4/9 novembre fuori abbonamento
Compagnia Gli Ipocriti e REP/Gruppo Danny Rose
in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola
Pierfrancesco Favino
SERVO PER DUE
One Man, Two Guvnors
di Richard Bean
tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni
tradotto e adattato da P. Favino, P. Sassanelli, M. Nissen, S. Solder
con gli attori del Gruppo DANNY ROSE
Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Pierluigi Cicchetti, Ugo Dighero, Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Giampiero Judica, Marit Nissen, Marina Remi, Diego Ribon, Fabrizia Sacchi, Luciano Scarpa, Thomas Trabacchi
elaborazioni musicali ed esecuzioni live del gruppo Musica da Ripostiglio
Luca Pirozzi chitarra, voce e banjo Luca Giacomelli chitarra e voce
Raffaele Toninelli contrabbasso e voce Emanuele Pellegrini percussioni e voce
scene Luigi Ferrigno
costumi Alessandro Lai
luci Cesare Accetta
coreografie Gabriele Foschi
regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
Pierfrancesco Favino è miglior attore, Premio Maschere del Teatro 2014, per l’interpretazione di Servo per due (One Man, Two Guvnors), il successo annunciato della scorsa stagione. Attesa e richiestissima dal pubblico la commedia torna con nuove repliche in tutta Italia. Servo per due è una riflessione “diversa” su un classico come Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, nella versione inglese di Richard Bean. Oltre ventuno attori, per due cast che si alternano nella tournée, vincono la scommessa della creazione di una nuova compagnia di repertorio che realizza uno spettacolo esilarante amalgamando virtuosismi e straordinarie interpretazioni. “Pierfrancesco Favino e io eravamo consapevoli che sarebbe stata una vera sfida coinvolgere il maggior numero di attori e attrici del nostro gruppo – dice Paolo Sassanelli, che firma la regia insieme a Favino – ma solo quando anche il pubblico ha riconosciuto che la cosa rara di questo spettacolo è stata la meravigliosa collaborazione tra gli attori, lo scopo è stato davvero raggiunto.” In una Rimini anni Trenta, felliniana, Pierfrancesco Favino è un moderno Arlecchino che ha appena perso il lavoro e si ritrova senza soldi e a pancia vuota. Disperato, ma non senza un guizzo d’ingegno, offre servigi e fedeltà a due diversi padroni, trovando così non solo il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti, ma anche di passare da una sorpresa all’altra. Servo per due procede così di battuta in battuta, accompagnato dall’esecuzione dal vivo di celebri brani d’epoca a opera dell’orchestra Musica da Ripostiglio che fa da sfondo agli equilibrismi del protagonista e della sua compagnia.
11/16 novembre
Compagnia Orsini
Umberto Orsini
LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE
da I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij
drammaturgia Babina-Capuano-Orsini
con Leonardo Capuano
scene Federico Babina, Pietro Babina
costumi Gianluca Sbicca
musiche Alberto Fiori
soundesign Alessandro Saviozzi
video effects Miguel D’errico
regia Pietro Babina
Un percorso nel cuore del grande romanzo di Fëdor Dostoevskij: Umberto Orsini affronta per la terza volta nella sua carriera d’attore I fratelli Karamazov, divenuto negli anni il suo cavallo di battaglia. Dopo il fortunato sceneggiato televisivo di Sandro Bolchi, e una confessione memoria tratta dal romanzo, La leggenda del grande inquisitore è un nuovo confronto diretto con la complessità del personaggio più controverso e tormentato dell’intera epopea letteraria: Ivan Karamazov, il libero pensatore che teorizza l’amoralità del mondo e conduce forse consapevolmente all’omicidio l’assassino di suo padre. Nella inedita riscrittura a tre firmata dallo stesso Orsini insieme a Leonardo Capuano e al regista Pietro Babina, Ivan Karamazov ormai maturo si misura, attraverso uno specchio, con il se stesso giovane e con il fratello Aleksej, alter ego del Mefistofele tentatore e torturatore di Faust, portato in scena da Leonardo Capuano. Nel celeberrimo capitolo centrale de I fratelli Karamazov, infatti, il dialogo tra l’Inquisitore e il Cristo è inserito in un dialogo tra i due fratelli. “E allora come ridare oggi in palcoscenico quella scena senza ripeterla cosi come fu felicemente concepita? – si interroga Orsini. Abbiamo perciò immaginato di dire quelle parole del Grande Inquisitore davanti alla platea di una TED Conference, un luogo non virtuale dove in diciotto minuti oggi uno può tentare di dire qualcosa che vale la pena di essere raccontato. E il fatto più unico che raro che la mia immagine giovane (quella dello sceneggiato che si identifica con me) possa apparire come sogno di una gioventù perduta, di un desiderio represso, di un patto che sa tanto di reality, rendono le cose ancora più intriganti.”
20/22 novembre
Fondazione Teatro della Pergola
in collaborazione con Romaeuropa Festival 2014
UBU AND THE TRUTH COMMISSION
di William Kentridge e Handspring Puppet Company
scritto da Jane Taylor
con Dawid Minnaar, Busi Zokufa, Gabriel Marchand, Mandiseli Maseti, Mongi Mthombeni
pupazzi di Adrian Kohler
animazioni William Kentridge
luci Wesley France
coreografia Robyn Orlin
musiche Warrick Sony e Brendan Jury
regista associato Janni Younge
diretto da William Kentridge
produzione: Handspring Puppet Company produttore associato Quaternaire
in coproduzione con Edinburgh International Festival, The Taipei Arts Festival and Taipei Culture Foundation, Festival de Marseille _ danse et arts multiples, Onassis Cultural Centre Athens, Cal Performances Berkeley and BOZAR Brussels.
spettacolo internazionale fuori abbonamento
Lo sforzo organizzativo e produttivo congiunto della Fondazione Teatro della Pergola e di Romaeuropa Festival porta a Firenze, a quasi un anno dalla morte di Nelson Mandela, il capolavoro anti-apartheid di William Kentridge “Ubu and the Truth Commission”, riallestito per celebrare il 20° anniversario della democrazia in Sudafrica.
Torna il grande teatro internazionale a Firenze anche grazie alla stretta e intensa collaborazione con Romaeuropa Festival, a rinnovare la tradizione della grande Rassegna dei Teatri Stabili e poi dei Percorsi Internazionali dell’Ente Teatrale Italiano. Dal 20 al 22 novembre William Kentridge presenta un riallestimento di “Ubu and the Truth Commission”, spettacolo del 1997 che contamina il capolavoro di Alfred Jarry “Ubu re” con il dramma dell’apartheid e la magia dei pupazzi ideati dalla Handspring Puppet Company. Questa è solo la prima tappa di un nuovo intensificarsi dell’attività internazionale che la Fondazione della Pergola intende portare avanti come irrinunciabile direttrice del proprio agire. Spirito oscuro e sardonico, animazione spettacolare e inquietante, teatro di figura struggente e finemente dettagliato: questa è la quintessenza della collaborazione tra William Kentridge e la Handspring Puppet Company che ha realizzato nel 2007 il pluripremiato successo “War Horse”, tratto dal romanzo di Michel Morpurgo, ancora in tour in tutto il mondo. “Ubu and the Truth Commission” unisce pupazzi, performance di attori, musica, animazione e documentari di repertorio. Lo spettacolo si basa sia sull’archivio storico delle audizioni davanti alla “Commissione per la verità e la riconciliazione” del Sudafrica (istituita nel 1996 per riconciliare realmente vittime e carnefici, oppressori e oppressi) che sulla figura di Ubu Re, il buffone licenzioso creato da Jarry. In questa produzione Pa Ubu rappresenta i numerosi strumenti di violenza dell’apartheid (poliziotti, assassini, spie e politici) per i quali la tortura, l’omicidio, il sesso e il cibo sono tutti elementi di un lordo appetito individuale. L’azione drammatica ruota attorno al racconto metaforico di un tradimento coniugale. La tragicomica interpretazione di Ma Ubu delle assenze notturne di Pa ci introduce nella devastante complessità dell’apartheid. E sono proprio i pupazzi della Handspring Puppet Company che portano in scena le commoventi testimonianze rilasciate alla “Commissione per la verità e la riconciliazione”.
L’ideazione e la regia sono di William Kentridge, mentre Busi Zokufa e Dawid Minnaar interpretano Ma e Pa Ubu. “Ubu and the Truth Commission” ha debuttato a Johannesburg il 26 maggio 1997 e la successiva tournée internazionale ha toccato, oltre all’Italia, il Belgio, la Repubblica Ceca, la Danimarca, la Franca, la Germania, i Paesi Bassi, la Novergia, la Svezia, la Svizzera, il Regno Unito e gli Stati Uniti.
TEATRO GOLDONI
18/20 novembre
Fondazione Teatro della Pergola
CRONACA DI UN AMORE RUBATO
di Dacia Maraini
un spettacolo di e con Federica Di Martino
In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” Federica Di Martino interpreta il vibrante monologo civile che ha tratto da un racconto di Dacia Maraini, Cronaca di una violenza di gruppo, presente nella raccolta L’Amore Rubato. Quattro liceali sequestrano una ragazzina di tredici anni dai capelli rossi e abusano di lei, per ore, lasciandola stordita e sanguinante. Sulla strada provinciale la soccorre un prete che passava di lì per caso in macchina e che la porterà al pronto soccorso. I balordi autori dello stupro sono al commissariato, anche loro vittime inconsapevoli e amorfe di una società tribale, perversa, che li protegge. “Dacia Maraini ci racconta la Cronaca di una violenza di gruppo facendo parlare tutti i protagonisti – spiega Federica Di Martino – ma la bambina no… la bambina vive nella storia solo attraverso le parole degli altri. Questo mi ha colpito e mi ha spinto a desiderare di mettere in scena il racconto. Per questo affido tutte le parole a una sola donna, una “anima morta” che racconta le ferite sul corpo e nella mente riportate dopo lo stupro di gruppo. Stupro mai condannato: i colpevoli sono stati tutti assolti, malgrado i testimoni, malgrado lei abbia trovato il coraggio di denunciare i suoi aguzzini. La trama la vorremmo inventata, irreale, mai accaduta e invece i fatti ci rammentano la sua schiacciante verità e autenticità.”
BIGLIETTI:
Teatro della Pergola
Interi: Platea € 32,00 ● Posto palco € 24,00 ● Galleria € 16,00
Ridotti OVER 60: Platea € 28,00 ● Posto palco € 20,00 ● Galleria € 14,00
Ridotti UNDER 26: Platea € 20,00 ● Posto palco € 16,00 ● Galleria € 12,00
Ridotti soci Unicoop Firenze: Platea € 25,00 ● Posto palco € 18,00 ● Galleria € 13,00
Teatro Goldoni
Interi Platea € 15.00 – palchi € 12.00
Ridotti Platea € 12.00 – palchi € 10.00
Riduzioni: Over60, Under26, abbonati Pergola, Pergola Card, soci Unicoop Firenze
Gli incontri, le visite spettacolo e le mostre al Teatro della Pergola
INCONTRI
PICASSO E IL TEATRO / IL TEATRO DI PICASSO
5 novembre ore 18.00
Lezione/conferenza che muove i suoi passi dal primo viaggio di Picasso in Italia, nel 1917, in occasione dell’opera Parade (di Leonide Massine, musicata da Erik Satie, su poema di Jean Cocteau) che debuttò a Roma e per cui l’artista realizzò sipario, scene, costumi e costruzioni cubiste. Da questa prima opera il discorso si amplia a tutte le altre collaborazioni del pittore spagnolo con il mondo del teatro, fino a raccontarne il profilo di assoluto protagonista dell’arte del Novecento.
A cura di Giandomenico Semeraro, in collaborazione con Palazzo Strozzi e Accademia Belle Arti di Firenze in occasione della mostra Picasso e la modernità spagnola
Ingresso libero
VISITE SPETTACOLO
IN SUA MOVENZA È FERMO visita spettacolo al Teatro della Pergola
A cura della Compagnia delle Seggiole
In scena da dieci anni con oltre trecento repliche e più di diecimila spettatori.
Un viaggio affascinante nel cuore della macchina teatrale, in compagnia delle “ombre gentili”, dei personaggi che nel corso dei tre secoli della sua storia hanno reso grande e immortale la Pergola. L’impresario Lanari, l’inventore Meucci, la soprano Barbieri Nini, il macchinista Canovetti e la sarta di Eleonora Duse raccontano ai fortunati visitatori le loro vicende, a metà fra il sogno e la realtà. Partendo dal vicolo delle carrozze e passando oltre le nicchie che ospitavano le botteghe degli artigiani che erano di servizio alla brulicante vita del teatro, si giunge al pozzo e ai lavatoi dove si lavavano e tingevano le stoffe ed alla corte dove venivano forgiati i particolarissimi martelli da macchinisti. Il percorso prosegue attraverso il Saloncino, la Sala Oro e l’atrio delle colonne, che fanno da preludio alla visione più emozionante: il palcoscenico. Qui è il l telefono acustico che Antonio Meucci ideò, al riparo del sipario dipinto da Gaspare Martellini nel 1828, per portare silenziosamente la voce dal palcoscenico alla graticcia e ai ballatoi posti ad oltre 14 metri di altezza. Il sottopalco ospita infine la sezione museale del teatro occupata in gran parte dallo spettacolare meccanismo per il sollevamento della platea costruito da Cesare Canovetti nel 1857.
Domenica 9 novembre ore 10.00/11.00/12.00
Prezzi: intero 15 € – ridotto 12 €
MOSTRE
RETROSPETTIVA DELL’OPERA DIPINTA DI GILBERT EROUART
Fino al 30 novembre 2014
Gilbert Erouart si è dato totalmente alla pittura lasciandosi dietro le spalle una duplice carriera, quella di storico dell’arte appena avviata e quella di diplomatico. L’artista è pienamente coinvolto nella sua opera, chiamando in causa la sua immaginazione, il suo desiderio pittorico. La sua fame di pittura. Gilbert Erouart dà, quadro dopo quadro, inattese suggestioni. Le acrobazie delle donne, dalla tuffatrice al nudo che esce dal letto, e le altre opere pittoriche, tutte dipinte con passione e finezza, con ardore e distacco, portano il dono, al di là d’ogni possibile richiamo, della magia.
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.30 per tutti e dalle 20.00 per i soli possessori del biglietto dello spettacolo in programma.
Sabato e domenica l’ingresso è riservato ai soli possessori di biglietti per la prosa e per i concerti.