Chi non conosce i succulenti arrosticini? I deliziosi spaghetti alla chitarra? E i dolcissimi confetti di Sulmona? Sono tutti prodotti agroalimentari d’Abruzzo, un terra che conserva una cucina viva ed indipendente dalle tradizioni contadine, pastorali e marinare.
E proprio dal connubio tra la gastronomia e l’arte, è nata la “Festa dell’orgoglio abruzzese”, del prossimo 19 luglio dalle 19 ai Parchi della Colombo: una giornata interamente dedicata ad una delle più belle regioni d’Italia, con il patrocinio della Regione Abruzzo, che si concluderà, alle 21.30, con il nuovo spettacolo teatral- musicale “IO SONO… ABRUZZO! Fortemente e genDilmente” dell’eclettico attore Federico Perrotta, che firma anche la regia, con la partecipazione di Andrea D’Andreagiovanni.
La festa d’Abruzzo, organizzata da Gaetano Ingala, coadiuvato da Pierre Lalli e Angela Frezza, con la collaborazione delle maestranze locali,si ispirerà appunto alla valorizzazione della realtà culinaria del territorio, con la promozione dei prodotti e piatti tipici regionali. Spazio alla degustazione, quindi, ma anche alla letteratura, alla musica e all’arte, con l’attesissima esibizione del coro “Terra d’Abruzzo”, un pluripremiato ensemble vocale folcloristico, formato da trentacinque elementi d’eccellenza.
Sul palco, poi, le semifinali del talent “The artist- il miglior ballerino d’Abruzzo”, un programma televisivo tutto fatto in casa, che si propone di cercare e incoronare il più bravo dancer della regione che sappia distinguersi negli stili “Moderno” ed “Hip Hop”.
La giornata sarà anche un’ottima occasione per viaggiare insieme a “Dove comincia l’Abruzzo”, la nuova uscita editoriale dalla vocazione on the road per i tipi Exorma Edizioni, a firma degli scrittori Paolo Merlini e Maurizio Silvestri. Il libro, che verrà presentato all’interno del contest, nasce dalla volontà dei due terranauti di viaggiare per una settimana con i mezzi pubblici sulle strade della loro regione, ricca di panorami mozzafiato, con i suoi Appennini che scivolano lentamente verso il mare.
E, infine, alle 21.30, tutti in anfiteatro per “IO SONO… ABRUZZO! Fortemente e genDilmente”. Lo spettacolo, che arricchirà la serata con musica dal vivo, punta ad essere un grande omaggio, in chiave ironica e garbatamente jazz, ad una regione con eccellenze in campo artistico- letterario, da D’Annunzio a Flaiano, rilette sottilmente dal corpo possente e dall’energica voce dell’attore Federico Perrotta che all’Abruzzo deve i natali.
Nell’esilarante pièce, questa volta, il versatile Perrotta è convinto che tutte le bellezze e le “artisticità” abruzzesi vivano dentro di lui: da Dean Martin ha preso la voce, da Michael Bublè il ritmo, da Ennio Flaiano l’ironia, da Bruno Vespa i nei e da Rocco Siffredi…. probabilmente l’amore per il cinema! Solo l’imponente stazza di Perrotta poteva contenere tutti questi artisti in un corpo solo, tanto da fargli dire, infine “Io sono Abruzzo!”.
Un’autentica celebrazione, dunque, in vizi e virtù, di un angolo di paradiso tutto italiano che, con i suoi tre parchi nazionali, vanta il primato di Regione Verde d’Europa, e che ha come capoluogo la forza rapace de L’Aquila, con la forte volontà di tornare a volare.
E siccome non esiste festa senza invitati, per il 19 luglio è previsto un autobus con partenza da Chieti Scalo alle 15, con arrivo a Roma per le 17.15, giusto in tempo per un’eventuale visita al centro commerciale “Parchi della Colombo”. Il costo dello spettacolo più pullman è di euro 25. Per info e prenotazioni 333-5001699.
Federico Perrotta è originario di Chieti Scalo, molto apprezzato dal pubblico nazionale grazie alle sue performance sui più importanti palcoscenici: oltre ad aver fatto parte dell’allegra brigata de “Il bagaglino”, andato in onda su Canale5, il comico è stato un talentuosissimo “stand up man” in prestigiose trasmissioni televisive, quali “Colorado Cafè” su Italia1, “Quelli dell’intervallo cafè” su Disney Channel e “Stasera mi butto” di Rai1. Nello spettacolo “Io sono… Abruzzo”, già applaudito nel dicembre scorso in quattro teatri abruzzesi e a marzo al Teatro Brancaccino di Roma, emerge tutto l’orgoglio per le sue radici abruzzesi. «Nelle mie apparizioni televisive non ho mai fatto segreto delle mie origini – afferma il comico- L’errore grammaticale del titolo è scherzosamente voluto: facendo leva sulla nostra dizione vernacolare, la “T” diventa una “D” panciuta, proprio perché noi abruzzesi siamo gente semplice e cortese che per proteggerci ci facciamo un po’ più grossi».