testo, drammaturgia e regia di Paolo Baiocco
con Serena Pasqualini e Fabrizio Romagnoli
si ringraziano per la collaborazione: La Proloco TCT, la Schola Cantorum “G. Bezzi” e il Comune di Tolentino.
Dopo la positiva sperimentazione dello scorso anno con l’adattamento de La Gitana tratta dal Trovatore di Giuseppe Verdi, la grande lirica torna dopo diversi decenni a Tolentino con lo spettacolo Carmen. Confessioni di un brigadiere che debutterà il 22 agosto al Castello della Rancia alle ore 21.15, per poi replicare il 24 agosto sempre alle ore 21.15.
Il progetto scaturisce da una felice intuizione di Serena Pasqualini, cantante lirica che si è esibita nei maggiori teatri mondiali, che torna nella sua città d’origine, dopo una recente tournée in Brasile, per dar vita ad uno spettacolo che unisce, grazie alla collaborazione con la Schola Cantorum “Giuseppe Bezzi”, opera lirica, drammaturgia e balletto, riuscendo anche a coinvolgere attori e alcune delle realtà culturali e musicali tra le più importanti del territorio. Fondamentale il sodalizio artistico nato con Paolo Baiocco regista nei più importanti teatri italiani, in Europa, Canada, Corea e Giappone che cura anche l’adattamento del testo e della drammaturgia dell’opera.
Ne deriva uno spettacolo che ha il pregio di essere messo in scena in un luogo ideale, il Castello della Rancia e che certamente non mancherà di emozionare gli spettatori sia per le scelte dettate dal regista che per la bravura degli interpreti.
Si tratta di un progetto che intende valorizzare e sostenere la cultura e in particolare l’opera lirica, che pur essendo un vessillo della magnificenza musicale italiana all’estero, in Italia è quasi completamente ignorata; valorizzare i musicisti e gli artisti locali, dando loro una occasione in più di lavoro e di riconoscibilità nel loro territorio; valorizzare le aziende locali, sia coinvolgendole nella realizzazione dell’evento, sia sensibilizzandole a partecipare con un contributo economico, proprio per risvegliare quel mecenatismo che storicamente ha sempre sostenuto la cultura e lo spettacolo e senza il quale è sempre più difficile, se non impossibile, portare aventi progetti basati su questi valori.
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Note di regia
Un “Noir” e allo stesso tempo una storia d’amore. Lo spettacolo si apre sulla tragedia già compiuta come in due film indimenticabili di Billy Wilder, “La fiamma del peccato” e “Viale del tramonto”, e prosegue con il racconto della storia, vissuta come un lungo flash-back. Altro film-cult di riferimento è “Rocco e suoi fratelli” di Luchino Visconti.
Il narratore, proprio come in “La fiamma del peccato” è l’assassino: un brigadiere che ha ucciso la sua donna, una donna per la quale aveva rinunciato a tutto, alla carriera, alla rispettabilità, una donna che, non più innamorata di lui, lo stava lasciando per un altro.
E’ una storia d’oggi, ma parte da un soggetto vecchio di oltre due secoli. E’ costruita sulla Carmen di Mérimée musicata da Bizet e racconta una storia ambientata nel XXI secolo. Protagonisti, come nell’opera lirica, sono il brigadiere José e la zingara Carmen.
Il ruolo del brigadiere è affidato a due interpreti: un attore nella parte di José quando esce dalla lunga prigionia e il tenore, che risulterà come una proiezione del brigadiere stesso venti anni prima.
Il ruolo della protagonista, Carmen, è affidato al mezzo soprano Serena Pasqualini che canta nella sua lingua, il francese, perché, come dirà ella stessa, “je ch’ante pur moi meme…”.
Il terzo personaggio Escamillo, rivale del brigadiere, è affidato a un attore, mentre sono cantanti Frasquita e Mercedes.
Tutti gli interpreti, attori e cantanti, sono inseriti nella struttura musicale creata da Bizet che prevedeva, tra l’altro, brani recitati veri e propri.
Nella nuova versione di questa opera famosissima, la novità è nella lunga confessione di José, interpretato dall’attore Fabrizio Romagnoli, che, entrando negli angoli bui del suo animo tormentato d’assassino, ripercorre a ritroso la storia.
Con questo meccanismo diventa chiara, “clamorosa” fino all’assurdo, la diversità e l’incomunicabilità tra i protagonisti: usano infatti linguaggi diversi come il canto e la recitazione e lingue diverse, il francese e l’italiano.
Un gruppo di danzatori di flamenco darà un colore più acceso e se possibile più tragico a questa operazione di commistione-fusione tra opera, teatro e danza.
Castello della Rancia
Contrada Rancia, Tolentino (Macerata)
Info e prenotazioni alla Pro Loco TCT – informazioni@vivitolentino.it – 0733.972937
Orario spettacoli: venerdì 22 agosto e domenica 24 agosto ore 21,15
Prezzo biglietti: 20 euro