Uno spettacolo che riflette realtà attuali, che da un lato presenta la soluzione dei gruppi di auto-aiuto e dall’altro ricalca a livello individuale i disagi e le modalità relazionali di personaggi con ogni sorta di dipendenze, dietro alle quali si celano carenze di affetto, mancanze personali, sensi di colpa. Se la non-accettazione dei propri problemi e delle proprie dipendenze (ponendo un distacco da se stessi) crea altre paranoie da sfogare in nuove dipendenze, sarà invece il raggiungimento dell’autoconsapevolezza e il rapporto intimo e sincero – per quanto talvolta brusco, ma che poi sfocerà in sentita amicizia – a portare le protagoniste a guardare le proprie situazioni sotto una nuova luce dando loro la forza di cambiare in meglio. Una messinscena che non risulta per nulla banale grazie alle personalità delle protagoniste, due figure dai tratti molto spiccati ma non proprio caricaturali, di grande capacità satirica, che attraverso un’ironia iperrealistica sono in grado di suscitare risate e al contempo profonde riflessioni. Francesca Gemma e Alice Francesca Redini, con la regia di Riccardo Mallus e le scene di Lorena Curti, hanno interpretato al meglio il testo, con bravura e ironia.