Concepire.
Difficilmente un uomo può concepire quale stress possa provocare a una donna una riunione di ex compagni di scuola.
Gli ex compagni maschi quando si vedono dopo trent’anni si raccontano le loro vite attuali; rinverdiscono i begli anni della scuola, con passaggio cameratesco nella sezione “conquiste e affini”; si ripromettono un’altra uscita e un’altra bevuta tutti insieme; si salutano e tornano a camminare ognuno per la sua strada.
Quando le donne incontrano le ex compagne di scuola… Un mese prima comincia la dieta tisanoreica per arrivare leggere e rilassate alla data fatidica; scatta poi la corsa al vestito perfetto, capace di mettere in risalto tutti i cambiamenti (miglioramenti!) fisici; si passa per la scelta del tacco: deve denotare tutto il potere conquistato, più è vertiginoso più sarà manifesta l’abilità da equilibrista di districarsi nel delirio della vita quotidiana. Vestito perfetto, scarpa perfetta, trucco e parrucco da cinema! …Ecco, ora si possono incontrare le ex compagne di scuola!
Non si tratta di un incontro di piacere, ma di un vero e proprio match!
…e questo gli uomini non possono concepirlo…
Concepimento.
Marisa (Anna Galiena), affermata presentatrice televisiva, invita le sue ex compagne di collegio nella sua villa; prima ad arrivare è Angela (Amanda Sandrelli), che in totale sincerità informa l’amica che “Bhè, gli inviti non hanno avuto molto successo…”, quindi, questa sera saranno solo in tre. Campanello: è arrivata Carlotta (Marina Massironi) la migliore nemica di Marisa.
Comincia la sfida.
Din! Primo round: l’amore. Marisa è felicemente single; Carlotta, felicemente divorziata; Angela… Angela è vedova. E non felicemente.
Din! Secondo round: il lavoro. Marisa è un’affermata conduttrice televisiva. …ma le manca qualcosa. Carlotta, una vincente avvocatessa. …ma sola. Angela… è una statale. Non può proprio definirsi soddisfatta, ma nemmeno insoddisfatta…
Din! Terzo round: desideri. Marisa …; Carlotta …; Angela: un figlio!
Sulla viscerale necessità di avere un figlio si chiude il match.
Perché la verità è che quando delle donne si incontrano dopo tanto tempo, temono il minuto secondo in cui l’intuito di tutte le altre abbatterà la maschera di certezze che con tanta fatica ci si è costruite giorno dopo giorno. Smonta questo, smonta quest’altro, novanta volte su cento il mostro che compare a metà cena di classe è la solitudine di aver perso la compagnia (più o meno piacevole, ma sempre ricercata) delle tue ex compagne.
Bisogna colmare il vuoto, bisogna… trovare per tutte e tre, insieme, un modo per concepire.
Concepire insieme un bambino, anzi tre bambini, uno a testa, da crescere tutte insieme. Da brave ex compagne.
Serve un uomo. Bello, intelligente, single, eccetera… Da usare e scaricare subito dopo. Serve Sergio Muniz.
Fino al 9 di novembre al teatro Manzoni di Milano va in scena, tra i fumi del fumo e i flash dell’alcool, il delirante tentativo di tre amiche di costruirsi la famiglia ideale: non troppo impegnativa e frizzante.
Sul palco l’affiatato e compatto terzetto Galiena–Massironi–Sandrelli dà vita, con una mirabolante girandola di battibecchi e discussioni, a uno spettacolo gustoso, divertente e colorato come un drink, grazie anche al bellissimo disegno luci di Maurizio Fabretti e ai simpatici costumi di Silvia Morucci.
Il pubblico ride, partecipa e, dalla poltroncina, tifa ora per l’una ora per l’altra. Tifa anche per Muniz, che ha l’onere e l’onore di recitare con scanzonata ipocrisia l’unico monologo “impegnato” dello spettacolo.
L’originale commedia di Juan Carlos Rubio ha il merito non da poco di divertire per due ore il pubblico del Teatro Manzoni, genuinamente e senza impegno.
Ma, in fondo, quale impegno più alto esiste del riuscire a far ridere nonostante tutto e tutti?
In fondo, andare a teatro è proprio come andare ad una cena di ex compagni. Ti prepari; ti preoccupi, pensando che passerai una serata impegnativa (dai, pesante! …non avrai niente da spartire con tutto il resto!); ti fai forza per uscire di casa e poi… e poi ti gusti per il resto della serata il piacere di divertirti, gomito a gomito con perfetti sconosciuti che frequenti per qualche ora (proprio come a scuola), ma con cui vivi un’avventura assolutamente unica (proprio come una famiglia!).
TRES
Una commedia di Juan Carlos Rubio
Traduzione Isabella Diani Adattamento Pino Tierno
Con Anna Galiena, Marina Massironi, Amanda Sandrelli e Sergio Muniz.
Costumi: Silvia Morucci
Light designer: Maurizio Fabretti
Ideazione scenografica: Chiara Noschese
Produzione Andromeda Spettacoli Srl
Regia Chiara Noschese