Al via il 67° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, in programma dal 17 settembre al 26 ottobre 2014: Emma Dante che firma la direzione artistica per il biennio 2014/2015 si racconta ufficialmente al pubblico e alla stampa veneta in occasione della conferenza stampa all’Odeo del Teatro Olimpico, martedì 16 settembre, presenti il Vicesindaco e Assessore alla Crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d’Elci, il Presidente della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza Flavio Albanese, l’Amministratore Unico di AIM Vicenza SpA – sponsor della rassegna – Paolo Colla.
Il 67° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; è realizzato con il contributo di AIM Gruppo e Il Giornale di Vicenza per la Cultura.
È un giorno importante, per presentare il viaggio che Emma Dante ha pensato per questo progetto artistico unico, ideato appositamente per gli spazi del Teatro Olimpico – “Il viaggio al di qua del confine” – suggestione nata un paio di anni fa, quando la regista siciliana, ospite di Eimuntas Nekrosius, allora direttore artistico degli Spettacoli Classici, non aveva nascosto lo stupore e la meraviglia di confrontarsi, per la sua “Medea”, con uno dei luoghi di spettacolo tra i più famosi al mondo, protetto dall’Unesco per la sua stupefacente architettura palladiana e sede di uno dei più antichi cicli teatrali classici. Un viaggio, quello per l’Olimpico, che cerca un contatto col sacro e col profano, con Dio e con gli dei, davanti alla strada di Tebe, al di qua del confine, dove risuonano da secoli le nostre domande di esseri mortali e fragili.
“Per questo ci serve il teatro, ma il teatro che sappia ancora farsi esperienza totalizzante. Per questo a Vicenza, nel teatro coperto più antico e bello del mondo, siamo orgogliosi di aver reinventato uno storico appuntamento con i classici per farne uno spazio capace di parlare, con le storie di ieri, oggi, all’oggi, dell’oggi. E di avere il coraggio e la forza di trovare sentieri difficili … Perché serve, oggi, ritrovare la capacità di vedere il reale e dire: qui c’è un abisso, ed è pauroso; eppure, è la vita. E niente come il teatro è ancora capace di gettare luce su questo mondo: una luce non consolatoria, ma il lampo che squarcia la notte”, spiega il Vicesindaco e assessore Bulgarini d’Elci introducendo il nuovo corso “forgiato” da Emma Dante.
“L’entusiasmo manifestato da Emma Dante per la possibilità di potersi misurare con il ‘luogo assoluto’ del teatro palladiano, al limite della sfida e come sfida del limite (e dei limiti: di spazio, di movimento, di scenografia), ha dato vita al progetto curatoriale del 67° Ciclo di Spettacoli Classici. Un programma che si presenta ricco di temi, di riferimenti, di protagonisti, tutti di altissimo valore … gli scenari e i concetti alla base di questa nuova rassegna risalgono indietro nella tradizione, agli scenari mediterranei e classici dove si formalizzano i primi vagiti della cultura occidentale, i luoghi e i tempi del distacco e della separazione dall’Oriente, al momento dell’emissione della prima parola greca e delle sue variabili declinazioni successive. … Mi sembra di poter individuare in questa soglia, posta tra luminoso e oscuro, tra dicibile e indicibile, tra oriente e occidente, tra sacro e profano, la traccia comune a tutti gli spettacoli selezionati” spiega il Presidente della Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Flavio Albanese.
Il programma del 67° Ciclo di Spettacoli Classici si aprirà con l’attesissima prima di “Io, Nessuno e Polifemo” di Emma Dante, mercoledì 17 settembre alle 21.00, spettacolo che narra lo sbarco di Odisseo nella terra dei Ciclopi e che diventa l’occasione di uno spiazzante incontro con Polifemo. Il gigante, in un primo momento si atterrisce, ma lentamente si lascia andare mostrandosi ironico e loquace, un essere pacifico, un personaggio che “fa il bravo”; in scena con Emma Dante, vestita da uomo, che intervista il ciclope ci saranno Salvatore D’Onofrio, nel ruolo di Polifemo e Carmine Maringola, in quello di Ulisse; in scena canterà e suonerà Serena Ganci; le danzatrici, su coreografie di Sandro Maria Campagna, saranno Viola Carinci, Giusi Vicari, Federico Aloisio. Le repliche dello spettacolo, una co-produzione Teatro Biondo di Palermo e Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, proseguiranno al Teatro Olimpico fino a sabato 20 settembre.
Novità del 67° Ciclo di Spettacoli Classici, l’Incontro con il pubblico che Emma Dante avrà, sabato 20 settembre alle 18.00 all’Odeo del Teatro Olimpico, per spiegare e raccontare il suo nuovo spettacolo; condurrà l’intervista “possibile” con l’autrice, regista e interprete di “io, Nessuno e Polifemo”, Gianfranco Capitta, giornalista e critico teatrale de “il Manifesto”. L’incontro è gratuito, aperto a tutti.
Il secondo appuntamento, riservato agli attori, è un laboratorio teatrale in programma dal 18 al 24 settembre diretto da Emma Dante, intitolato “Verso Itaca”; prenderà forma dall’analisi degli incontri di Ulisse con le figure femminili dell’Odissea, Calipso, Nausicaa, Circe, Scilla e Cariddi, Atena, Penelope. Proprio lunedì 15 settembre si è conclusa la selezione finale dei 15 partecipanti all’esperienza formativa e artistica condotta dalla regista palermitana, notizie e nomi disponibili su www.tcvi.it.
Altra interessante novità, la proiezione del film “Via Castellana Bandiera” martedì 23 settembre alle 20.45 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza. La pellicola ha rappresentato il debutto di Emma Dante come regista cinematografica ed è stato presentato con successo alla Mostra del Cinema dell’anno scorso; per questo film l’attrice Elena Cotta ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Il secondo appuntamento con gli spettacoli, nel calendario del 67° Ciclo al Teatro Olimpico di Vicenza, sarà con “Ménélas rebétiko rapsodie” di Simon Abkarian in scena martedì 26 e mercoledì 27 settembre alle 21.00. Di origine armena, nato artisticamente al Théâtre du Soleil di Ariane Mnouchkine e poi diventato una star del cinema e della televisione francese, Simon Abkarian porta a Vicenza un poema di amore e disinganno che racconta la sofferenza amorosa di Menelao per Elena, la donna che l’ha stregato e gli è stata infedele. Con lui in scena ci saranno due musicisti greci, Giannis Evangelou alla chitarra e Grigoris Vasilas alla voce e al bouzouki. Un tavolo, tre sedie e una tovaglia diventeranno schermo per le parole delle canzoni greche e contribuiranno a ricreare l’atmosfera di un caffè mediterraneo o balcanico, e catturare lo spettatore nel mistero del mito che travalica i confini geografici.
Il terzo appuntamento è in programma venerdì 3 e sabato 4 ottobre: “Giulio Cesare. Pezzi staccati” alle 20.00 e alle 22.00, intervento drammatico della Socìetas Raffaello Sanzio, ideazione e regia di Romeo Castellucci. Prendono corpo nella performance due figure nate nel 1997 all’interno del “Giulio Cesare”: da un lato il personaggio di “…vskij”, allusione a uno dei padri fondatori del teatro occidentale, che inserisce una telecamera endoscopica nella propria cavità nasale fino alla glottide, proiettandone l’immagine su uno schermo circolare che visualizza il viaggio a ritroso della voce fino alla soglia delle corde vocali. Dall’altro, un attore laringectomizzato che pronuncia l’orazione funebre di Marco Antonio per Giulio Cesare. I due monologhi speculari sono firmati da Romeo Castellucci, artista-culto della scena contemporanea come l’ha definito recentemente Le Monde, fondatore insieme a Claudia Castellucci e a Chiara Guidi della Socìetas Raffaello Sanzio. A lui, artista i cui spettacoli dividono e spesso scandalizzano il pubblico, è stata affidata l’apertura della Stagione 2015/2016 dell’Opéra di Parigi, con l’opera di Schönberg “Mosè e Aaronne”.
Tre giorni di grande bellezza per il quarto appuntamento, venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 ottobre alle ore 21.00: “La pazzia di Orlando. Ovvero il meraviglioso viaggio di Astolfo sulla luna”, adattamento scenico e regia di Mimmo Cuticchio. Quella proposta a Vicenza è la riscrittura di uno dei capitoli più visionari del repertorio dell’Opra, l’incontro tra due patrimoni dell’umanità come il Teatro Olimpico di Andrea Palladio e l’Opera dei Pupi, iscritta tra i patrimoni “orali e immateriali” protetti dall’Unesco. Cuticchio rappresenta il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani, che prosegue nel percorso di rinnovamento di questa antica arte, aprendosi anche alla grande scena. L’amore di Angelica e Medoro tra incanti ed incantesimi; l’arrivo di Astolfo sulla luna per recuperare il senno di Orlando, sono solo alcuni degli ingredienti del favoloso mondo che in questo spettacolo viene rappresentato utilizzando sia la tecnica del cunto, sia la manovra a vista. La musica sarà eseguita dal vivo da un ensemble di archi e fiati.
Quinta tappa del viaggio di Emma Dante, quella curata dal grande regista russo Andrei Konchalovsky, Leone d’argento per la miglior regia alla 71a Mostra del Cinema di Venezia appena conclusa, con il suo poetico” Le notti bianche del postino”. Lo spettacolo che sarà in scena a Vicenza, un allestimento dell’”Edipo a Colono, il Re Randagio” appositamente studiato da Konchalovsky per il Teatro Olimpico, è in programma venerdi 17 e sabato 18 ottobre alle 21.00. Sarà una trascrizione originalissima e abbreviata in cui compariranno solo alcuni dei protagonisti della tragedia di Sofocle; oltre alla partecipazione dell’attrice Julia Vysotskaya, moglie e musa del regista, si aggiungeranno alcuni attori italiani, mentre le coreografie sono di Ramune Chodorkaite. Dalle note di regia citiamo “Un detto dice che per chi pensa, la vita è una commedia, e per chi sente, la vita è una tragedia. Io vorrei cercare di capire tramite la risata in quale momento la vita diventa una tragedia”…
Il circo, l’orrore, la morte, il cielo è la formula che mi ispira, nell’ennesimo tentativo di penetrare il segreto della natura umana”.
Sesto appuntamento del programma, giovedì 22 e venerdì 23 ottobre alle 21.00, ancora con Emma Dante, con il suo spettacolo-concerto “Verso Medea”, ideato due anni fa a proprio Vicenza durante la direzione artistica di Eimuntas Nekrosius, in scena poi su numerosi palcoscenici europei. La celebre Medea del 2004 viene riproposta per il Teatro Olimpico senza orpelli né scenografie; gli attori sono accompagnati dalle canzoni e dalla musica dei fratelli Mancuso, che lo scorso anno hanno composto per Emma Dante anche la colonna sonora del suo film “Via Castellana Bandiera”. Nella messa in scena in musica vengono ripercorsi gli episodi salienti del dramma antico ambientandolo nei rioni popolari di Palermo, cosicchè comico e tragico si mescolano fin dalla caratterizzazione di alcuni personaggi, un Giasone grossolano e rozzo e un coro di donne del quartiere della Vucciria, interpretato da maschi, come originariamente nelle tragedie antiche.
Molto atteso è anche il settimo e ultimo appuntamento del 67° Ciclo di Spettacoli Classici, il nuovo lavoro della compagnia veronese Babilonia Teatri, “Jesus” in calendario sabato 25 e domenica 26 ottobre alle 21.00; fresco di debutto (l’11 ottobre) al Vie Festival di Modena, lo spettacolo racconta la storia più nota e più pop, come la definiscono gli autori, la vita di Gesù, liberamente tratta dai Vangeli. Un viaggio all’origine della nostra religione per capire dove nasce il bisogno di credere. Per confrontarci con l’inquietudine che c’è in ognuno di noi, col bisogno di dare un ordine al caos per trovare delle risposte. Dice Valeria Raimondi, autrice dello spettacolo insieme a Enrico Castellani: “Gesù mi ha consolato, mi ha coccolato, mi ha tenuto calma e serena; anche lui ha sofferto, ha vissuto, ha lottato e poi alla fine anche lui è morto. Ma con happy end. Morto e risorto. Non mi devo preoccupare, non devo aver paura, tutto si sistemerà, saremo di nuovo tutti insieme un giorno. Per una vita vera. Al di là delle nuvole”.
Al di qua del confine si apre dunque la sfida per Emma Dante, prima donna a curare la Direzione Artistica del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza; vale la pena di ricordare solo i due più recenti dei numerosi premi ricevuti dall’artista, ovvero Le Maschere del Teatro italiano per “Le Sorelle Macaluso” come migliore spettacolo di prosa e il Premio 2014 dell´Associazione Nazionale Critici di Teatro. Ora che prende il testimone per questa avventura, Emma Dante confida “Ho sempre avuto una particolare predisposizione alla disubbidienza, soprattutto quando mi misuro con qualcosa di maiuscolo. Io minuscola, davanti all’opera d’arte che è il teatro Olimpico, invece di avere paura, mi faccio prendere da una specie d’incoscienza e azzardo il gioco che mi porta a dialogare con le ombre del passato. Per questo ho accettato l’incarico della direzione del 67° Ciclo di Spettacoli Classici … per la sfida di mettermi a tu per tu con la maestosità della storia e dell’antica e solida presenza di un’eco lontana”. La rivisitazione dei testi classici, e dei valori culturali di cui essi si fanno portatori anche nel mondo contemporaneo, rappresenta infatti un cardine del teatro di Emma Dante che in molti suoi spettacoli, inserisce elementi, situazioni e personaggi archetipici.
Un viaggio con i classici, un’occasione da non perdere per il pubblico, non solo degli appassionati, a Vicenza al Teatro Olimpico, dal 17 settembre al 26 ottobre.
Informazioni e biglietti
I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Comunale, sul sito del Teatro www.tcvi.it <http://www.tcvi.it/> e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza, alla Biglietteria del Museo del Teatro Olimpico (ogni giorno dalle 9 alle 17, chiuso il lunedì); su www.vivaticket.it <http://www.vivaticket.it> ; telefonando al call center 892.234 e nei punti vendita e App Vivaticket.
I biglietti per gli spettacoli saranno in vendita anche alla biglietteria del Teatro Olimpico, in Piazza Matteotti 3, la sera degli spettacoli, dalle ore 19 alle 21, a partire da mercoledì 17 settembre.
Il prezzo dei biglietti è di 28,00 euro (intero), 24,00 euro (ridotto over 65), 15,00 euro (ridotto under 30). Per la performance “Giulio Cesare. Pezzi staccati” (3-4/10) il prezzo dei biglietti è di 10,60 euro (intero) e 8,00 euro (ridotto over 65 e under 30). Costano 5,00 euro (prezzo unico) i biglietti per il film “Via Castellana Bandiera”.
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Per ulteriori informazioni:
infolimpico@tcvi.it – tel.: 0444 327393 – www.tcvi.it/classici2014
Sede degli spettacoli: Teatro Olimpico: Piazza Matteotti, 3 – Vicenza
Sede delle proiezioni: Teatro Comunale, Viale G. Mazzini 39 – Vicenza