Dal 18 novembre 2014 prenderà il via al Teatro Gobetti di Torino la rassegna “Il cielo su Torino”, progetto dedicato alle compagnie sostenute da STTP, Sistema Teatro Torino e Provincia, al cui interno trovano spazio i vincitori del bando promosso da Sistema Teatro Torino e Provincia: la Piccola Compagnia della Magnolia, O.P.S. Officine per la Scena e CRAB. Completa la sezione Lolita, nell’interpretazione e regia di Silvia Battaglio.
La rassegna “Il cielo su Torino” comprende gli spettacoli:
– Atridi/Metamorfosi del rito della Piccola Compagnia della Magnolia (18 – 19 novembre);
– I giganti della Montagna di Luigi Pirandello di O.P.S. Officine per la Scena (21 – 22 novembre, prima nazionale);
– Le notti di Tino da Else Lasker-Schüler della Compagnia CRAB (24 – 25 novembre,
prima assoluta);
– Lolita interpretato e diretto da Silvia Battaglio (27 – 28 novembre, prima nazionale).
Lo spettacolo Lolita, precedentemente programmato al Teatro Gobetti il 29 e il 30 novembre 2014, andrà in scena nello stesso teatro in data 27 e 28 novembre 2014.
Si comunica inoltre che lo spettacolo Bordemindproject, che era stato programmato al Teatro Gobetti di Torino nell’ambito della rassegna “Il cielo su Torino” il 27 e il 28 novembre 2014, su richiesta della Compagnia Anticamera Teatro (che produce lo spettacolo)è stato annullato. Vedere le motivazioni nel file allegato.
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A seguire le schede dei 4 spettacoli:
IL CIELO SU TORINO
Teatro Gobetti
18 novembre 2014, ore 19.30
19 novembre 2014, ore 20.45
ATRIDI/METAMORFOSI DEL RITO
con Davide Giglio, Giorgia Coco, Ksenija Martinovic, Camilla Sandri, Matteo Rocchi
elaborazione e regia Giorgia Cerruti
costumi Gaia Paciello – Atelier Pcm
scene Gaia Paciello, Renato Ostorero, Riccardo Polignieri
luci Riccardo Polignieri
Piccola Compagnia della Magnolia in coproduzione con Europe&Cies/Festival Printemps
d’ Europe-Lyon/Festival Benevento Città Spettacolo/in collaborazione con Alliance Française di Torino con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia
Il teatro torna alla sua natura di rituale, di tempo sospeso in cui ci si riunisce per cercare il vero nella finzione.
Il progetto Atridi è molte cose. È innanzitutto uno spettacolo, Atridi/Metamorfosi del rito, in cui la Piccola Compagnia della Magnolia, con lo stile antinaturalistico che le è proprio, esplora con sguardo contemporaneo il mito della dinastia maledetta di Agamennone.
È un’indagine sulla mortalità dell’amore che, attraverso slittamenti di linguaggi e cortocircuiti temporali, ripercorre le tappe della sanguinosa saga degli Atridi: il sacrificio di Ifigenia, l’omicidio di Agamennone per mano di Clitennestra, l’odio covato da Elettra, l’ordito della vendetta. «È sconvolgente scoprire – scrive la regista Giorgia Cerruti – fino a che punto i legami familiari tra gli Atridi siano incisi nella nostra memoria collettiva come archetipi. Ogni famiglia nel mondo ha le proprie regole, ha i propri “panni sporchi” con cui fare i conti. Eppure ci pare che “i fatti” accaduti agli Atridi possano invece rivelare il dramma di tutti, con una temperatura
vitale che allerta la coscienza personale e collettiva≫.
Atridi è anche un viaggio della compagnia tra la gente, una ricerca itinerante che sta raccogliendo un archivio di video e interviste sotto il titolo di Ritratti di famiglia, in vista della realizzazione di un film-documentario. Ed è infine un fumetto, disegnato dall’artista
Paola Cannatella, che espone le proprie tavole originali durante le repliche al Teatro Gobetti.
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IL CIELO SU TORINO
Teatro Gobetti
21 – 22 novembre 2014, ore 20.45 | prima nazionale
I GIGANTI DELLA MONTAGNA
di Luigi Pirandello
con Maria Augusta Balla, Cecilia Bozzolini, Luca Busnengo, Chiara D’Anna, Francesco Gargiulo,
Paola Raho, Valentina Volpatto, Stefano Giorgi (videopitture dal vivo)
regia Michele Guaraldo
maschere Franco Leita
scene Laboratorio OpS
luci Davide Bertorello
costumi Deborah Gambino e Cristina Voglione
O.P.S. Officina Per la Scena/Panta Rei Collective LTD/LAb.Acqua
con il sostegno di Sistema Teatro Torino e Provincia
Il “mito” filosofico dell’ultimo Pirandello ritrova la sua dimensione onirica in uno spettacolo di forte impatto visivo.
In una villa isolata vive il mago Cotrone, dando ospitalità a un gruppo di maniaci e visionari che non trovano il loro posto nel mondo. Giunge un giorno, alla villa degli Scalognati, la compagnia di attori girovaghi della Contessa Ilse, che si ostina a voler mettere in scena teatro di poesia per una società che non lo apprezza. Emarginati anche loro quanto basta, gli
attori della Contessa trovano nella congrega di sognatori di Cotrone un approdo ideale…
L’ultima e incompiuta opera di Pirandello ha la forma di una misteriosa fiaba filosofica, o meglio di un “mito”, come la definiva lui stesso, in cui si scontrano due opposte visioni del teatro e dell’arte: quella “intransitiva” di Cotrone, che vuole un’arte fine a se stessa, da godersi nel suo isolamento anarchico; e quella “transitiva” di Ilse, che invece ne sente la politicità e
vuole portarla in mezzo agli uomini. Su entrambe si addensa come una nube inquietante la barbarie materialista dei Giganti, che, nell’epilogo non scritto, li travolgerà.
Scegliendo il testo forse più enigmatico di Pirandello, la compagnia O.P.S. Officina Per la Scena si concentra sull’aspetto più onirico dell’opera. In scena, dunque, sette attori e un pittore ricreano l’universo di suoni e colori della villa di Cotrone, attraverso un sistema di video-pittura animata che proietta le immagini realizzate con acqua, inchiostro, pennelli e dita come in un film d’animazione.
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IL CIELO SU TORINO
Teatro Gobetti
24 novembre 2014, ore 20.45 | prima assoluta
25 novembre 2014, ore 19.30
LE NOTTI DI TINO
tratto da Le notti di Tino di Baghdad di Else Lasker-Schuler
drammaturgia e regia Eloisa Perone
con Pierpaolo Congiu, Eloisa Perone, Antonio Villella
video ConiglioViola
scena Francesco Apuzzo raumlaborberlin
musica Bruno Franceschini
CRAB/kaninchenhaus/KOOK-label Berlin con il sostegno del Sistema Teatro Torino e Provincia
e con il patrocinio del Goethe-Institut Torino
Un’occasione per conoscere (o riscoprire) lo straordinario immaginario di una poetessa
inquieta e un’artista eclettica.
Else Lasker-Schuler, tedesca di origini ebree, è stata una delle più importanti poetesse del Novecento europeo. Durante la sua movimentata ed eccentrica esistenza, vissuta tra la bohème berlinese di inizio secolo e l’esilio a Gerusalemme, le sue singolari apparizioni
– si aggirava travestita da uomo e in foggia orientale – ne fecero un personaggio costantemente ai margini della società e della vita. Punto di riferimento delle avanguardie letterarie, pittoriche e musicali, scrisse racconti, raccolte di lirica e innovative opere teatrali.
Un ibrido a cavallo fra i generi è la raccolta di prose sperimentali Le notti di Tino di Baghdad, composta nel 1907: un’affascinante contaminazione di esotismo orientale e vagabondaggi da flaneur metropolitano, insieme ricerca delle radici e avanguardia, gioco infantile ed erotismo.
Mettendola in scena, la compagnia Crab e la regista Eloisa Perone, curatrice e traduttrice dell’edizione italiana, esaltano il carattere caleidoscopico dell’opera. La messa in scena unisce i linguaggi della video arte e dell’installazione, della sperimentazione sonora e del teatro per restituire la ricchezza di un urlo di battaglia artistico celato sotto la seta di un abito poetico.
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IL CIELO SU TORINO
Teatro Gobetti
27 novembre 2014, ore 19.30 | prima nazionale
28 novembre 2014, ore 20.45
LOLITA
interpretazione e regia Silvia Battaglio
consulenza artistica Julia Varley
disegno luci Massimiliano Bressan
Cie.Zerogrammi in collaborazione con Compagnia Silvia Battaglio
sostegno alla realizzazione del progetto Odin Teatret Nordisk Teaterlaboratorium,
Tangram Teatro, CRUT
Un viaggio all’interno di un’icona contemporanea, per restituirne il cuore pulsante.
≪Lolita la sfuggente, la fuggitiva, la clandestina, la ladra che ha rubato l’infanzia a se stessa, che non si è concessa il tempo di crescere. Lolita la donna-bambina, vittima e carnefice, pura e contaminata≫. Dopo un lungo percorso di ricerca al fianco di Julia Varley dell’Odin Teatret
e il debutto presso lo storico teatro di Eugenio Barba, Silvia Battaglio porta a Torino la sua Lolita. Partendo dal controverso romanzo di Nabokov, a cui intreccia suggestioni di Charles Perrault, l’attrice e regista torinese dà voce a una donna già matura, eppure sempre sospesa in quella sorta di ambiguità anagrafica che ha causato il dramma della sua esistenza.
Ne nasce un’indagine sul tema dell’età e sul cortocircuito che a volte si crea fra il tempo interiore e quello reale.
≪In un piccolo angolo d’infanzia immerso in un giardino di mele rosse c’è una Lolita ormai adulta che attraversa il tempo nel tentativo di ritrovare l’infanzia di cui troppo presto è stata privata. Lolita attende la sua “prima volta”, si muove curiosa tra il prima e il dopo, tra una mela e l’altra, attraversa la delusione e lo stupore, la purezza e il peccato, nel suo viaggio intimo tra adolescenza e maturità».