Omaggio a Raffaele Viviani al Nuovo Teatro Sanità. Da stasera (alle 21) in scena c’è “Sottovoce”, scritto e diretto da Ernesto Lama, che calca il palcoscenico del teatro di piazzetta San Vincenzo insieme a Marina Bruno e ad Elisabetta D’Acunzo. Accompagnati dal pianoforte di Giuseppe Di Capua il trio vivianeo riporterà in scena il commediografo e attore di Castellammare di Stabia immaginandolo in chiave europea e coniugando quindi il linguaggio della tradizione con un senso di contemporaneità.
«L’ho intitolato “Sottovoce” perchè inizia e termina con temi che vanno raccontati a voce bassa e non urlando» spiega Lama, che con questo spettacolo opera una sperimentazione rispettosa, mettendo in scena quasi cinquanta pezzi tra spaccati di recitazione, canzoni, momenti tratti da “Fatto di cronaca”, “Festa di Piedigrotta”o “’O guappo ‘e cartone”. Un lavoro iniziato con un laboratorio sull’opera del drammaturgo, e che ha prodotto tanti quadri scenici a rappresentare l’amore, la morte, la festa, i guappi, accomunati da una rilettura in senso moderno ma rispettando la tradizione. In scena una pluralità di personaggi vivianei e anche qualche sorpresa: una “Rumba degli scugnizzi” rielaborata, e un inedito: “Don Checchino” che è stato rappresentato pochissime volte.
Proprio Lama ha avuto il suo debutto nel segno di Viviani, con “Festa di Piedigrotta” andato in scena nel 1979 per la regia di Roberto De Simone. «Porto sempre in scena Viviani» continua l’attore, «per me è un percorso infinito». Una tradizione che l’artista ama rinnovare. «Alcuni di questi pezzi hanno più di 100 anni, ma sono attualissimi. La tradizione va rispettata ma può essere usata come trampolino, per andare avanti e non per tornare indietro, ovviamente con tutta l’umiltà e l’attenzione che merita un autore come Viviani».
Lo spettacolo replica domani alle 21 e domenica alle 18. Biglietti 10 euro. Prenotazioni 3396666426.
Info: www.nuovoteatrosanita.it.