Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Davide Cabassi
Direttore Gaetano d’Espinosa
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Doppio, gradito ritorno all’Auditorium di Milano. Dopo le due apparizioni di inizio stagione, Gaetano d’Espinosa, direttore principale ospite de laVerdi, risale sul podio di largo Mahler alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in occasione del 22° programma sinfonico, che propone il Concerto per pianoforte e orchestra n.20 K 466 di Mozart, affidata a Davide Cabassi. La guest star milanese prosegue così il ciclo dedicato ai concerti per pianoforte e orchestra del genio di Salisburgo, dopo avere riscosso unanimi consensi con l’esecuzione del concerto “Imperatore” di Beethoven, lo scorso giugno.
Ma l’appuntamento con la grande musica di venerdì 20 (ore 20.00) e domenica 22 febbraio (ore 16.00), all’Auditorium di Milano riserva un’altra originalissima sorpresa. Il pubblico di largo Mahler potrà infatti godersi la messa in scena de Il castello del Duca Barbablù, unica opera lirica (atto unico) dell’ungherese Béla Bartók: raffinatissimo mix di horror, gotico e noir messo in (grande) musica e animato dalle voci soliste del basso Krisztiàn Cser e del mezzosoprano Dshamilja Kaiser.
Venerdì 20, sempre in Auditorium (Foyer della Balconata, ore 18.30, ingresso libero), Gaetano d’Espinosa e Chiara Torelli dedicheranno la tradizionale conferenza di introduzione al programma al Castello del Duca Barbablù di Bartók.
(Biglietti euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; biglietteria via Clerici 3 (Cordusio), orari apertura: lun – ven ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334 – www.laverdi.org).
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Programma
La nuova serie tematica dedicata agli ultimi concerti per pianoforte e orchestra di Mozart prosegue con il K 466, forse più drammatico e intenso, nella tonalità inquieta di re minore, perfetto bilanciamento di quello proposto stasera, il K 467, nella solare tonalità di Do maggiore. L’interpretazione è affidata al nostro Davide Cabassi che abbiamo da poco ascoltato in un altro eccellente lavoro del genere, il contemporaneo K 488.
Il direttore Gaetano d’Espinosa s’impegna poi in altri due lavori, diversamente difficili. La prima sinfonia in assoluto scritta da Mozart a soli otto anni è un banco di prova sul piano stilistico, obbliga a trovare nella semplicità della scrittura manierata gli accenti della genialità futura.
Ben diverso è il caso della partitura teatrale scritta da un Bartók giovane trentenne eppure maturo e ben consapevole dello spirito dei tempi. Il castello del Duca Barbablù mostra sintonia assoluta con il linguaggio espressionista germanico, i timbri dell’impressionismo francese, i ritmi della Russia primitiva. Al tutto si aggiunge il canto dei popoli danubiani appena assorbiti dalle ricerche sul campo. Ecco allora la diversa qualità del suono e della costruzione che spunta da ciascuna delle fatali sette porte, la luce discontinua che ne sgorga, il buio dell’introduzione che torna nel cupo finale. Cose che si percepiscono, forse, ancor più, se viene tolta la suggestione visiva e il gesto narrativo della rappresentazione. E resta la sola struttura, l’orchestra, il canto, insomma la musica.
Enzo Beacco
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Biografie
Gaetano d´Espinosa, Direttore. Classe 1978, è considerato uno dei direttori d´orchestra più promettenti della nuova generazione. Nato e cresciuto a Palermo, ha studiato violino con Mihal Spinei e composizione con Turi Belfiore. In seguito si è perfezionato con Salvatore Accardo all´accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Dal 2001 al 2008 è stato Konzertmeister della Staatskapelle di Dresda, con cui ha anche eseguito, in veste di solista, il suo Concerto per violino e orchestra d´archi sotto la direzione di Christian Arming. A questo periodo risalgono anche il suo debutto come direttore d´orchestra alla Konzerthaus di Berlino e l´incontro determinante con Fabio Luisi, che lo invita come suo assistente a Vienna e più tardi al Pacific Music Festival di Sapporo, in Giappone.
Nel maggio 2010 debutta con grande successo alla SemperOper di Dresda con La Traviata; dirige inoltre la Philharmonia di Praga, la Filarmonica di Poznan, le Orchestre da camera di Dresda e Berlino, la Brandenburgisches Staatsorchester, la Thüringen-Philharmonie e la Kremerata Baltica. È questo l’inizio di una folgorante carriera che lo porta, in meno di due anni, a essere invitato a dirigere: Kremerata Baltica, Opera de Lyon, Graz Oper, Prague Philharmonia, Poznan Philharmonic, Dresden Chamber Orchestra, Orchestra di Santa Cecilia Roma, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Orchestra del San Carlo di Napoli, Orchestra del Massimo di Palermo, Orchestra della Fenice di Venezia, Kammerorchest Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Gunma Symphony Orchestra, Osaka Japan Century Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony, Maggio Musicale Fiorentino, Opera de Limoges, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestre de l’Ile de France, Symphonieorchester Basel, Bamberger Symphoniker.
D’Espinosa ha diretto laVerdi al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011.
Nella stagione 2011/12 debutta con due nuove produzioni all’Opera di Graz, dirigendo Otello e Maria Stuarda; dirige poi concerti a Praga, Trieste, Venezia, Genova, Poznan e una nuova produzione del Trittico a Lione. Nell’estate 2013 ha diretto Cavalleria Rusticana alle Terme di Caracalla, mentre proprio in questo periodo è reduce da un tour di successo in Giappone che lo ha visto anche protagonista per la seconda volta in carriera alla guida della NHK Symphony Orchestra di Tokyo. Nella prossima stagione dirigerà Traviata e una nuova produzione di Norma al Teatro La Fenice di Venezia. Inoltre dirigerà Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma.
Dalla stagione 2013/2014 ricopre il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Davide Cabassi Pianoforte. Debutta con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano all’età di 13 anni. Da allora ha intrapreso una brillante carriera internazionale che l’ha portato a esibirsi come solista con orchestre quali Munchner Phiharmoniker, Neue Philharmonie Westfalen, Russian Chamber Orchestra, Fort Worth Symphony, Enid Symphony, Big Spring Symphony, Hartford Symphony, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Orchestra Haydn Bolzano, Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestre Romantique di Parigi, la OSI di Lugano, collaborando con direttori quali Gustav Kuhn, James Conlon, Asher Fisch, Vladimir Delman, Antonello Manacorda, Marco Angius, Kimbo Ishi-Ito, Tito Ceccherini. In recital ha suonato per le più importanti associazioni musicali italiane; all’estero ha suonato in tutta Europa, Stati Uniti, Cina e Giappone.
Come “top prizewinner” del Twelfth Van Cliburn International Piano Competition in Texas, Cabassi è regolarmente in tournèe negli Stati Uniti dove ha suonato in più di 30 stati.
Tra i prossimi impegni una tournèe in Indiana, e la prosecuzione dell’esecuzione integrale dei concerti di Beethoven con la Amarillo Symphony.
Ad Ottobre 2010 ha esordito al Teatro alla Scala, con il concerto K 488 di Mozart.
Nel gennaio 2006 è stato pubblicato il suo esordio discografico: “Dancing with the Orchestra”, per Sony-BMG, con musiche di Stravinkij, Bartok, De Falla, Ravel (vincitore del premio della critica “Classic Voice”, come miglior cd di debutto), seguito da “Pictures”, con musiche di Mussorgski e Debussy; “Escaping” con musiche di Bach, Beethoven e Brahms (Allegro), un album monografico su Soler (Col-Legno) e la prima incisione non cubana delle 40 Danzas Cubanas di Cervantes (Concerto Classics). Inoltre è uno dei quattro giovani artisti protagonisti del film documentario sul Concorso Cliburn “In the heart of Music”, trasmesso da PBS in tutti gli Stati Uniti e distribuito in Europa attraverso in network Artè. Classica gli ha dedicato uno speciale per la serie “Note-voli”.
Dopo essersi diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano nella classe della prof. Edda Ponti, Cabassi ha studiato per cinque anni – primo italiano ammesso – alla Fondazione Internazionale per il Pianoforte di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, Karl Ulrich Schnabel, Leon Fleischer, Dmitri Bashkirov, Rosalyn Tureck e molti altri.
E’ docente presso il conservatorio Monteverdi di Bolzano e artist in residence del Col-Legno festival di Lucca e del Tiroler Festspiele Erl.