La danza d’autore invade Roma: il Tokyo Ballet debutta alle Terme di Caracalla il 27 giugno (con replica il 28 giugno) con il Trittico di Béjart, Sept danses grecques, Don Giovanni e Le sacre du printemps.
“The Tokyo Ballet rappresenta un secondo appuntamento prestigioso nell’ambito della stagione estiva – spiega il Sovrintendente Carlo Fuortes – Questo spettacolo nasce da una sorta di gemellaggio stretto con il Giappone: Tokyo ha accolto la trionfale tournée di Muti e dell’Orchestra con il Simon Boccanegra e con il Nabucco e noi abbiamo pensato di ospitare l’acclamata compagnia giapponese. La danza contemporanea del Tokyo Ballet inoltre rientra nel discorso di ampliamento musicale in corso alle Terme di Caracalla già intrapreso con la Carmen dell’Orchestra di Piazza Vittorio”.
Il 2014 poi è un anno particolarmente importante dato che coincide con il cinquantesimo anniversario della fondazione della compagnia giapponese che ha voluto festeggiare nel migliore dei modi omaggiando il grande Béjart, come ha spiegato Norio Takahaschi, amministratore delegato dei Tokyo Ballet in occasione della conferenza stampa di presentazione dello spettacolo.
“È emozionante pensare che l’arte possa unire le persone e le nazionalità diverse senza alcun bisogno delle parole – ha dichiarato Micha Van Hoecke, direttore della Compagnia di Ballo del Teatro che ha lavorato nella compagnia di Béjart – Basti pensare che va in scena alle Terme di Caracalla uno spettacolo con una compagnia giapponese, con le musiche di un compositore russo e la coreografia di un francese.”
Il Trittico proposto si compone di tre celeberrimi pezzi, perfetti per gli spazi aperti e imponenti di Caracalla, che riflettono le molteplici radici dello stesso Béjart: in apertura Sept danses grecques su musiche di Mikis Teodorakis reinterpreta i passi delle danze greche, esaltando il dionisiaco e riflettendo l’arte popolare.
Don Giovanni, creata sulle variazioni per pianoforte e orchestra da Chopin sul tema Là ci darem la mano della partitura mozartiana, si concentra invece sulla figura o meglio sulla spasmodica attesa in scena del grande seduttore-libertino. Chiude il programma Le sacre du printemps su musica di Stravinskij, strepitoso inno alla libertà e all’unione degli uomini: un balletto creato nel 1959 e rivoluzionario per l’epoca perché per la prima volta i danzatori diventavano anche reali interpreti.
“Si tratta di due serate importati – continua Van Hoecke – per far conoscere al pubblico i Tokyo Ballet e per poter avere la possibilità di poterli ospitare anche al Costanzi magari impegnati in programmi più di nicchia”.
La compagnia giapponese, rappresentata alla presentazione dello spettacolo dalle prime ballerine Mizuka Ueno, Mika Yoshioka e dal primo ballerino Don Tsukamoto, è l’unica insieme alla compagnia di Béjart che detiene i diritti per danzare le creazioni del coreografo marsigliese. Insomma tutto pronto per il debutto del The Tokyo Ballet che è fissato per questa sera alle ore 21 alle Terme di Caracalla.