Giovedì 20 e venerdì 21 novembre, parte la stagione con un classico della drammaturgia di tutti i tempi, L’IMPORTANZA DI CHIAMARSI ERNESTO di Oscar Wilde (traduzione e adattamento di Masolino D’Amico). La compagnia – capitanata da Geppy Gleijeses (anche regista) con Marianella Bargilli e una straordinaria Lucia Poli – restituisce l’etereo gioco verbale, lo humour elegante, l’efficacia teatrale, il gusto per il paradosso che Wilde effonde in questo suo lavoro, innovativo rispetto a tutti i precedenti.
Mercoledì 3 e giovedì 4 dicembre è in scena come attrice, e anche come autrice e regista, Francesca Reggiani con TUTTO QUELLO CHE LE DONNE (NON) DICONO, un esilarante spettacolo sull’Italia di oggi, che è si un’indagine comica, ma che induce anche a qualche riflessione su come la crisi induca alla ricerca di una vita a metà prezzo, influendo immancabilmente sui rapporti di coppia.
Mercoledì 17 e giovedì 18 dicembre un classico del teatro dell’ultimo Novecento, celebre a tutti per una rilettura cinematografica di grande e meritato successo. Parliamo di AMADEUS, di Peter Shaffer, dove Tullio Solenghi interpreta magistralmente la parte dell’invidioso Salieri che cerca di annientare, subendone l’enorme fascino, il rivale Mozart.
Martedì 13 e mercoledì 14 gennaio aprono il 2015 due stelle, con giovane accompagnatore: Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti, presentano LA SCENA, scritto e diretto da Cristina Comencini in cui interpretano due attrici impegnate da sempre a raccontare altre storie di donne che si intrecciano con il mondo maschile. Le affianca Stefano Annoni, giovane attore diventato famoso grazie alla fiction televisiva I Fuoriclasse.
Martedì 27 e mercoledì 28 gennaio, CARMELA E PAOLINO VARIETÀ SOPRAFFINO, adattamento italiano di un testo di Josè Sanchis Sinisterra, che, dal suo debutto nel 1986, ha riscosso dovunque un grande successo di pubblico. Il regista Angelo Savelli ha trasportato l’azione dalla Spagna della guerra civile all’Italia del 1944 in uno sperduto paese della provincia centro-meridionale occupato dalle armate tedesche. Qui gli attori Carmela e Paolino, interpretati dagli emozionanti Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo, improvvisano per le truppe d’occupazione uno spettacolo di varietà di fronte ad alcuni partigiani condannati a morte.
Giovedì 12 e venerdì 13 febbraio Sebastiano Lo Monaco, Mariangela D’Abbraccio e Turi Moricca sono i protagonisti di DOPO IL SILENZIO che Francesco Niccolini, fra i più interessanti drammaturghi italiani di oggi, ha tratto dal libro di Pietro Grasso Liberi tutti. Ne è nato un racconto scenico che, travalicando l’esperienza autobiografica di Grasso, non si ferma alla cronaca o alla denuncia, ma le supera anche grazie all’ampio respiro di tragedia antica della modernissima scrittura.
Mercoledì 25 e giovedì 26 febbraio è la volta di AMERIKA. Al ritmo della musica jazz di Scott Joplin, suonata dal vivo da un gruppo di affiatati musicisti, lo spettacolo, nell’adattamento di Fausto Malcovati e con la regia di Maurizio Scaparro, ripercorre la storia dell’emigrante Rossmann, giovane ebreo europeo, del suo viaggio, della sua vita errante in cerca di un benessere (il sogno americano?) che sembra sempre a portata di mano ma che rimane inafferrabile. Protagonisti Giovanni Anzaldo, Ugo Maria Morosi, Carla Ferraro
Mercoledì 11 e giovedì 12 marzo viene presentata la nuova produzione della compagnia Lombardi Tiezzi, un testo di Luigi Pirandello, NON SI SA COME, che, insieme ai Giganti, è uno dei grandi drammi dell’ultima fase del drammaturgo siciliano (morto a Roma nell’inverno del ’36). Lo spettacolo è una riflessione scenica su ebbrezza e tortura dell’amore. Protagonisti Sandro Lombardi, Pia Lanciotti, Francesco Colella, Elena Ghiaurov, Marco Brinzi.
Martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile, un’apoteosi di attorialità con Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Franco Branciaroli e Massimo Popolizio in DIPARTITA FINALE di Franco Branciaroli. Un testo dalle atmosfere beckettiane che, del grande autore irlandese, riprende il sottilissimo umorismo mettendo alla prova questo poker di stelle: praticamente, dal vivo, cento anni di storia del teatro.
Giovedì 9 e venerdì 10 aprile, chiude la stagione un salto nella commedia con TUTTO MATTO c’erano una volta gli anni ’80 di Daniele Vecchiotti, regia Marco Pasquinucci, con Ilaria Pardini, Marco Pasquinucci. Lo spaccato di un’epoca tra grotteschi e paradossali colpi di scena, sempreverdi cult dell’epoca, spalline giganti, colpi di gel effetto bagnato e atmosfere oramai dimenticate. La favola d’amore di Alice e Sebastiano, i due protagonisti, è l’occasione per guardarsi indietro con tenera nostalgia e scoprire quanto di ciò che siamo oggi ha avuto inizio in quel decennio.
La campagna per il rinnovo degli abbonamenti si svolgerà da lunedì 3 a sabato 8 novembre, mentre quella per i nuovi abbonamenti da lunedì 10 a sabato 15 novembre: la biglietteria della Nuova Sala Garibaldi è aperta con orario 10,00-12,30 / 17,00-18,30.
Prezzi invariati rispetto allo scorso anno.
Platea, poltronissime, abbonamento € 145,00, biglietto € 16,00 – ridotto abbonamento € 130,00, biglietto € 15,00;
platea, poltrone, abbonamento € 135,00, biglietto € 15,00 ridotto – abbonamento € 125,00, biglietto € 14,00;
galleria, abbonamento € 70,00, biglietto € 9,00, ridotto abbonamento € 60,00 biglietto € 8,00.