concezione, direzione e coreografia Frédérick Gravel
con Frédérick Gravel, Vincent Legault, Brianna Lombardo, Stéphane Boucher, David-Albert Toth, Peter Trosztmer, Lucie Vigneault, Jamie Wright
compositori Stéphane Boucher, Philippe Brault
assistente artistica Ivana Milicevic
direttore prove Jamie Wright
luci Alexandre Pilon-Guay
direttore tecnico e di palco Alexandre Pilon-Guay
suono Jimmy Boury
produttore esecutivo Marie-Andrée Gougeon per Daniel Léveillé danse
co-produzione Danse Danse in collaborazione con Place des Arts (Montréal), Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis (France), Moving in November (Helsinki), Département de danse de l’Université du Québec à Montréal, Société de la Place des Arts (Montreal), Circuit-Est centre chorégraphique (Montreal), Centre Segal (Montreal)
con il sostegno di Conseil des arts et des lettres du Québec Agenti George Skalkogiannis, Sarah De Ganck/Art Happens (Benelux)
Frédérick Gravel beneficia del sostegno della compagnia Daniel Léveillé Danse ed è membro di Circuit-Est centre chorégraphique (Montreal, QC). Il pezzo musicale “Something Chimes in Me”, composto da Stéphane Boucher, è una gentile concessione delle Éditions Éloize.
Per la prima volta in Italia arriva al Romaeuropa Festival un astro nascente della danza canadese, Frédérick Gravel, il 18 e 19 ottobre al Teatro Eliseo con Usualy beauty fails, potente omaggio coreografico e musicale all’universo della bellezza, tra seduzione, vulnerabilità e ironia.
Coreografo, danzatore, regista, chitarrista, cantante nato in Québec, Gravel, con la sua compagnia di danzatori e musicisti mescola generi e stili, regalando uno spessore intellettuale alla danza, in un tracciato aperto da altri canadesi come La La La Human Steps e la Compagnie di Marie Chouinard.
La cifra pop dei suoi lavori –che definisce concerti coreografici per la presenza in scena di musicisti tra cui Gravel stesso che si alterna tra danza, chitarra e voce–, è nel giocare con lo spirito del nostro tempo, incrociando poesia e luoghi comuni, la cultura popolare e quella dominante.
Il suo linguaggio è fatto di intensità fisica, virtuosismo grezzo, energia che sprigiona dai movimenti di ogni giorno, incorniciate in una colonna sonora di rock e pop con potenti venature elettroniche, composta ed eseguita per questo spettacolo da Stefan Boucher e Philippe Brault.
Usually beauty fails è una lucida esplorazione dell’universo dell’amore, della bellezza e delle relazioni umane: ispirandosi ai video musicali con il loro facile erotismo, Gravel esalta la visione frontale dello spettacolo, per creare una atmosfera di sensualità e seduzione dove i danzatori sono al tempo stesso provocatori e vulnerabili. Come in altri suoi spettacoli, anche in questo suo ultimo lavoro Gravel inserisce momenti parlati, in cui si intrattiene sulla danza in modo informale creando una ambigua complicità con il pubblico.
Informazioni e biglietteria tel. 06 4555 3050 – e_mail promozione@romaeuropa.net