Assai diverse stilisticamente e fisicamente: minuta, bruna e ballerina classica per eccellenza l’una; alta, bionda e sacerdotessa della modern dance l’altra… eppure unite dai loro nomi, molto simili nel suono, e soprattutto unite, in nome di Tersicore, dall’intelligenza e dalla cultura. Parliamo di Carolyn e Carla, “la Carlson” e “la Fracci”, che si sono incontrate venerdì durante un pomeriggio all’insegna dell’Arte, con la “A” maiuscola, nella splendida cornice del Teatro di Villa Torlonia.
Sul palcoscenico il pubblico romano ha potuto incontrare la celebre dancemaker americana Carolyn Carlson, da noi per una “maratona” di 3 giorni, iniziata con lo splendido spettacolo ispirato al pittore Mark Rothko (Dialogue with Rothko, andato in scena a Villa Adriana), proseguita con l’incontro-conferenza Tra danza e arti visive al Teatro Torlonia e con un workshop di due giorni, sempre fra le colonne trompe-l’oeil del teatro costruito dal Principe Alessandro Torlonia nel 1840. Il tutto organizzata dal mover and shaker Daniele Cipriani che come un mago fa muovere gli “astri” della danza da un segno all’altro. All’incontro, condotto dalla giornalista Leonetta Bentivoglio, hanno partecipato lo scrittore, architetto e costumista (nonché finissimo critico di danza) il cubano Roger Salas, giornalista del quotidiano spagnolo “El Pais” e, a gran sorpresa, anche Carla Fracci che ha fatto un magnifico ingresso in bianco.
Si è parlato di danza e di arte visiva che sono poi, ha sottolineato la Carlson, tutt’uno: la danza dipinge nelle dimensioni spazio/tempo come il pittore sulla tela. Carolyn Carlson, che si definisce una “blue lady” (titolo di un suo celebre assolo), parla anche della magia del colore; ma come non farlo, tra i policromi affreschi del Teatro di Villa Torlonia (“ancora più bello del palladiano Olimpico di Vicenza”, si è sentito commentare il regista Beppe Menegatti presente tra il pubblico)? Applausi alle due grandi dame della danza da tutti i presenti, tra cui spiccavano anche il direttore del Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, Micha van Hoecke e la direttrice della scuola di ballo Laura Comi.