lato c’è il direttore Sebastian, angosciato dalla continua provvisorietà dell’azienda familiare. Dal lato opposto i tormenti combattuti di sua moglie Donna Alba, prima attrice della compagnia in preda a mille domande sul senso del suo mestiere. Accanto a loro si stagliano poi le figure dei due figli attori, l’inquieta Esther e il narciso Juan. Ma anche la quotidiana routine teatrale del custode Carlos e di sua moglie Lea, sarta di compagnia. Intanto – mentre al di là del sipario si prepara la platea per lo spettacolo serale – le tensioni fra i componenti della famiglia Alvarez si acuiscono sempre più. A farle esplodere tuttavia non è il teatro ma il rapporto con la realtà che sta fuori dal teatro. La Spagna infatti è giunta ad uno dei suoi bivi storici: le squadre falangiste stanno dilagando sempre più con le loro violenze para-militari. E nel giorno in cui viene ucciso Garcia Lorca si impone per la prima volta una presa di posizione. Anche a chi ha sempre evitato di mettere il naso fuori dall’oasi protetta chiamata teatro.
TEATRO MANZONI
Via Mascagni 18 – CALENZANO (Fi)
Tel. 055.8876581 – 055.8877213
teatro.donne@libero.it | www.teatrodelledonne.com
ingresso spettacoli: 10 €
ridotti 5 € per gli iscritti ai corsi di formazione
prenotazioni: 055 8877213 / teatro.donne@libero.it
orario biglietteria teatro: dalle ore 20.00