L’ultima replica de La bohème chiuderà domani, alle 21, la rassegna alle Terme di Caracalla. E’ stata la stagione dei record, dell’originalità, delle novità. Nonostante le recite annullate per sciopero, la stagione che si chiude domani segna il maggior numero di spettatori da quando nel 2004 è stato riaperto lo spazio delle Terme di Caracalla.
Con oltre 56.000 spettatori il dato supera il precedente record del 2011 (49.623 spettatori) del 13 per cento.
“E’ stato proposto un cartellone che ha nettamente tagliato con il passato segnando il rinnovo e il rilancio dell’Opera a Caracalla in Italia e nel mondo, – ha detto il Sovrintendente Carlo Fuortes – con una crescente presenza del pubblico internazionale. La popolarità della lirica a Caracalla è un grande valore che va salvaguardato ed esaltato. Abbiamo dimostrato che è possibile coniugare il valore artistico e musicale delle opere e un grande apprezzamento del pubblico, anche di non specialisti. Ma credo sia solo l’inizio, proseguendo così, nel futuro la stagione estiva a Caracalla potrà dare enormi frutti al Teatro e alla città di Roma”.
Miscela perfetta tra titoli del grande repertorio popolare e un aumento sostanziale di recite (rispetto alla passata stagione sono aumentate da 9 a 16). Una nuova politica a Caracalla che ha dato ricchi risultati portando la presenza record di oltre 56.000 spettatori a incrementare del 34 per cento le presenze rispetto allo scorso anno (quando furono 41.753); l’incasso complessivo ammonta a 2,3 milioni di euro (lo scorso anno fu di 1,9 milioni) con un incremento del 21 per cento. Un incasso che giova al bilancio complessivo della Fondazione, nonostante le ingenti perdite economiche associate agli scioperi che hanno colpito l’opera di Puccini.
Si aggiungano, come elementi del successo di incasso e di pubblico, la crescita del numero di posti della platea da 3.500 a 4 mila; l’originalità e la novità con l’inserimento in cartellone della Carmen secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio (un vero e proprio trionfo, uno dei molti “tutto esaurito” a Caracalla). Ripercorriamo i titoli: dopo il Bizet riveduto e corretto dalla fantasia di “Piazza Vittorio”, sono andati in scena Il lago dei cigni, la compagnia del Tokyo Ballet, la sera con Roberto Bolle e le due opere La bohème e Il barbiere di Siviglia.
Una stagione, infine, che ha visto crescere il rapporto con la città di Roma soddisfacendo a pieno la richiesta che arriva dalla Capitale, che vanta una meravigliosa ed eterogenea combinazione di abitanti e turisti.