Dopo i Tokyo Ballet e Il lago dei cigni, alle Terme di Caracalla va in scena La Bohème di Giacomo Puccini, prima opera lirica del cartellone della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma. Doppio debutto romano per due talenti italiani, il giovanissimo, ma già affermato, direttore d’Orchestra Davide Rustioni che salirà sul podio e Davide Livermore, un passato da cantante, qui nella triplice veste di regista, scenografo e costumista, che racconteranno la tormentata storia d’amore di Mimì e Rodolfo e le misere esistenze degli artisti bohèmien fra le soffitte di Parigi di fine Ottocento. Livermore ha le idee chiare sul significato di questa Bohème, uno spettacolo nato a Philadelphia nel 2012, poi acquistato da Valencia e qui proposto in un nuovo allestimento proprio in coproduzione con il Palau de les Arts Reina Sofía. “Sarà una Bohème impressionista che si arricchirà anche sull’uso di proiezioni e immagini adattate naturalmente agli spazi di Caracalla. Spesso lo spostamento cronologico di un’opera nasce dall’ego del regista, ma anche dalla necessità di aggirare la censura – spiega Livermore – Il mio desiderio è semplicemente quello di raccontare la Bohème che considero come uno dei momenti migliori dell’educazione dei nostri affetti. La mia regia si adatterà alla storia, una sorta di storyboard cinematografico e la vicenda sarà totalmente immersa nel grande atelier del pittote Marcello che racchiude tutta l’esperienza pittorica della Parigi di fine Ottocento. Le tele, di Van Gogh, Cezanne, Renoir e solo per citarne alcuni, saranno “bagnate” dai giochi delle videoproiezioni”. La Bohème, titolo amatissimo dal pubblico e proposta con regolarità soprattutto negli Anni Cinquanta, manca a Caracalla dal 1947 e in questo allestimento in cui ci saranno alterazioni e modifiche degli spazi di Caracalla attraverso le luci e tutta vivacità pittorica della Parigi di inizio Novecento, non mancherà neppure la sorpresa a luglio con tanto di effetto neve che scenderà sul pubblico. Un doppio cast per le nove recite previste: nel ruolo di Mimì ci saranno Carmela Remigio e Simge Buuykedes (nelle recite del 18 luglio e del 7 agosto), in quello di Rodolfo, Aquiles Machado e Alessandro Liberatore (in scena il 18 luglio, il 2 e il 7 agosto), nel ruolo di Marcello Julian Kim e Dionysios Sourbis (18 luglio; 2, 7 e 9 agosto), Musetta sarà interpretata da Rosa Feola e Mihaela Marcu (2, 7 e 9 agosto), Benoit da Roberto Accurso, Colline da Gianluca Buratto. Orgoglioso dell’andamento della stagione estiva di Caracalla che si è appena aperta e che ha già registrato quasi il 90% della vendita dei biglietti anche Carlo Fuortes. “A Caracalla è stato fatto un lavoro notevole sull’acustica: l’impianto audio è stato completamente risistemato in modo tale che l’amplificazione sia riuscita a restituire la percezione del suono naturale in ogni punto della platea – spiega il sovrintendente. – Inoltre questa edizione 2014 di Caracalla ha già registrato quasi il 90% della vendita dei biglietti e senza che sia andata in scena ancora alcuna opera”. Non resta che attendere il debutto del 14 luglio alle ore 21 per gustarsi questa Bohème impressionista e rigorosa, ma in un certo qual modo classica che si prospetta come un grandioso kolossal dei sentimenti. Dopo la prima, l’opera sarà in replica venerdì 18 luglio (ore 21); sabato 26 (ore 21); martedì 29 (ore 21); giovedì 31 (ore 21); sabato 2 agosto (ore 21); lunedì 4 (ore 21); giovedì 7 (ore 21); sabato 9 (ore 21). Tutte le informazioni su www.operaroma.it