La Casa del Jazz di Roma riparte. E fortunatamente perché sarebbe stato un peccato lasciar naufragare nel nulla la magnifica Villa Osio in viale di Porta Ardeatina (già residenza di lusso di Enrico Nicoletti, cassiere della Banda della Magliana e successivamente confiscata alla mafia) lasciata nel limbo nell’inattività negli ultimi mesi.
Il rilancio della Casa del Jazz non prevede la presenza di un nuovo direttore artistico, ma passa attraverso un nuovo comitato artistico che riunisce esperti del settore, ex direttori della struttura, addetti ai lavori e istituzioni, tra cui il Comune (presenti anche l’assessore Marinelli e il Presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale Michela Di Biase, moglie del Ministro Franceschini) e del Mibact e che è stato presentato in conferenza stampa (non scevra di quale intervento polemico).
Affollato e composito il nuovo comitato artistico: nel ruolo di presidente onorario è stato chiamato Renzo Arbore cui si affiancano Mario de Simoni (Direttore generale Palaexpo), Ada Montellanico (MIDJ Associazione Italia Musicisti Jazz), Francesco Ponticelli (MIDJ Associazione Italia Musicisti Jazz), Filippo Bianchi (Associazione Europe Jazz Network, Danilo Rea (che rappresenta la SIAE), Paolo Damiani (dal Conservatorio Santa Cecilia), gli ex direttore della Casa del Jazz Luciano Linzi e Giampiero Rubei, Franco La Torre (Associazione Libera). Coordineranno il comitato Luciano Linzi (neo direttore di Umbria Jazz) e Filippo Bianchi.
Obiettivo comune del nuovo comitato è rilanciare la struttura rendendola un punto di riferimento per i jazzisti italiani, stranieri, per giovani talenti arrivando a coinvolgere non solo gli appassionati di genere, ma anche a creare un nuovo pubblico. Con la riapertura della Casa del Jazz riparte anche la programmazione live: presentati gli appuntamenti di dicembre che includono la presentazione del nuovo cd di Rita Marcotulli (il 5 dicembre), l’Avishai Cohen Triveni (il 6 dicembre), John De Leo con Il grande Abarasse (il’11 e il 12 dicembre), in duo Jean-Louis Matinier e Marco Ambrosini in Inventio (il 19 dicembre) e due serate speciali con artisti selezionati e presentati dall’Associazione musicisti italiani di jazz (il 20 e il 21 dicembre). La speranza è che le cose funzionino davvero.