Pensate a Quando la moglie è in vacanza, il mitico film di Billy Wilder del 1955 con Tom Ewell e Marilyn Monroe, già di per sé reso immortale da pochi fotogrammi (l’abito bianco di Marilyn che si solleva svolazzante). E ora dimenticatelo: Quando la moglie è in vacanza, commedia diretta da Alessandro D’Alatri con Massimo Ghini ed Elena Santarelli in scena al Teatro Quirino di Roma dal 26 dicembre al 18 gennaio, è qualcosa di completamente diverso dalla commedia hollywoodiana entrata nell’immaginario collettivo.
Punto di partenza dello spettacolo teatrale infatti è la commedia originale di George Axelrod rappresenta con strepitoso successo a Broadway nel 1952 tanto che Wilder decise di portarla sul grande schermo (tra l’altro autocensurandosi in qualche modo per evitare proprio la scure della censura del famigeraro codice Hays): Ghini e la Santarelli diventano i protagonisti della commedia originale in qualche modo diversa dal film, che indaga sul prurito del settimo anno di matrimonio (per citare il titolo originale della commedia che la dice lunga sull’argomento) e sulle manie-tentazioni erotiche dell’uomo medio. Il regista Alessandro D’Alatri poi ha voluto distanziarsi quanto più possibile dalla commedia (e dal film) ambientando la storia a Roma nel 2014 per raccontare l’incontro fulminante fra un uomo irrisolto, intellettuale di sinistra che lavora nell’editoria e una bellissima ragazza della provincia dalla fisicità prorompente, arrivata nella grande città. “Il trasferimento della commedia da New York a Roma e l’ambientazione ai nostri giorni è un escamotage utilizzato per distanziarsi quanto più possibile dalla commedia e dal confronto con l’originale in modo tale da eliminare ogni rischio di mera imitazione – spiega Ghini in conferenza stampa – Anche il personaggio di Tom Ewell in qualche modo è cambiato e io porto in scena un uomo che dialoga in continuazione on sé stesso. Valore aggiunto della commedia sono le musiche (ben dieci) originali di Renato Zero che assumono il valore di monologhi-commenti. Non si tratta di un musical, non si tratta di una commedia musicale pur rispecchiandone alcuni caratteri tipici”.
Sul palco accanto a Massimo Ghini, che ha recentemente festeggiato i 30 anni di carriera, la biondissima Elena Santarelli, fisicamente perfetta per il ruolo, al suo debutto un anno fa a teatro con questo testo.
“Non avrei mai accettato il ruolo se si fosse trattato di un vero remake” spiega la protagonista femminile che interpreta il ruolo che fu di Marilyn al cinema e che aveva già lavorato con Alessandro D’Alatri nella pellicola Commedia sexy.
“Trovo che il testo contenga tutti gli elementi per essere adattato alla nostra epoca e ai nostri riferimenti culturali. Un aspetto estremamente interessante è la divisione dell’opera in due tempi narrativi: il reale e la proiezione delle reciproche insicurezze dei personaggi – spiega D’Alatri nelle note di regia – Un’opportunità per restituire al progetto tutta la freschezza dello sguardo sulle relazioni tra gli esseri umani. Mi diverte l’idea di vivificare le proiezioni e le ansie dei protagonisti attraverso soluzioni moderne e fortemente visive che il linguaggio teatrale può offrire al pubblico contemporaneo. È una splendida occasione per proporre alla platea italiana, peraltro in anteprima assoluta, la genialità e il divertimento di un testo così intelligente e attuale”.
Sul palco con i due protagonisti anche Anna Vinci, Davide Santoro, Bianca Giannasso, Catia Nannavecchia, Giorgia Cerruti, Edoardo Sala, Luca Scapparone. Lo spettacolo debutta al Teatro Quirino di Roma il 26 dicembre e resta in scena fino al 18 gennaio.