Anche quest’anno l’Accademia di Romania a Villa Borghese ospita il giovane festival “TeatROmania_emersioni sceniche” organizzato insieme alla compagnia Telluris, il FIRI (Forum degli Intellettuali romeni in Italia) e sostenuto dall’Istituto Culturale Romeno di Bucarest. L’edizione 2014 si propone di consolidare la continuità dell’iniziativa nella stagione estiva romana, all’insegna del dialogo interculturale e del pluralismo di linguaggi scenici. Il progetto nasce nel 2010 dall’iniziativa congiunta di due associazioni culturali, la Telluris Associati di Pontedera e FIRI di Roma, in collaborazione con l’Accademia di Romania, che ospita la manifestazione nei suoi bellissimi spazi. La scommessa è quella di stimolare il dialogo italo-romeno intorno al teatro come luogo privilegiato di indagine, confronto e condivisione: una possibilità di incontro tra compagnie teatrali, artisti e pubblico che consente di approfondire la conoscenza reciproca. Non si tratta soltanto di ospitare una rassegna di teatro estero o dell’Est, ma di portare sulla stessa scena compagnie e artisti provenienti da tradizioni teatrali diverse, capaci di offrire al pubblico di Roma fermenti culturali di qualità e rilevanti per il confronto critico con la contemporaneità.
Dopo il grande successo di pubblico dello scorso anno, la proposta artistica della quarta edizione comprende spettacoli in prima nazionale che mettono in risalto scelte drammaturgiche innovative, è il caso della piece di Matei Vișniec Del sesso della donna come campo di battaglia, interpretato dalle bravissime Irina Bodea Radu e Bianca Holobuț, un dramma sul femminile e la guerra di Bosnia. Monologhi e dialoghi si intrecciano passando dalla lettura di appunti alla comunicazione diretta col pubblico. Flussi mnemonici e sedimentazioni psichiche disegnano due ritratti femminili, Kate e
Dorra, che faticano a conciliarsi con la propria condizione, in un’insolita forma di terapia a due.
Diverso registro per un altro spettacolo in prima nazionale, Aspettando Alice, di e con Oana Mardare, nella regia di Doru Taloș, della compagnia indipendente Atelier45. Con questo lavoro, incentrato sull’innocenza ludica dell’infanzia vista come risorsa salvifica, viene riaffermata la caratteristica del Festival di dare visibilità alle produzioni indipendenti d’eccellenza della giovane generazione teatrale romena.
La novità di quest’anno è lo spettacolo dedicato a bambini e famiglie Ombre nel bosco della compagnia Telluris Associati, ispirato al mondo onirico e immaginifico delle fiabe tradizionali dell’Est Europa. Uno spettacolo suggestivo di luci e ombre, in cui i personaggi reali o immaginati, ci parlano di un reale accaduto o potenziale, in cui intuito e istinto servono per strappare la verità alle cose e divenire custodi del fuoco creativo in una nuova e intima conoscenza dei cicli della vita, della morte, e della rinascita della natura. Un’attenzione per il giovane pubblico anche nell’ambito di teatROmania, a cui la compagnia Telluris dedica molta della sua attività di formazione e produzione.
Un altro appuntamento con il mondo della fiaba è rappresentato dallo spettacolo Giovinezza senza vecchiaia e vita senza morte (prima assoluta), prodotto dalla compagnia milanese Wasabi, in collaborazione con teatROmania_emersioni sceniche, di e con Vlad Scolari, voce Alice Protto, musiche dal vivo di Federico Branca Bonelli. Una fiaba unica della cultura romena, presentata qui nella forma di un primo studio – un reading con musica e voci tale da consentirci di esplorare il racconto, di comprenderne il senso e di immergerci in un nuovo immaginario fantastico. Così Wasabi continua il suo viaggio in quello spazio di mediazione culturale tra Oriente e Occidente che è la cultura romena, con una produzione in collaborazione col Festival.
Infine, La favola di un’altra giovinezza, una performance brillante, diretta e interpretata da Eliana Cantone, propone un intreccio tra letteratura, cinema e teatro a partire dalla narrazione di Mircea Eliade e dall’omonimo film di Francis Ford Coppola. Una favola insolita e paradossale, un viaggio in chiave ironica ed onirica verso la ricerca di una seconda possibilità di vita, di un’altra giovinezza. Una fiaba dell’eterno ritorno alla rovescia, che indaga la dimensione mistica e metafisica del vivere quotidiano. La voce dell’attrice si fa strada attraverso una sperimentazione sonora che dal dialetto – un pugliese che sa di straniero, quasi come la colonia italo-rumena da cui proviene il personaggio – e passa al canto, alla nenia, fino alla pura sonorizzazione. Musiche eseguite dal vivo da Elisa Fighera.
TEATROMANIA emersioni_sceniche è organizzato da TELLURIS ASSOCIATI – ACCADEMIA DI ROMANIA IN ROMA- FORUM INTELLETTUALI ROMENI D’ITALIA
con il sostegnodell’ISTITUTO CULTURALE ROMENO DI BUCAREST
media partner Radio Romania, Orizzonti culturali italo-romeni, Gazeta Românească, Actualitatea Magazin, Romit TV, Persinsala.it, Artapartofculture.net
Programma
Venerdi 27 giugno, ore 20.00
Giovinezza senza vecchiaia e vita senza morte – prima assoluta
con Vlad Scolari e Alice Protto, musiche dal vivo di Federico Branca Bonelli, testo e regia di Vlad Scolari
produzione Wasabi in collaborazione con il festival teatROmania_emersioni sceniche
ore 21.30
La favola di un’altra giovinezza – prima romana
Spettacolo vincitore del Premio Kilowatt Festival Visionari 2013
Liberamente ispirato a “Un’altra giovinezza” di Mircea Eliade, di e con Eliana Cantone, drammaturgia Giordano Amato, musica dal vivo Elisa Fighera, produzione Il Mutamento Zona Castalia, Torino
Sabato 28 giugno, ore 21.30
Del sesso della donna come campo di battaglia nella guerra di Bosnia – prima nazionale
di Matei Vișniec, con Irina Bodea Radu e Bianca Holobuț, regia Muriel Manea, produzione Teatrul “I.D. Sîrbu”, Petroșani
Domenica 29 giugno, ore 18.00
Ombre nel bosco – prima romana (spettacolo di teatro ragazzi)
liberamente ispirato alle fiabe dell’Europa Orientale, di e con Tazio Torrini, immagini e regia Letteria Giuffrè, produzione Telluris Associati, Pontedera
ore 21.30
Aspettando Alice – prima nazionale
di e con Oana Mardare, regia Doru Taloș. Produzione Compagnia Atelier45, Cluj
“Non siamo qui come pietre, immobili, oppure come i fiori o gli insetti, la cui vita è perfettamente tracciata: siamo esseri di avventura. E mai l’uomo farà a meno di ascoltare storie.”
Mircea Eliade
Riparte il festival teatROmania_emersioni sceniche, giunto alla sua quarta edizione. La rassegna prosegue – non senza difficoltà dovute a certa spending review – la sua missione, di favorire il dialogo interculturale (e intra-culturale), attraverso l’incontro “non convenzionale” col teatro; una prospettiva che è anche di scouting, col beneficio già verificato di una più fluida circolazione di produzioni soprattutto indipendenti, spesso volutamente ignorate (se non avversate).
Ma per fortuna, ci sono le fiabe e l’eterno ritorno alla loro saggezza…
Quest’anno l’apertura del Festival avviene proprio sotto il segno di un grande studioso della mitologia, Mircea Eliade, la cui favola sulla ricerca dell’eterna giovinezza è (re)interpretata sulla scena dall’attrice Eliana Cantone, nell’accompagnamento dal vivo di Elisa Fighera.
Lo spettacolo inaugurale è preceduto dal reading del gruppo indipendente Wasabi tratto dalla stessa fiaba che ha ispirato Eliade, “Giovinezza senza vecchiaia e vita senza morte”, con Vlad Scolari e Alice Protto, musiche dal vivo di Federico Branca Bonelli. Un racconto nato tra miti d’Oriente e miti d’Occidente, che ci immerge in un immaginario dimenticato: un feto che non vuole nascere senza saperne prima il motivo, un principe che ricerca l’immortalità ma dovrà fare i conti con l’ineluttabile universo dei ricordi.
Con lo spettacolo tratto dal testo di Matei Vișniec, messo in scena dal teatro di Petroșani, ripercorriamo la tragica vicenda della guerra in Bosnia, per capire le ferite ma anche le loro possibilità catartiche (e metamorfiche), tali da riscattare l’amarezza dell’anamnesi – personale e collettiva.
Con “Ombre nel bosco”, della compagnia Telluris Associati, il Festival apre una finestra nuova sul mondo del teatro per ragazzi, portando sulla scena l’attualità perenne e universale della fiaba, capace di stupire, ammaliare, farci viaggiare con la fantasia, ma anche di formare – nel senso di “dare forma” alle paure e ai sogni, dei più piccoli come dei grandi.
Infine, in “Aspettando Alice” – one-woman-show del gruppo Atelier 45 di Cluj – riscontriamo un’ulteriore declinazione, tutta moderna, della favola: la spensieratezza – e la riscoperta – del mondo dell’infanzia, vista come opportunità “liberatoria” per l’individuo adulto che talvolta prende troppo sul serio se stesso.
Per il futuro, dopo questa fase iniziale di consolidamento, il Festival intende internazionalizzare ulteriormente il proprio profilo, sia sul piano dei contenuti artistici proposti al pubblico, sia su quello, più ampio, del coinvolgimento attivo di persone, gruppi artistici e istituzioni che hanno a cuore gli stessi ideali che ci guidano.
Il nostro viaggio continua, negli spazi generosi dell’Accademia di Romania, insieme a voi che ci accompagnate, sempre più numerosi, anno dopo anno.
Letteria Giuffrè
direttrice artistica del festival
Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero.
Ingresso da Viale delle Belle Arti