Si è conclusa, anche quest’anno, la 39esima edizione di Arte Fiera Bologna, uno degli eventi più attesi della città felsinea che, oltre a essere punto di riferimento per la stagione dell’arte Moderna e Contemporanea in Italia, ha animato il centro storico con numerose iniziative – come la mostra Too early too late. Middle east and Modernity che sarà presente alla Pinacoteca di Bologna fino al 12 aprile – rendendo la città, ancora una volta, uno dei centri nevralgici per gli amanti della cultura e dell’arte. Oltre ad essere una grande Kermesse, che quest’anno ha accolto più di 52.000 visitatori, Arte Fiera è anche un’importante occasione di lavoro e d’impegno per i protagonisti, ossia i galleristi e gli artisti. Anche gli espositori sono aumentati nel corso degli anni, fino ad arrivare a questa edizione con ben 216 espositori e 188 gallerie che hanno esposto oltre 2000 opere e più di 1000 artisti spaziando dai grandi maestri fino agli artisti emergenti, all’estro creativo dei giovani talenti suddivisi, per l’occasione, in cinque sezioni: Main, Fotografia, Focus Est, Solo Show, Nuove Proposte. Altra area di estrema importanza è stata quella de I Protagonisti dedicata alle gallerie italiane che hanno dato un importante contributo alla valorizzazione e allo sviluppo dell’arte contemporanea nel nostro Paese.Tante le opere da ammirare nei padiglioni 25 e 26 della fiera di Bologna, alcune molto suggestive, altre enigmatiche, altre ancora estremamente concettuali. Ogni anfratto dell’uomo, dalle sue paure ai suoi sogni, passando per l’incoerenza, la violenza, l’amore, è stato sviscerato e riplasmato in un’opera d’arte. Si passa dall’idea di spazio dei quadri di Lucio Fontana alla tessitura dei fili di Maria Lai, simbolo del dialogo, della narrazione, della memoria, delle connessioni; fino ad arrivare, solo per citare alcuni nomi e dare alcune suggestioni, all’opera che è un po’ il simbolo del cammino e della ricerca, Senza Parole di Pino Deodato, nella quale si vede un uomo seduto su una montagna di libri con un atteggiamento confuso, come se, nonostante tutta la sua conoscenza, non avesse ancora trovato la risposta a tutte le sue domande, a tutti i suoi dubbi, un po’ come accade all’artista: in fondo, è il porsi domande che crea arte, non trovare le risposte.Anche la crescita di vendita è di buon auspicio e non solo per vedere il lato commerciale di questo importante evento, ma soprattutto per dimostrare che l’arte non è solo un viaggio dello spirito che arricchisce la mente e scalda il cuore. Essa è anche un settore nel quale si può investire, che ha una sua forza economica che va cavalcata anche per rendere migliore questo Paese.