Il fascino intramontabile del balletto classico e le tensioni della danza contemporanea. Otto star internazionali del balletto, Anastasia Stashkevich, Vyacheslav Lopatin e Mikhail Lobukhin dal Bolshoi, i sudamericani Marianela Nuñez e Thiago Soares dal Royal Ballet di Londra, Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko dall’Hamburg Ballet guidati dalla stella assoluta Svetlana Zacharova: questi gli ingredienti di Les Ètoiles, il nuovo emozionante Galà Internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani in scena al Teatro della Conciliazione di Roma nelle serate del 10 e dell’11 gennaio che ha registrato il tutto esaurito.
La Zacharova era forse la più attesa e ha letteralmente incantato il pubblico non solo, come prevedibile, negli entusiasmanti virtuosismi del passo a due del Corsaro insieme allo statuario Mikhail Lobukhin (scuola Bolshoi), ma ha emozionato soprattutto nell’assolo di Revelation della coreografa giapponese Motoko Hirayama, sulle struggenti note di John Williams di Schindler’s List. Tecnica cristallina e tensione emotiva, interpretazione superlativa e sofferta hanno reso l’assolo semplicemente da brividi.
Apprezzatissimo l’assolo folkloristico di Lobukhin in Niente è come deve essere su coreografia di Ivata e molto interessante e fruibile il programma eterogeneo del galà che ha visto la coppia (anche nella vita) Silvia Azzoni e Oleksandr Ryabko impegnate nelle deliziose coreografie di John Neumeier, sulle frizzanti note di Gershwin in Shall we dance? Ispirata al musical statunitense e nell’Adagietto della monumentale Terza sinfonia di Mahler legata a Morte a Venezia di Luchino Visconti.
In una serata del genere non manca il balletto classico che prende forma nelle magnifiche note del passo a due dello Schiaccianoci con Anastasia Stashkevich e Vyacheslav Lopatin, deliziosi soprattutto nella chicca del passo a due de Il Talismano creato da Petipa per il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, nel lirismo inconfondibile del passo a due del secondo atto de Il lago dei cigni con Marianela Nuñez e Thiago Soares ancora più brillanti nelle scatenate danza del Don Chisciotte.