Alla (ri) scoperta del genio di Sergej Prokofiev con Valery Gergiev sul podio per l’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: grande successo per il Festival Prokof’ev in scena a Santa Cecilia in un insolito e appassionante viaggio all’insegna delle sinfonie, dei concerti per violino e della magnifica trilogia scritta per il regista Sergej Ejzenstejn dedicata alla vita dello zar Ivan il Terribile. Il tutto proposto a Roma nell’arco di un’intera settimana di programmazione con una serie di concerti tutti dedicati al compositore russo di cui quest’anno si festeggiano i 50 anni dalla morte e che riporta l’attenzione anche sulle sette sinfonie di Prokofiev scritte nell’arco di 35 anni.
Particolarmente ghiotto il programma della seconda serata in cui Gergiev, alla direzione dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo di cui è anche direttore artistico, ha proposto al pubblico la Seconda sinfonia dall’incipit di stampo quasi apocalittico, ma senza disdegnare la luminosità del Tema con variazioni. In chiusura la Settima in cui il direttore russo ha lasciato emergere il taglio vivace e quasi cinematografico insolito e allettante della sinfonia, già considerata “superba” da Shostakovich.
Cuore del programma, il magnifico Concerto per violino n. 2 con il solista d’eccezione Leonidas Kavakos (suona uno Stradivari Abergavenny) ha sfoggiato le sue non comuni doti virtuosistiche con semplicità: sensibilissimo interprete ha inanellato con disinvoltura impervie note in solitudine per incantare con la dolcezza incantevole del secondo movimento e chiudere nell’Allegro che porta con sé una ventata di Spagna e un turbinio di colori e di sfumature diverse. Applauditissimo bis di Bach.
Sguardo un po’ cupo e concentratissimo rivolto verso l’Orchestra russa ben avvezza al repertorio proposto, estraniato dal pubblico, Gergiev si conferma uno dei direttori più amati a Roma che regala alla platea un magnifico bis prima della chiusura del festival che l’ha visto ancora impegnato sul podio romano con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia nell’Ouverture Russa op. 72 e nella colonna sonora del film di Ejzenstein Ivan il Terribile.