Giunge alla sua 16^ edizione a Lari (Pisa), dal 25 luglio al 2 agosto, il festival COLLINAREA, organizzato dalla Compagnia Scenica Frammenti e Fondazione Pontedera Teatro, in collaborazione con i comuni di Casciana Terme Lari, Ponsacco e Crespina.
Laboratori, incontri, progetti e naturalmente spettacoli con artisti storici del festival, volti noti al pubblico, ma anche tante nuove realtà artistiche, sulle quali, mai come in questa edizione, gli organizzatori hanno voluto scommettere.
Un festival ricco di sorprese, con numerose anteprime e debutti nazionali e regionali e con una ‘taverna a cielo aperto’ in Via Dante, che ogni giorno dal pomeriggio sino a tarda notte, accoglierà le persone del festival, a partire dal pubblico che verrà a vedere gli spettacoli e troverà un luogo speciale dove incontrarsi e cenare.
Saranno le persone, presenze fondamentali, prioritarie, imprescindibili dell’agire nel e per il teatro, a rendere, ancora una volta, l’intero paese di Lari un grande palcoscenico.
Nasce infatti Dinamica,la sezione del festival che darà il via a sette laboratori, cinque dei quali si inseriranno in InArea – Il Volo.
E’ stato chiesto ad alcuni artisti da anni presentinel Collinarea,quali Stefano Tè e Francesca Figini del Teatro Dei Venti, Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti di Carrozzeria Orfeo, Ciro Masella per Uthopia, unitamente ad altri nuovi artisti del festival come Giovanni Berretta della Compagnia dell’Ordine sparso e Valentina Gallo di Ammonia Danza Corrosiva, di dare vita a progetti laboratoriali unici, ideati appositamente per Lari e volti alla messa in scena del grande spettacolo finale di InArea – Il Volo. Ad essi si aggiungono gli stage di Francesco Niccolini/Fabrizio Saccomanno e Augusto Timperanza.
La sera, dopo gli spettacoli, a partire dalle 23.30, Andrea Cramarossa del TeatrodelleBambole condurrà una serie di incontri con artisti nella sezione Empatica: il CollinAreaRestaurant di via Dante si trasformerà in un luogo in cui conoscere il teatro oltre il palco, per interagire con la persona/attore.
Le serate del 31 luglio e 1 agosto saranno animate dal gruppo ‘LeCanaglie’ ovvero MassimilianoSetti, autore delle musiche e Federico Bassi e Giacomo Trivellini, inarte Ambè2 (illustrazioni e animazioni).
Nontazzardare, titolo che è anche un avvertimento, è una perfomance che unisce musica e illustrazione dal vivo, protagonisti un koala, un coniglio e un gallo. Le maschere sono di Annamaria Giacomelli.
Gli spettacoli
Ad inaugurare il festival sarà la musica di Bobo Rondelli & Ottavo Padiglione nel concerto “XX° Anniversario” (25 luglio). Una vera e propria festa per riascoltare le canzoni che hanno reso grandi gli Ottavo Padiglione, gruppo il cui leader è stato appunto Bobo Rondelli.
Sarà il loro primo periodo musicale – quello dal 1993 al 1995 – il principale protagonista nella scaletta della serata che vedrà sul palco, insieme a Bobo Rondelli, gli amici e compagni che lo hanno seguito negli ultimi 15 anni: Fabio Marchiori e Simone Padovani e ospiti speciali come Sergio Adami, Steve Lunardi e Carlo Minuti.
Il 26 luglio sarà una serata dedicata alla magia di Bustric e i suoi “Illusionisimi”. Con un passo leggero e vagabondo, l’artista, accompagnato dagli amici artisti Alberto e Laura Giorgi e Mirko, ci condurrà alla scoperta del meraviglioso mondo dell’illusione in uno spettacolo interamente dedicato al gioco della magia e alla sorpresa. Darà vita ad un teatro colorato, comico e poetico, tra illusione e realtà, destrezza e ingegno.
Tre in questa edizione le prime nazionali.
Prodotta da Scenica Frammenti, di e con Roberto Kirtan Romagnoli e la regia di Loris Seghizzi, è ”Ulisse. Indagine su un uomo al di sopra di ogni sospetto”(28 luglio), un viaggio nei mondi attraversati da Ulisse guidato dall’affabulazione stralunata di un narratore in redingote e maglia da marinaio. Con lui sul palco otto sedie per fare riposare i personaggi, risvegliati a turno per raccontare il loro punto di vista sui fatti.
Liberamente ispirato a racconti e poesie di Raymond Carver è “Perché non ballate?” (31 luglio e 1 agosto), una drammaturgia di Gabriele Di Luca, con la regia di Anna Stigsgaard, in scena Michele Altamura, Roberto Capaldo, Catia Caramia, Silvia Tufano, prodotto da Fondazione Pontedera Teatro. I temi, i personaggi, le ossessioni che legano l’opera di Carver e la ricerca del mistero e dell’impotenza che pervade il mondo dell’autore, sono i sentieri che guidano il lavoro drammaturgico, registico e attorale.
“Riccardo III”, da William Shakespeare, è il nuovo lavoro diretto e interpretato da Michele Sinisi, con la collaborazione alla scrittura scenica di Michele Santeramo, prodotto da Teatro Minimo e Fondazione Pontedera Teatro (30 e 31 luglio). Il testo è incentrato sul monologo iniziale del personaggio mentre l’allestimento è costruito attraverso l’indagine teatrale svelata. Lo spettacolo è sulla finzione del teatro che porta a dare credibilità ai personaggi che vivono la scena ogni sera. Uno spettacolo che stabilisce un vero e proprio patto col pubblico, che, per un’ora o poco più, decide di credere a quello che vede. Lo spettacolo non racconta una storia, la mostra. In scena un attore, un monologo e un tavolo su cui poggiare tutto l’occorrente per recitare. Come un camerino aperto.
Tratto dal romanzo di Antonio Moresco è l’anteprima nazionale “La Lucina” (30 luglio) presentata da Teatro Agricolo, in scena Giovanni Balzaretti e le musiche dal vivo di Andrea Pellegrini. Una fiaba per bambini e per anziani, una narrazione giocata su questi due momenti anagrafici della vita dell’uomo.
Prima regionale per il “Pinocchio” di Babilonia Teatri e la compagnia ‘Gli Amici di Luca’, composta da persone con esiti di coma e volontari (28 luglio).
Lo spettacolo, di Valeria Raimondi e Enrico Castellani, incontra l’umanità nelle sue debolezze e incoerenze, il contrasto tra innocenza e consapevolezza, l’assunzione o la fuga dalle responsabilità. Pinocchio rappresenta tutto questo. E, nelle parole degli autori, ‘corrisponde al nostro bisogno di fare un teatro necessario, dove la vita irrompe sulla scena senza essere mediata dalla finzione’. In scena Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli, Luca Scotton.
“Al forestér-vita accidentale di un anarchico’’, in prima regionale il 28 luglio, testo di Matteo Bacchini, prodotto dal Teatro del Tempo, è la storia, diretta ed interpretata da Savino Paparella, di Antonio Cieri, soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista, morto su una collina spagnola. È la storia di come un ragazzo diventa un uomoe di come un uomo diventa un uomo libero.
Una commedia di Ben Moor, tra le più interessanti prove del genio umoristico e irriverente dell’autore, è “Three Wishes Tre Desideri’’ di cui Mauro Perinelli e Elisa Benedetta Marinoni presentano a Lari lo studio integrale (1 agosto), con la regia di Mauro Perinelli e la supervisione dello stesso Ben Moor, una coproduzione OFFROME e Bottega Rosenguild.
La vita di Flip e George, giovane coppia prossima alle nozze, è sconvolta da una strana nuvola che attraversa la Terra con l’effetto che ogni essere umano vedrà avverare i primi tre desideri che esprimerà. Cosà cambierà nelle loro vite al passaggio di questa strana nuvola? Cosa sceglieranno di desiderare? E i loro desideri li avvicineranno o li spingeranno lontani l’uno dall’altra?
Un primo studio è “Gramsci-Antonio detto Nino’’ di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno, con Fabrizio Saccomanno, realizzato con la collaborazione della Fondazione Gramsci di Roma, il Carcere di Turi (Bari) e il Festival Collinarea (29 luglio).
È la vita privata di Gramsci, quella che viene raccontata e approfondita, partendo dalle lettere scritte ai due figli. Un uomo che vive una disperata solitudine, perseguitato dal fascismo, in prigionia, nell’assenza delle persone che ama. Solo sullo sfondo, il tormentoso rapporto con il Partito.
Freschi di premi saranno ospiti al festival “Chi ama brucia – Discorsi al limite della Frontiera”, spettacolo vincitore di Anteprima 2014, il concorso per giovani compagnie ideato e organizzato da Scenica Frammenti e promosso dal Comune di Ponsacco, prodotto da Ortika Produzioni, in scena Alice Conti, che firma anche l’ideazione e la regia, e con Chiara Zingariello, la drammaturgia (29 luglio). Un lavoro basato su interviste realizzate in un Centro di Identificazione e Espulsione Stranieri, un luogo in cui le persone sono rinchiuse non per qualche cosa che hanno fatto, ma per qualcosa che sono.
E ancora La Ballata dei Lenna con lo spettacolo “Cantare all’Amore”, selezionatoIn-Box 2014, di e con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno (31 luglio). Tre vite pavide si muovono tra candore senza speranza e arrivismo sgangherato, in uno squallido scenario intriso di delusioni che non conosce lieto fine.
“Testa di Rame” (30 luglio), scritto da Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, con Andrea Gambuzza e Ilaria di Luca, racconta di Scintilla, palombaro, innamorato del mare e delle sue profondità, e sua moglie Rosa, donna impulsiva, gelosa e caparbia, all’indomani della Liberazione. Impigliati nella rete della loro “libecciosa” storia d’amore, si agitano finanzieri e contrabbandieri, Americani e “signorine” che spingono i due protagonisti ad un’ immersione nel mistero dei loro sentimenti. La produzione è di Orto degli Ananassi e Achab.
Tratto dal testo di Jaime Chabaud è “Divino Pastor Gòngora’’ di e con Jorge Romero (30 luglio). Divino, attore di strada, personaggio candido e un po’ ingenuo, creolo figlio dell’America Latina del XVIII secolo, diventa, suo malgrado, simbolo della lotta contro l’oppressione. Incarcerato, trasformerà la cella in un palco da cui narrare ai suoi compagni di sventura i fatti che lo hanno portato alla prigionia. Ed è proprio in questo immaginario viaggio che il protagonista troverà un senso al suo essere artista e alla sua stessa vita.
Da William Shakespeare è “L’archivio delle anime. Amleto’’,una creazione di NairaGonzales e MassimilianoDonato che ne è anche interprete, prodotto dal Centro Teatrale Umbro (1 agosto). In scena è l’istrionico becchino, interpretato da Massimiliano Donato, a raccontare i personaggi, a celebrare un dramma in cui l’unica certezza è la morte: quella dei personaggi ma forse anche quella degli uomini condannati a rivivere sempre uguale il loro destino, presentandoci quel pensiero sincero e crudo che cerca il senso dell’esistenza.
La solitudine vissuta in un non luogo nel tempo di una notte è il tema proposto da “Luna Park – Do You Want a Cracker?’’ della compagnia LeVieDelFool (29 luglio).
Simone Perinelli,regista e interprete, è un border-line da megalopoli, uno di quei personaggi strani e un po’ sognatori che in solitudine passano la notte nelle strade, uno che ha una frase pronta per ogni incontro con ogni tipo di umanità. Una di queste frasi è ‘do you want a cracker?’.
Due i progetti che Scenica Frammenti presenterà al festival, dopo un anno di lavoro sul territorio, “Mosche’’ (29 luglio), esito di un laboratorio teatrale rivolto a non professionisti, che vede in scena bambini e adulti, condotto da FrancescoOlivieroeLorisSeghizzi in collaborazione con Mohared Barone e “Noi e loro’’ progetto teatrale realizzato con la Scuola Elementare di Lari e condotto da Loris Seghizzi, Dimitri Galli Rohl e Camilla Del Freo (28 luglio).
Dinamica: i Laboratori
Sette i laboratori, nella sezione Dinamica, che si terranno durante il festival.
“Da Gramsci e le sue lettere a un racconto teatrale” (25-29 luglio), condotto daFrancescoNiccolini e FabrizioSaccomanno, sperimenta frammenti di narrazione e di drammaturgia applicati al racconto; AugustoTimperanza introduce al “Il Samkya’’, antichissima filosofia indiana che accompagna alla presa di coscienza del proprio io (28 luglio – 1 agosto).
Stefano Tè, regista e anima del Teatro dei Venti, con “Tempo Perso’’ (28 luglio – 2 agosto) esplora sguardi diversi sul fare teatro, dall’attore al regista. Due entità in relazione nella zona rossa, ai confini della messa in scena. Un confronto a mani nude in cui non si esplorano tecniche ma punti di vista.
Incentrato sul verso poetico e teatrale, volto a fornire ai partecipanti gli strumenti per esprimersi è “VoloinVerso’’, condotto da CiroMasella (29 luglio – 2 agosto), mentre mirato all’uso del corpo, dei sensi e alla voglia di condividere è “prex – La Preghiera’’, tema su cui è basato il laboratorio condotto da GiovanniBerretta (30 luglio – 2 agosto).
Il laboratorio di danza contemporanea di ValentinaGallo si occupa della tecnica dell’ ”UrbanContaminationDance’’ eutilizza materiali di uso quotidiano e urbani, come punto di partenza del lavoro d’improvvisazione (31 luglio – 2 agosto).
Ciò che accade prima che cominci il testo e ciò che avviene improvvisamente all’interno di un personaggio, aldilà della realtà della storia scritta dall’autore è il tema de “Il Sogno”, laboratorio di CarrozzeriaOrfeo (28 luglio – 2 agosto).
InArea – Il Volo
Per la prima volta da quando esiste Collinarea, la serata conclusiva regalerà un evento straordinario dedicato a Lari. Un castello errante.
A partire dalle ore 21.30 oltre cinquanta artisti, ai quali si aggiungono anche gli abitanti chiamati a contribuire, per la messa in scena che si ispira alla poetica del celebre autore e regista di animazione Hayao Miyazaki, da un’idea di Sabino Civilleri e Emanuela Lo Sicco.
Lo spettacolo si svolgerà all’interno del borgo medievale che si trasformerà per l’occasione in un unico grande palcoscenico, attraverso una particolare drammaturgia e una scenografia pensate appositamente per regalare l’effetto del volo.
Trampolieri, danzatori, musicisti e attori si muoveranno nel paese in un mondo magico, dal sapore fantasy.
Un’idea realizzata con le compagnie Civilleri/Lo Sicco, Teatro Dei Venti, Carrozzeria Orfeo, LeVieDelFool, Ammonia Danza Corrosiva, Compagnia dell’Ordinesparso, Neapolis, Uthopia/Ciro Masella, Scenica Frammenti.
Info: www.collinarea.it – info@collinarea.it – Tel. 0587.350668