testo e regia di Marina Thovez
con Marina Thovez, Mario Zucca Mario Fiunulli, Gianluca Iacono, Felice Invernici, Antonio Paiola, Federico Palumeri, Cristina Renda, Patrizia Scianca
con la partecipazione straordinaria di:
Aco Bocina, mandolino
Manuel Fernando Augusto, chitarra
Scene di Nicola Rubertelli
Presentato da la Compagnia LUDUSinFABULA e Slow Cinema
con i teatri Il Mulino di Piossasco e I Portici di Fossano
Prima Nazionale
Debutta in prima nazionale a Piossasco lo spettacolo La mia Odissea, che vede tra i protagonisti Marina Thovez, drammaturga e regista oltre che attrice, e Mario Zucca, coppia nella vita e sul palcoscenico che da oltre quindici anni formano un sodalizio artistico affiatato, e gli attori Mario Fiunulli, Gianluca Iacono, Felice Invernici, Antonio Paiola, Federico Palumeri, Cristina Renda, Patrizia Scianca.
In scena una presenza straordinaria: Aco Bacina, musicista croato considerato il miglior mandolinista al mondo, che con le sue musiche belle e struggenti suonerà accompagnato da Manuel Fernando Augusto alla chitarra.
Le scenografie sono di Nicola Rubertelli, conosciuto scenografo del San Carlo di Napoli.
Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia LUDUSinFABULA e da Slow Cinema, quest’ultimo impegnato per la prima volta in veste di produttore teatrale, a conferma del sodalizio con Marina Thovez e Mario Zucca, attori di alto livello artistico e reduci dai grandi successi di altre due allestimenti, Càsina e L’insostenibile leggerezza dell’essere.
Lo spettacolo è prodotto anche dai teatri Il Mulino di Piossasco e I Portici di Fossano.
L’idea di creare una commedia dal vasto tema mitologico dell’Odissea nasce dal desiderio di far rivivere i personaggi che segnano l’inizio della letteratura occidentale nella forma in cui io stessa sento di vivere: il teatro.
Nell’Odissea, come in qualunque opera narrata, l’autore concede raramente ai suoi eroi il privilegio di un monologo o di un dialogo. Ne “La mia Odissea” i personaggi occupano tutta la scena, dunque parlano.
Con devozione e amorevole divertimento ho scritto per Telemaco, per Calipso, per Odisseo e non di Telemaco, di Calipso o di Odisseo.
Nell’elaborazione del soggetto non ho mescolato attualità e passato, mondo di oggi e mondo antico, in cui il soggetto nacque. Ho tenuto i due piani separati, usando l’ironia.E non per smontare il mito che mi affannavo a ricostruire, ma per richiamare ogni tanto il presente nella mente dello spettatore ricordandogli che quello è un altro mondo. Un mondo poderoso, dove il mito non è favola ma religione.
La lotta Odisseo-Calipso non è semplicemente un duetto d’amore, è la lotta tra Dio e Uomo. Mentre sull’Olimpo gli Dei, a concilio, decidono quale destino assegnare a ognuno, Odisseo compie l’ultimo tentativo per tornare a casa mettendosi, ancora una volta, in mare. È il primo segno di una rinascita, dell’uomo che torna uomo. Contemporaneamente il giovane Telemaco si mette in mare per la prima volta per cercare Odisseo: diventa uomo. Intanto, a Itaca, Penelope è assediata dai Proci, gli attentatori delle cose più sacre: moglie e casa.
Da Omero ho cercato di imparare a essere spiazzante, a dare alla trama uno sviluppo insolito, traghettando l’impianto drammaturgico dagli schemi teatrali verso un montaggio cinematografico.
La mia Odissea è dedicata a mia zia Nanna, che, quando ero bambina, mi raccontava le storie degli eroi greci per farmi addormentare, ma sortiva l’effetto opposto di tenermi sveglia con gli occhi sgranati dalla meraviglia.
Grazie, Nanna.
Marina Thovez
Biglietti:
Intero euro 20 – ridotto over 65 e ridotto da zero a 24 anni: 6 euro
Per informazioni
Tel. 0119041984 | ilmulino.info@gmail.com
tel. 011 0702287 | slowcinemato@gmail.com
La mia Odissea sarà in tournée in diverse piazze, tra cui il 14 novembre a Fossano, e successivamente a Alassio, Mede, Segrate, Merano, Ceva, Mondovi e in Sardegna per una settimana.