Esiste un tempo lineare che e incontra e si sposa con un tempo ciclico. Il tempo ciclico, infatti è tipico della natura e dell’alternarsi delle stagioni.
Per ricongiungersi ad un ritmo di vita naturale arriva la Seconda edizione del Festival Pedamentina, dedicato all’universo del bio, in programma venerdì 27 giugno a partire dalle ore 18.00 alla Pedamentina di San Martino (all’altezza di Corso Vittorio Emanuele).
Parola d’ordine: ritorno alle origini. Una riflessione sulla necessità etica di riscoprire il “gusto di andare lenti con solo le mani in tasca”, come sostiene il sociologo Franco Cassano. Di scambiarsi “doni”, di dare senza la pretesa di ricevere, di restituire alla terra, così violata, abusata e depauperata.
Un ritorno ad un modo di pensare e di agire che metta al centro la relazione umana.
Un universo variegato all’insegna del rispetto di madre terra, troppe volte violata. Un rispetto ed un ringraziamento rappresentato dallo scambio di semi da agricoltura biologica, dal significato profondamente simbolico.
Il seme è insieme principio di vita, e stilla iniziale di consapevolezza. Racchiude in sé l’intreccio di un macro e di un macrocosmo.
A seguire, alle ore 21.30 il concerto “Il Rock ‘n Roll dell’antico Poeta” (Ancient Poet’s Rock ‘n Roll).
Il concerto è promosso dall’associazione Napoli Accoglie, presieduta da Rosa Vallefuoco.
I poeti della musica sono la band Le Loup Garou, gruppo belga tra i maggiori fautori, tra gli anni ’80 e ’90, della musica new wave sperimentale italiana.
Un ponte di note tra Napoli ed il Belgio che in questa serata – concerto si rinsalderà e si rinnoverà.
Il concerto sarà un momento per un viaggio nel tempo tra passato e presente. Un itinerario sonoro che spazia dal repertorio “classico”della bad ai nuovi brani di “Ancient Poet’s Rock ‘n Roll”
Il gemellaggio attraverso la musica non è casuale.
Infatti, Le Loup Garou scelgono un “Mondo antico ed originario” sin dal supporto del loro ultimo lavoro discografico: un vinile.
Un’immersione in un linguaggio multiforme, dove i suoni elettronici vivi, la musica minimale, il pop, il jazz e la musica classica si sposano con il rock d’autore dando vita ad una forma di teatro multimediale.
Ma si tratta anche di un viaggio attraverso lo spazio, quello dei molteplici Paesi nella cui vit la band si è immersa, fondendo alchemicamente varie correnti espressive: futurismo umanoide, cabaret espressionista e romanticismo che strizza l’occhio alle suggestive atmosfere mitteleuropee.
Torna quindi la band dei ribelli della musica, tra i principali fautori della new wave sperimentale italiana.
Torna con la forza dirompente dell’art rock italiana, libera dai condizionamenti e dalle spinte del sistema ad omologarsi (la band per affrancarsi dalle logiche di mercato e potersi esprimere liberamente ha creato una sua casa discografica la Neapolitan Surfer).
Rappresentante per eccellenza di questo ritorno alle origini è la donna, che custodisce in sé il mistero della vita e che, proprio in virtù di questa sua facoltà, assume il ruolo di “poetessa sciamanica”, in grado di accedere a dimensioni altre di senso e significato.
Una donna che va tutelata, così come va protetta la madre terra, perché dal suo grembo fertile nasce la speranza di un futuro più ricco di consapevolezza.
Momento centrale di questa potenza creatrice è l’orgasmo femminile, in cui due principi apparentemente oppostisi incontrano per dar vita ad un nuovo centro propulsore di significati.
A questo momento ammantato di sacralità, la band dedica un video che è possibile visionare al seguente link https://www.facebook.com/photo.php?v=10152080662517038&set=vb.122871342037&type=2&theater, per cominciare ad immergersi nelle atmosfere della serata – concerto.
La serata è ad ingresso libero e donazione spontanea.
LA LOCATION
Si sale e si scende: è questo che consentono di fare le pedamentine di Napoli: gradinate che collegano la parte collinare della città (Vomero e Posillipo) con il mare. Ad ogni gradino è “in agguato” uno scorcio suggestivo, in grado di sorprendere.
La Pedamentina di San Martino con i suoi 414 scalini collega la Certosa di San Martino al centro storico della città, sul Corso Vittorio Emanuele, dietro l’ospedale militare, da cui poi si diramano le rampe di Montesanto.
Per maggiori informazioni: Associazione Napoli Accoglie
Cell: 3665058831, e-mail: napoliaccoglie@libero.it