Il Teatro i spegne le prime dieci candeline nella sede di via Gaudenzio Ferrari, nella Conca del Naviglio milanese, esprimendo soprattutto idee e non solo desideri: e programma una stagione lunghissima, da settembre a luglio, che si rinnova nei modi, nei luoghi e nei tempi del fare teatro.
Cominciando con questi ultimi,la stagione sarà suddivisa in tre tranches con 3 titoli di riferimento: SETT-DIC ANNUS DOMINI, per celebrare il decennio con amici che sono anche protagonisti della scena teatrale, GENN-MAR NEMO EST SENEX, su generazioni teatrali a confronto per riflettere sulle età del teatro, APR-LUG IN VERBO STAT VERITAS, per indagare linguaggi teatrali in infinite declinazioni.
Passando ai palcoscenici coinvolti, l’unità di luogo di Teatro i sarà infranta e moltiplicata per fagocitare il quartiere intero, e per far entrare il teatro nei luoghi del suo pubblico,non solo viceversa: si tratta di vicini, artigiani, commercianti e associazioni che hanno accettato di collaborare per offrire serate nuove, e molte gratuite, in un progetto triennale intitolato CITTA’ BALENA che guarda all’integrazione sul territorio,(progetto realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo).
Ma ci sarà anche un rilancio sull’identità e sul fare di Teatro i, che quest’anno proporrà 4 produzioni: Magda e lo spavento, capitolo conclusivo della trilogia Innamorate dello spavento di Massimo Sgorbani, spettacolo interpretato ancora da Federica Fracassi, qui accompagnata da Milutin Dapcevic, e diretta sempre da Renzo Martinelli (30 ottobre – 1 dicembre), e il trittico di testi scritti da Francesca Garolla, programmati per la terza tranche della stagione, di cui si dirà.
Le ospitalità di questo primo trimestre, dai Sacchi di Sabbia a Virginio Liberti, guardano sempre al nuovo teatro, e a interlocutori sul futuro di un’arte antichissima.
Il compleanno e la stagione iniziano il 26 e 27 settembre con una festa nelle strade adiacenti al teatro (Contrabbanda) e due ospitalità speciali: Mariangela Gualtieri che rivede ad hoc il suo Le giovani parole come regalo per l’anniversario e Nunzio, il classico con cui Scimone e Sframeli festeggiano invece il loro ventennale.
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INFO:
TEATRO I
Via Gaudenzio Ferrari 11 – Milano
tel 02 8323156 / 366 3700770
info@teatroi.org
teatroi.org
cittabalena.it
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COMUNICAZIONE ARTISTICA e anticipazioni:
Abbiamo 10 anni. E questo non è il nostro coccodrillo. Questo è un ringraziamento e un incipit. Stiamo per festeggiare quello che verrà, non quello che è già stato. Da giorni stiamo preparando il nostro discorso per l’investitura. Entriamo nella preadolescenza nell’anno del Signore 2014. Siamo pronti.
Con noi ci sono le mille visioni del mondo che ci hanno attraversato.
Ci sono Spiro Scimone e Francesco Sframeli che festeggeranno con noi il loro primo ventennio, portandoci Nunzio, lo spettacolo con cui hanno debuttato, che è “teatro che vive nel tempo”. Perché il teatro è anche questo, durare nel tempo, come dice Mariangela Gualtieri regalandoci Le giovani parole per la sera del nostro decimo compleanno. Un teatro che invecchia ma rimane bambino, come nel Perduto Pinocchio di Virginio Liberti con Teatro Studio Krypton. Oppure un teatro che è cresciuto ma vuole continuare a prendersi in giro, come fanno I Sacchi di Sabbia con i loro Piccoli Suicidi in Ottava Rima e i Quotidiana.com nella Trilogia dell’inesistente, giocando con il ridicolo della tragedia. Perché si sa che il confine tra la farsa e il dramma è molto sottile, proprio come in Magda e lo spavento.
E in effetti c’è da aver paura: ecco arrivare l’innominabile, l’osceno – Heil Hitler!
Si ride, si scherza, si flirta amabilmente con l’uomo nero, si dialoga con la morte, si chiacchiera coi mostri, portando a conclusione l’ultimo capitolo del progetto Innamorate dello Spavento di Massimo Sgorbani: questa sarà la produzione Teatro i del 2014, mentre nel 2015 arriveranno altri fantasmi, i figli senza padre, le donne senza speranza e le morti risibili del trittico di Francesca Garolla.
Ad accompagnarci ancora, lungo la strada, ci saranno grandi artisti come Danio Manfredini e Claudio Morganti, nonché i tanti protagonisti della generazione anni novanta a confronto con le nuove leve del teatro, in un dialogo fecondo tra età e linguaggi.
Spazio poi alle contaminazioni con l’installazione 12parole7pentimenti di Rubidori Manshaft, la musica, tra jazz e pop-rok, della Contrabbanda e la personalità doppia e surreale di Camilla Barbarito, alias Nina Madù.
Infine un omaggio a Derek Jarman, a vent’anni dalla morte, celebriamo l’artista grazie al contributo di The Estate of Derek Jarman, con una versione teatrale di Blue, con Michele Masiero e le musiche originali di Simon Fisher Turner.
Con noi ci saranno i protagonisti e i comprimari, le comparse, i buoni e i cattivi. Ci vediamo domani.
Sta succedendo di tutto, ma noi ci vediamo domani. Abbiamo chiamato i rinforzi.
Abbiamo ancora molto da dire, e da fare. moltissimo.
Noi ci vediamo domani. Comunque, ci vediamo domani. Perché noi ci siamo. E non siamo stanchi, non siamo abbattuti, non abbiamo perso la fantasia. Teatro i nasce come compagnia di produzione. Nasce come nucleo artistico, nocciolo duro alla ricerca di poesia, punto originario di creazione di domande, a cui non necessariamente c’è risposta. Festeggiamo i dieci anni e soprattutto pensiamo all’undicesimo.
A domani.