Un uomo e una donna s’incontrano in un bar un po’ fuori moda dove fanno bella mostra sul bancone una serie di aperitivi ipercolorati, ma non sarà un happy hour come tutti gli altri quello di cui sono protagonisti. Fin dallo scambio delle prime battute si intuisce perfettamente che non si tratta di un appuntamento al buio. Comincia così Al nostro amore (Happy Hour) gradevolissima commedia di Luca De Bei in scena al Teatro della Cometa d Roma interpretata da Pia Lanciotti e Fabrizio Apolloni. Il testo di Luca De Bei conduce immediatamente lo spettatore in un’atmosfera da commedia sofisticata interamente giocata sulla freschezza, l’ironia e la sagacia dei dialoghi, ma anche sulla frizzante presenza scenica di due ottimi attori, da una parte una strepitosa Pia Lanciotti, nel ruolo di Francesca, dall’altra un equilibrato Fabrizio Apolloni nel ruolo di Leo. La regia di Luca De Bei, che si muove su uno spazio minimale, appare quasi discreta, lasciando spazio e libertà interpretativa ai due ottimi protagonisti, anima dello spettacolo che si completano a vicenda. Francesca e Leo sono due personaggi apparentemente antitetici che non hanno nulla in comune: con il passare dei minuti lo spettatore viene immediatamente coinvolto nel meccanismo di una commedia intelligente e sensibile che mette a nudo le personalità dei due personaggi pronti a lasciar emergere loro malgrado loro debolezze e il loro vero essere. Tutto il testo in realtà presenta una godibilissima alternanza-sudditanza quasi psicologica fra i due protagonisti mettendo in scena l’ennesimo capitolo (rivisitato) della battaglia fra i sessi con un finale, se non scontato, quanto meno intuibile. Francesca e Lao sono un uomo e una donna apparentemente realizzati, ma in realtà profondamente delusi dalla loro vita: si affrontano in un duello verbale in crescendo che mette a nudo le loro vere personalità e svela le loro fragilità senza lesinare sorprese o battute raggelanti che si muovono nell’ambito della gloriosa commedia sofisticata. Il testo di Luca De Bei affronta temi importanti, l’educazione dei figli, il rapporto madre-figlio, le relazioni sentimentali, offrendoli al pubblico con il sorriso sulle labbra, attraverso una certa leggerezza dell’involucro che risulta molto efficace. In scena al Teatro della Cometa di Roma fino al 30 novembre.