l’opera teatral-musicale scritta e diretta da Davide Strava
con Sarah Biacchi
Produzioni: N.O.S. – Nuovo Orizzonte Spettacolo / Progetto U.R.T.
Con la collaborazione della Sycamore T Company
Sarà in scena al Teatro Argot Studio dal 25 al 30 novembre Sarah Biacchi in EDITH – IL PASSEROTTO DI FRANCIA, l’opera teatral-musicale scritta e diretta da Davide Strava. Lo spettacolo prodotto da N.O.S. – Nuovo Orizzonte Spettacolo / Progetto U.R.T. ha il sostegno della Sycamore T Company la quale è reduce dal recente grande successo riscosso nell’ambito della rassegna Her.s in scena al Teatro dell’Orologio fino al 30 novembre
Il grande pubblico internazionale conosce Edith Piaf come l’interprete de “La vie en rose”. Edith Giovanna Gassion, soprannominata “passerotto” per la sua minuta statura (nell’argot parigino si dice piaf), è stata in attività tra gli anni Trenta e Sessanta. Già a sette anni dovette muovere i primi passi verso la musica, cantando per suo padre in strada per qualche spicciolo.
Davide Strava affida alla voce della stessa Edith/Sarah Biacchi, e al pianoforte di Ivano Guagnelli, il racconto degli amori, sviluppandone quattro. Il sentimento filiale verso la prostituta Titine durante l’infanzia vissuta all’interno di un bordello e l’amore nei confronti del padre, contorsionista in vari circhi di giro. Il terzo grande amore fu Raymond Asso, sublime autore e paroliere francese. Ultimo, il più importante e fatale, fu l’amore profondo per Marcel Cerdan. il pugile di Francia più conosciuto negli USA, che perse la vita per tornare al più presto da lei.
Dice l’autore: “Ho scelto di parlare di Edith Piaf perché la sua storia è un meraviglioso susseguirsi di episodi romantici, grotteschi, quasi incredibili. Per metterla in scena, ho lavorato a braccetto con un’attrice capace di restituire la potenza del personaggio, sia tecnicamente sia per la profondità del proprio vissuto. Sarah Biacchi, l’artista che ho sposato in questo lavoro, non è solo una delle pochissime attrici giovani che possono interpretare il testo che ho scritto e diretto, ma è anche una voce formidabile, capace di interpretare quelle canzoni sia con leggerezza che con disperazione, senza risparmiarsi. Essere pronti a “morire” in scena e per la scena non è forse necessario per fare teatro, ma per essere veicolo di una storia folle come questa, secondo me, sì”.
Dice l’interprete: “Ho incontrato Edith perché non potevo ignorare la perdita dell’amore. Perché quando cantavo ‘Hymne ‘a l’amour’, la morte dell’uomo che amavo mi sembrava la sola verità possibile. Poi è scomparsa. È riapparsa anni dopo fra le righe di un giovane trentenne che me la ha messa davanti in un appuntamento preso da tempo. Quando lessi il testo di Davide Strava capii che non poteva sapere ciò che nessuno aveva detto. Mi ha legato la bocca, ha incurvato la mia schiena, mi ha ammalato, mi ha ferito e mi ha curato. Ivano Guagnelli ha preso tutto questo, i pensieri, le liti, le paure, tutto ciò che avviene fra un’attrice e un regista e ne ha fatto musica, che ora mi sostiene e mi abbraccia. Mi commuove e mi fa ridere. E quando il pubblico ride con me, penso che quella vecchia puttana ubriaca si sarebbe divertita”.
Teatro Argot Studio
Via Natale del Grande 27, 00153 Roma
tel. 065898111
Da martedì a sabato ore 21:00; domenica ore 17:30
Biglietti: interi 12,00 euro + tessera