di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni
regia di Cristina Comencini
scene Paola Comencini
costumi Cristina Ricceri
disegno luci Sergio Rossi
Compagnia Enfi Teatro di Michele Gentile – Teatro stabile del Friuli Venezia Giulia
“Tu vuoi sapere come sono: molto mutevole, come gira il vento; sono forte, fortissima, posso affrontare qualunque cosa e poi … una piccola frase, uno sguardo, un gesto, mi fanno crollare all’improvviso, come se la mia casa fosse costruita sull’argilla”
È domenica mattina e Lucia prova il suo monologo a casa dell’amica Maria.
Sono due amiche mature, dall’opposta personalità. Lucia fa l’attrice, è bionda, vestita di nero, determinata e in cerca di un uomo che tenga il confronto con Amleto. Maria lavora in banca, è mora, indossa una vestaglia rosa, è molto curiosa e cerca l’uomo giusto in tutti quelli con cui va a letto.
L’una il contrario dell’altra? Forse, finché non arriva Luca, il ragazzo che Maria si era portata a casa la notte precedente. Il giovane, vedendo Lucia pensa che sia lei la donna con cui è stato a letto la notte appena trascorsa.
Si innesca così un divertente gioco di equivoci, ribaltamenti e scambio delle parti, che ricorda per comicità e meccanismi quelli del vaudeville.
L’una inizierà ad interpretare la parte dell’altra, raccontando al povero “pretesto” le loro storie e le loro difficoltà, incalzandosi e prendendosi in giro in serrati scambi di battute.
Entrambe iniziano un incontro/scontro con il “ragazzo in mutande”, simbolo del genere maschile tanto denigrato quanto agognato.
Il ragazzo però sa il fatto suo e poco alla volta prende consapevolezza fino a prendersi la scena dicendo la sua sul complicato mondo femminile fatto di scenari immaginati e aspettative.
Si tratta di una vera e propria educazione sentimentale, alla fine della quale ognuno uscirà di scena arricchito e più consapevole di sé e delle relazioni che lo circondano.
È giovedì sera e la stagione teatrale 2014/2015 al Teatro delle Muse di Ancona si apre con un’opera attuale, comica e interessante che porta la firma di Cristina Comencini, una regista e una donna non nuova a sondare le contraddizioni, le paure e le differenze nelle relazioni umane, facendolo questa volta in chiave comica.
Vanno in scena due pianeti apparentemente distanti: quello degli uomini e quello delle donne per provare a ritrovarsi e costruire la loro nuova scena; il compito spetta a due attrici complici e divertenti come Angela Finocchiaro nei panni di Lucia e Maria Amelia Monti, in quelli di Maria, affiancate da un brillante ed intenso Stefano Annnoni, Luca.
In platea si ride molto, con la loro vis comica dirompente gli attori hanno portato in scena una realtà nuova piena di sorrisi e speranza.
È andato in scena il nostro “reale” fatto di scene, perché “La scena” è anche questo: una commedia metateatrale sulle possibilità del teatro, perché, come dice la regista Comencini, “il teatro dà la possibilità di raccontare la cose non in modo appiattito sulla realtà, ma di far volare la fantasia e farla entrare nella realtà.”