Festival franco-italiano di jazz e musiche improvvisate
Direzione artistica: Paolo Damiani, Armand Meignan
Nell’ambito del festival verrà assegnato il Premio SIAE per la Creatività a Enrico Zanisi
Una produzione: Musica per Roma e Associazione Culturale Teatro dell’Ascolto
In collaborazione con: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, MIUR-AFAM, Ministère Culture et Communication, AJC (Association Jazz Croisé), SIAE, Fondo ENAP-GDP, Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma, SACEM, ADAMI, CNV (Centre national de la chanson, des varietés et du jazz), CCP (la culture avec copie privée), Spedidam, Jazzmigration, Suona Francese
Una striscia di terra feconda compie 17 anni e continua, come diceva Fabrizio De André “in direzione ostinata e contraria”, a circoscrivere il proprio campo di indagine a due soli paesi europei, l’Italia e la Francia, puntando sui solisti più affermati e su giovani talenti da valorizzare, nonché su produzioni originali proposte in prima assoluta. Da 11 anni inoltre, questo Festival ha un riscontro in terra francese: serate denominate Una Striscia di terra feconda vengono organizzate in seno all’AJC, Federazione di oltre 70 festival e permettono a diversi gruppi italiani di farsi meglio conoscere in Francia. Molte rassegne hanno partecipato a questo programma: il Grenoble Jazz Festival, le Banlieues Bleues, Europa Jazz Festival du Mans, Jazz Souslespommiers, Jazz en Luberon, Paris Jazz Festival, Jazzèbre Perpignan, Strasbourg, il Reims Jazz Festival, Rencontres Internationales de Djazz de Nevers e RDV de l’Erdre, e molti sono ormai i gruppi nati per il festival, spesso assemblando artisti dei due paesi.
Quest’anno la rassegna offrirà incontri più che mai “inediti” e in prima assoluta: Daniel Humair in duo con Danilo Rea, Rita Marcotulli con Sophia Domancich ed Erik Truffaz, Sidony Box con Gianluca Petrella; ma anche i giovani talenti da valorizzare e alcuni di loro mai ascoltati in Italia come Five 38, Theo Ceccaldi in trio e un progetto con Cristiano Arcelli e alcuni dei migliori neolaureati del dipartimento jazz del Conservatorio di Santa Cecilia. Inoltre Rosario Giuliani con Darryl Hall, Pierre De Bethmann e Benjamin Henocq, il quintetto di Didier Levallet, Francesco Diodati e il suo gruppo.
Grazie alla Società Italiana degli Autori ed Editori, che promuove il Festival, da quest’anno è stato istituito il Premio SIAE per la creatività di un giovane autore. La giuria, composta da Danilo Rea, Rita Marcotulli e Rosario Giuliani, ha attribuito la prima edizione del Premio SIAE per la Creatività a Enrico Zanisi, con la seguente la motivazione: “Per la straordinaria musicalità e la personalità evidenziata sia come leader del suo avvincente trio che come partner di alcuni dei più prestigiosi solisti italiani”. Sarà possibile ascoltare Zanisi il 7 giugno con il gruppo Yellow Squeeds. SIAE e Una striscia di terra feconda continuano dunque a sostenere i giovani autori, premiando i migliori compositori e interpreti.
Una Striscia di terra feconda continua quindi a provocare inedite rotte di collisione nel segno dell’avventura e del rischio, tra due Paesi peraltro simili per tradizioni e filosofie: su tutte, quella di coltivare il dubbio come valore fondante di ogni pratica artistica.
COMUNICATO E IMMAGINI SCARICABILI AL LINK:
https://drive.google.com/folderview?id=0B2gtE85Wize0djA5SFE2X0lrWm8&usp=drive_web
Programma:
Venerdì 6 giugno 2014
ore 21.15
FIVE 38
Fanny Lasfargues, contrabbasso
Raphaelle Rinaudo, arpa elettrica
Jazz Migration
La bassista Fanny Lasfargues (membro del famoso trio Q e di Retroviseur) e l’arpista elettrica Raphaelle Rinaudo fanno parte di quella nuova generazione di musicisti francesi che hanno inventato musiche in una visione di sintesi molto emozionante, moltiplicando avventure musicali, dall’improvvisazione minimalista fino al potente suono del rock e della noise Music, non dimenticando grooves molto vicini all’hip hop. 43 corde sempre pronte ad avventurarsi più lontano, offrendo una superba musica improvvisata del tutto originale.
ore 22.30
RITA MARCOTULLI / SOPHIA DOMANCICH
Rita Marcotulli, piano
Sophia Domancich, piano
Rita Marcotulli è senza dubbio la grande lady del jazz italiano, pianista di fama internazionale, sottile e sorprendente, sempre molto creativa in una moltitudine di progetti e incontri. Per l’apertura del festival ha scelto un duetto insolito con un’altra pianista, la luminosa Sophia Domancich, ben nota in Europa per i suoi progetti con Elton Dean, Paul Rogers, Didier Levallet, William Parker e Hamid Drake. Questo duo è una magnifica proposta musicale, ricca di lirismo e finezza, nulla di meglio per aprire la cinque giorni di conversazioni musicali franco-italiani!
Sabato 7 giugno 2014
ore 21.15
FRANCESCO DIODATI “YELLOW SQUEEDS”
Francesco Diodati, chitarra
Enrico Zanisi, pianoforte
Francesco Lento, tromba
Glauco Benedetti, bassotuba
Enrico Morelli, batteria
Yellow Squeeds è ricerca dell’equilibrio, flusso dinamico, un continuo gioco di tensione e distensione. Ritmo e armonia si inseguono e sovrappongono, fra jazz, folk, rock, brass band e musica colta. Come una sorta di organismo multiforme e cangiante, il gruppo, composto da alcuni fra i migliori nuovi talenti della scena jazz italiana, fa della ricerca timbrica e delle sonorità acustiche la sua principale caratteristica.
ore 22.30
DIDIER LEVALLET QUINTET “VOIX CROISEES”
Céline Bonacina, sax
Airelle Besson, tromba
Sylvaine Hélary, flauto
Didier Levallet, contrabbasso
Simon Goubert, batteria
Didier Levallet, uno dei maestri del jazz francese, ha sempre cercato con i suoi progetti (Orchestre National de Jazz, Swing String System, Tentet) di conciliare la sua folle passione per la “Great Black Music” lirica e impegnata, con il suo gusto molto pronunciato per le “corde”, nella grande tradizione francese. Questa nuova creazione (presentata all’Europa Jazz e a Nevers D’Jazz nel 2013) suona come un ritorno alle origini,con un organico molto vicino al suo celebre quintetto degli anni ’80, ma con una marcata presenza femminile questa volta, con tre musiciste assai apprezzate della scena francese (Surnatural Orchestra, Sacre du Tympan), tra cui Céline Bonacina, in procinto di conquistare l’Europa con i suoi progetti.
Domenica 8 giugno 2014
ore 21.15
“QUARTETTING”
Cristiano Arcelli, sax
Andrea Molinari, chitarra
Daniele Mencarelli, basso
Fabio Sasso, batteria
in collaborazione con il Conservatorio di S. Cecilia
Quartetting, “quartettando”, per dire come i protagonisti di questo progetto originale concepiscano il fare musica insieme: ascolto e interplay al massimo grado, discreto e sapiente uso dell’elettronica, brani originali e rari standard, e la stessa visione di dove condurre il jazz europeo, attento ai suoni d’oltreoceano ma in grado di esprimere una poetica assolutamente originale. Cristiano Arcelli – magnifico sassofonista e compositore raffinato – incontra tre dei migliori neolaureati del Dipartimento Jazz del conservatorio di S.Cecilia: Molinari, Mencarelli e Sasso rappresentano davvero l’eccellenza dell’Alta Formazione Musicale. Quattro artisti che sapranno sorprenderci con un suono al tempo stesso elettrico e romantico, squisitamente italiano.
ore 22.30
ROSARIO GIULIANI “FRENCH REUNION”
Rosario Giuliani, sax
Pierre De Bethmann, pianoforte
Darryl Hall, contrabbasso
Benjamin Henocq, batteria
Pierre De Bethmann, Darryl Hall e Benjamin Henocq sono stati compagni di viaggio di Rosario Giuliani durante la sua lunga collaborazione con l’etichetta francese Dreyfus Jazz. Ed è proprio un omaggio, in occasione della sua partecipazione al Festival Una Striscia di terra feconda, quello che Giuliani ha pensato di fare a Francis Dreyfus, ripercorrendo il viaggio discografico degli ultimi 10 anni e riunendo tre tra i migliori solisti della scena internazionale.
Grazie a questa inedita formazione italo – francese si riascolteranno brani tratti da “More Than Ever”, “Anything Else”, “Lennie’s pennie’s” e l’ultimissimo “Images” rivisitati e riadattati per l’occasione.
Una formazione di grande impatto, a conferma della continua e instancabile “ricerca sonora” che Giuliani, protagonista indiscusso della scena jazzistica internazionale, conduce da anni.
Lunedì 9 giugno 2014
ore 21.15
SIDONY BOX feat. GIANLUCA PETRELLA
Gianluca Petrella, trombone
Elie Dalibert, sax
Manuel Adnot, chitarra
Arthur Narcy, batteria
“Power Jazz Trio”: Sidony Box costruisce la sua musica su l’improvvisazione e l’energia, grazie alle composizioni splendidamente frammentate e zigzaganti del chitarrista Manuel Adnot, alla spinta del talentuoso batterista Arthur Narcy, e all’insolente deliziosa energia del sassofonista Elia Dalibert (grande fan di Chris Potter). L’inedito incontro con lo straordinario Gianluca Petrella, si annuncia magico. Molto valorizzato da Enrico Rava, ora Gianluca è riconosciuto a livello internazionale, sia come solista che come creatore di progetti appassionanti come il suo quartetto Indigo 4 e, più recentemente, con due creazioni dedicate a Sun Ra e a Nino Rota. Gianluca Petrella, virtuoso di sorprendente energia, saprà integrarsi con entusiasmo e creatività nella sconcertante e sorprendente musica del trio di Nantes.
ore 22.30
DANIEL HUMAIR / DANILO REA
Daniel Humair, batteria
Danilo Rea, piano
Questi due giganti hanno già deliziato gli spettatori del Festival ad ogni loro venuta con un proprio progetto, ma questo “incontro” fra uno dei più grandi pianisti attivi in Europa, che ha suonato accanto a Chet Baker, Lee Konitz, Phil Woods, Art Farmer e il “miglior batterista del mondo” (secondo “The Dictionary of Jazz”) è una tale meraviglia che non abbiamo potuto resistere alla tentazione di invitarli un’altra volta, ma insieme. Composizioni originali, gioia nel suonare insieme, correre rischi ad ogni istante: ci sono insomma tutti gli ingredienti per l’invenzione del miglior jazz oggi possibile, ben lontano dalla stanca rilettura di logori standard.
Martedì 10 giugno 2014
ore 21.15
THEO CECCALDI TRIO
Théo Ceccaldi, violino, viola
Valentin Ceccaldi, violoncello
Guillaume Aknine, chitarra elettrica
Jazz Migration
Questo trio è per molti la grande rivelazione dell’anno 2013 sulla scena francese. Sfruttando una strumentazione inusuale, creano sorprese e contrasti grazie a una finissima scrittura, caratterizzata da ricerca sonora sempre in movimento ed energia potente, il tutto in un ensemble “da camera” , particolarmente sorprendente dal vivo. La loro musica, mai ermetica, è molto creativa, lirica e talvolta rumoristica o infuriata, ma il virtuosismo di ognuno e il carisma del leader catturano tutti al loro passaggio. Segnalato da Joelle Leandre, questo trio è assolutamente da scoprire.
ore 22.30
ERIK TRUFFAZ / RITA MARCOTULLI
Erik Truffaz, tromba
Rita Marcotulli, piano
Aprire il nostro festival con Rita Marcotulli è stato un onore, un vero piacere poterlo chiudere con un’altra proposta di questa pianista: lo straordinario inedito duo con Erik Truffaz, uno dei più noti e amati musicisti francesi nel mondo, molto in sintonia con Rita grazie alle ibridazioni di generi musicali diversi, entrambi perfettamente in grado di coniugare compiutezza formale, sperimentazione ed emozione. Questo duo è un invito ad un viaggio musicale Nell’immaginazione, semplicemente incantevole.
Il festival Suona francese è organizzato e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut français Italia, con il sostegno dell’Institut français, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e con Edison in qualità di main partner.
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