La stagione di concerti dell’Università di Roma Tor Vergata, organizzata da Roma Sinfonietta e da Musica d’Oggi e dal loro direttore artistico Luigi Lanzillotta, inizia mercoledì 29 ottobre alle 18 nell’auditorium “Ennio Morricone” della Facoltà di Lettere e Filosofia del secondo ateneo romano, in via Colombia 1.
Quale musicista più adatto a un’inaugurazione di Johann Sebastian Bach, il compositore che rappresenta la quintessenza della musica? L’Orchestra Roma Sinfonietta, con Marco Fiorini primo violino e concertatore, eseguirà quattro dei suoi concerti per diversi strumenti. Oltre a Fiorini, uno dei migliori violinisti italiani e per anni “spalla” dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, suoneranno altri ottimi solisti: l’oboista Giovanni Cretoni, le violiniste Prisca Amori e Anna Chulkina, i flautisti Monica Berni e Bruno Lombardi, il clavicembalista Michelangelo Carbonara.
Il programma si apre con i “Concerti Brandeburghesi” n. 4 e 5. I sei “Brandeburghesi” costituiscono un vertice dell’arte di Bach e furono composti nel 1721, rielaborando alcune composizioni precedenti, e inviati in omaggio, con un’elegante dedica in francese, al Margravio di Brandeburgo, donde il loro nome. Come tutta la musica di Bach, non furono apprezzati e solo dopo oltre cento anni furono riscoperti: il manoscritto era praticamente intonso, il che fa pensare che non erano stati mai eseguiti, e questo va attribuito più in parti uguali all’incomprensione dei contemporanei di Bach e alla grande difficoltà di esecuzione, che richiede solisti di altissimo livello.
Segue il Concerto in re minore per due violini e orchestra d’archi, una delle composizioni più famose di Bach, soprattutto per il tenero e delicato dialogo tra i due violini nel movimento centrale: il grande coreografo russo-americano George Balanchine ha realizzato su questa musica il suo famoso balletto “Concerto barocco” e molti registi, tra cui Gianni Amelio in “Figli di un dio minore”, lo hanno utilizzato come colonna sonora. Infine il Concerto per violino, oboe e orchestra d’archi, che Bach amava al punto di trascriverlo per due clavicembali, per poterlo eseguire in famiglia con i propri figli: ma l’originale è senza dubbio preferibile perché il sottile contrasto tra le voci di violino e oboe è una componente essenziale del dialogo intenso ma sottile tra i due solisti.
La stagione – realizzata con il sostegno del Mibact e della Banca di Credito Cooperativo di Roma – prosegue il 5 novembre con Viktor Ciuckov che interpreta “Gioielli del pianoforte” e il 12 con Luca Velotti – sassofonista nella band di Paolo Conte – e il suo jazz ensemble.
Saranno in tutto diciassette concerti, con un programma variatissimo che va dalla musica tzigana del 26 novembre al Concerto di natale diretto da Marcello Panni il 17 dicembre, che sarà replicato anche al Policlinico di Tor Vergata, dall’ “Altra notte della taranta” col gruppo salentino Kalàscima al “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Monteverdi messo in scena da Cesare Scarton e alle più belle arie d’opera con quattro giovani cantanti e l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis, con cui la stagione si chiude il 18 marzo.
Biglietti E. 10,00, Ridotti E. 8,00, Studenti E. 5,00 in vendita all’Auditorium Ennio Morricone prima del concerto.
Info: 06 3236104, 06 32111712, 339 8693226 328 7874043
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