testo di Ilaria Vajngerl
con Laura Serena
regia Lorenzo Maragoni
scene Alberto Nonnato
Quattro viaggi nel tempo e quattro momenti della vita di Gioia, rappresentati da quattro piccole lampadine, con le loro variabili: energia, paura, domande presenti nella vita di una donna. Un testo intimo e delicato, ad opera della giovanissima Ilaria Vajngerl, che si propone di indagare i continui cambiamenti in una donna e analizzarne le trasformazioni.
In scena Laura Serena dà corpo alle inquietudini di Gioia mettendo in scena quattro diversi episodi della sua vita, tutti intrisi di un’incommensurabile dolcezza, in un racconto che diverte e a tratti commuove. Ogni tappa del viaggio ha un colore diverso. Tutto il resto è bianco.
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Note allo spettacolo
Il Ciclo racconta quattro momenti della vita di Gioia: si apre con dell’acqua e dei fiori, e segue il riavvolgersi veloce di una vita, forse i momenti migliori, forse le più grandi paure, forse una semplice collezione di aneddoti in cui è il tempo stesso a manifestarsi, in una forma insolita: con dolcezza. Gioia anziana che disprezza i gerani e salva la vita a Maria, Gioia adulta che Michele è già grande e vive in Canada e sua nipote non sa l’italiano, Gioia con Michele in pancia che ama il mare e detesta il Risiko e Napoleone, Gioia nei suoi vent’anni con davanti un futuro incerto e a fianco per la prima volta, come poi sarà per tutta la vita, Paolo, compagno di tutte le imprese di una vita in cui le sfide non vincono mai sul gusto del raccontarle con ironia. Il Ciclo si chiude con una piccola parabola laica: una bambina e impronte dorate. Un racconto all’indietro nel tempo della vita di Gioia: una ricerca delle più grandi paure, dei più veri affetti, di come questi cambino continuamente, del confronto tra cosa il tempo sembri quando sta davanti a noi, come futuro spaventoso, e cosa diventi quando lo lasciamo alle spalle, e assorbito come vita entri a far parte di noi.
Note di regia
Nel lavoro di messa in scena ci siamo concentrati sulla creazione di un clima di intimità, che di volta in volta, nei quattro viaggi nel tempo rappresentati, faccia sentire il pubblico confidente di una Gioia diversa. I passaggi da un tempo all’altro della storia sono momenti magici di trasformazione. Nel tentativo di rappresentare le tappe più importanti della vita di Gioia e i differenti stati fisico-emotivi che le caratterizzano, ogni spettatore viene invitato a lasciare che i propri ricordi riaffiorino e alla fine consentano di recepire la parabola che sottende a questo viaggio nel tempo percorso a ritroso.
La scenografia è nata dall’idea di una sorta di grafico che al tempo facesse corrispondere i diversi momenti della vita di Gioia, rappresentati da quattro piccole lampadine, con le loro variabili: energia, paura, domande presenti nella vita di una donna. Ogni tappa del viaggio ha un colore diverso. Tutto il resto è bianco. Il finale esce dal percorso fatto, ripercorrendo un episodio dell’infanzia sfuma in una dimensione al di là del tempo.
Il testo ricostruisce man mano le figure e i riferimenti della vita di Gioia, lo fa passando da un episodio all’altro senza soluzione di continuità, riunendo al racconto dei fatti, la proliferazione di pensieri che ne derivano.
Ilaria Vajngerl è nata a Thiene (Vi) nel 1985 e vive a Schio. Allieva degli scrittori Roberto Ferrucci e Mauro Covacich, si è specializzata in Linguistica all’Università di Padova. Ha pubblicato un racconto nell’antologia Un sogno dentro un sogno volume due, edito da I Sognatori. E’ la vincitrice italiana del Camper City Telling, concorso di narrazione organizzato da Scuola Holden, Aleph Ecriture, London School of Journalism, Escuela de Escritores e VSH. Collabora con blog e riviste letterarie. Dal 2013 è nella redazione di radioeureka.it. Il suo blog è ilpescevolante.blogspot.com
Lorenzo Maragoni è nato a Terni nel 1984. Si è diplomato come attore all’Accademia del Teatro Stabile del Veneto ed ha studiato tra gli altri con E. Nekrosius, C. Brie, A. Latella, T. Ostermeier. Nel 2010 ha fondato la compagnia Amor Vacui, di cui è regista. Ha ottenuto riconoscimenti dal Premio Giovani Realtà del Teatro (Studi sulla citta di K.), dal Festival Internazionale di Regia e dal Premio Linutile del Teatro (Baccanti) e dal Teatro Stabile del Veneto, del cui Premio Off #3 è risultato vincitore (This is the only level). Dal 2011 collabora come regista con il Teatro Stabile del Veneto diretto da A. Gassmann, prima come assistente alla regia di D. Michieletto e G. Sangati e poi come regista nel 2013 dello spettacolo Sior Tita Paron.
Laura Serena è nata ad Asolo (Tv) nel 1984. Si diploma alla scuola del Piccolo Teatro di Milano diretta da L. Ronconi nel 2011. Ha studiato inoltre con C. Rifici, T. Servillo, M. Arnaud, F. Olivetti, J. Ferrini, F. Jaibi, P. Trotti, C. Pezzoli e L. Russo, S. Civilleri e M. Lo Sicco, G. Viktoroevna, R. Gatto. Ha recitato in Goldoni Experience, regia di G. Emiliani; in Sior Tita Paron (2013), regia di L. Maragoni; in I miei sei lati del mondo (2013), gruppo Nautilus CERA; in Save the world (2013), compagnia Locchi32; in Il marito smarrito e Shitz, pane, amore e.. salame (2013), compagnia IdiotSavant; in Miracoli a Milano (2012), regia di L. Curino e L. Diana; in Lettere a Lucilio (2012), regia di E. Nekrosius; in Le fiabe dei fratelli Grimm (2012), compagnia I coinquilini; in Commedia senza titolo (2011) regia di E. D’Amato; in ROMances (2008), regia di B. Sarosiek, compagnia marginEmigrante. Seconda classificata al Premio Gino Cervi 2011, Teatro delle Celebrazioni (BO).
Alberto Nonnato è nato a Padova nel 1980. Si laurea in Scienze dell’Architettura e Scienze e Tecniche del Teatro presso lo IUAV di Venezia. Dal 2005 lavora come scenografo, progettando e realizzando scenografie, oggetti scenici e video, per spettacoli di lirica e prosa, spettacoli di danza e di teatro ragazzi. Ha collaborato con gli scenografi Margherita Palli e Antonio Panzuto. Ha lavorato con i registi Walter Le Moli, Franco Ripa di Meana, Valerio Binasco, Leo Muscato, Monique Arnaud, Vasco Mirandola, Giorgio Sangati, Luca Rodella, Lorenzo Maragoni, Marta Dalla Via, Gaetano Ruocco Guadagno. Dal 2010 collabora alla docenza presso lo IUAV di Venezia con la prof.ssa M. Palli, nel corso di scenografia e allestimento teatrale.