In occasione della XX edizione di Immagini dall’Interno-Festival internazionale del teatro di figura incontro Damiano Privitera, che oltre ad essere il Direttore Artistico, insieme alla moglie Georgina Castro è il factotum onnipresente pronto a risolvere i molteplici problemi di un Festival. Questa stessa intervista è stata interrotta e ripresa più volte per il continuo suonare di cellulari, entrate irruenti di persone con problemi più disparati a cui bisognava subito porre rimedio, urgenze più o meno impellenti. Chiedo a Damiano di raccontarci questi venti anni e come è nato il tutto, e lui inizia con un sorriso, parlando del suo viaggio intorno alla metà degli anni ’70 con una lettera da consegnare a tale Pepe Ottal, burattinaio di Barcellona. In quel periodo il suo unico interesse era la musica, o meglio la chitarra con cui, ventenne un po’ introverso girava l’Europa. Il Teatro non era affatto nei suoi pensieri e così, quando riceve la proposta di fermarsi con quel gruppo di teatranti di strada, in una casa dove c’era un continuo movimento di persone accetta volentieri e accompagna qualche volta il gruppo suonando svariati strumenti con loro. In quegli anni fa la spola con Pinerolo, sua città di origine ed inizia a fermarsi sempre più spesso con il gruppo finché decide di seguirli nelle tournée mettendo disposizione il suo furgone attrezzato a camper. Nel frattempo ha conosciuto Georgina, elemento del gruppo di Pepe con cui avrà una figlia, Giorgia, nel 1983. E da allora inizia a maneggiare e costruire marionette e pupazzi, con la sua compagna si stabilisce a Pinerolo e fonda un suo gruppo. Creano spettacoli e girano l’Italia ed il mondo sia con la tecnica delle guaratelle, ma anche con altri spettacoli. Nel 1995 decidono di creare un festival, cosa che in quel periodo fanno in molti, con l’idea di portare in provincia gente ed idee nuove con tecniche di spettacolo sconosciute ai più, per permettere alla cittadinanza di discutere ed arricchirsi culturalmente. È sempre modesto Damiano e si schernisce quando gli dico che il loro festival è diventato uno dei più importanti sia a livello regionale che a livello nazionale. Aggiungo di apprezzare il loro lavoro perché permette a molta gente, e non solo di Pinerolo, di vedere spettacoli a orari diversi della giornata, quasi sempre a costo zero e di qualità. Approva ma si aspettava più interesse sopratutto da parte dei giovani ma conta, nonostante la riduzione di fondi a cui anche loro hanno dovuto far fronte di lanciare nuove iniziative nel periodo autunnale che vedrà il loro Teatro del Lavoro punto cardine per nuovi incontri.
Nella foto Damiano Georgina.