Domani, sabato 28 febbraio 2015 arriva al Gran Teatro Geox di Padova un amorevole omaggio alla straordinaria musica di Piotr Ilich Čajkovskij e all’immortale coreografia di Marius Petipa/Lev Ivanov, al celeberrimo balletto che appassiona le platee di tutto il mondo da oltre un secolo… ma anche alle nuove angolazioni – tra lo psicanalitico e il dark – messe in luce nel film Black Swan di Darren Aronofsky. Vincitore di numerosi premi, tra cui Oscar quale Miglior Attrice a Natalie Portman, il film ha suscitato polemiche e ammirazione, ma è innegabile che ha sottolineato il fascino imperituro che Il Lago dei cigni, storia d’amore tormentato, seduzione, tradimento, incantesimi e trasformazioni, continua ad esercitare sull’immaginario collettivo.
Chi non riconosce l’eterno prototipo della ballerina classica nel Cigno Bianco Odette e nel Cigno Nero Odile, le immaginifiche creature de Il Lago dei cigni? E chi non pensa a questo lavoro come il balletto per eccellenza? Considerazioni che hanno ispirato Daniele Cipriani, organizzatore e curatore di grandi eventi di danza, offrendogli lo spunto per Il Cigno Nero.
Il Cigno Nero non è certo il solito gala, bensì un raffinato gioco di contrasti, sospeso tra bianco e nero, luci e ombre, purezza e seduzione, “buono” e “cattivo”, maschio e femmina, faticoso lavoro alla sbarra e scintillante sfoggio in palcoscenico, balletto ottocentesco e del Novecento, Vecchio Continente e Nuovo Mondo. Il tutto accompagnato da bellissime proiezioni curate dal videoartista Massimiliano Siccardi. E ancora: la trasformazione dell’eterea ballerina in feroce animale da palcoscenico, del nobile danseur in spirito indemoniato, la follia dell’artista e del teatro, tutti aspetti che ci aveva mostrato anche il film di Aronofsky.
Così come Black Swan spiava le vite, i sacrifici, gli amori, le nevrosi e le passioni dei suoi danzatori classici, Il Cigno Nero ci mostra il loro quotidiano percorso – gli esercizi alla sbarra e il costante lavoro di studio a cui si sottopongono – in un piccolo capolavoro del secondo Novecento, Three Preludes di Ben Stevenson, un balletto in puro stile neoclassico, creato in America, eppure sempre su musica russa (Serghei Rachmaninov), un ponte tra due mondi e due epoche, tra prove e spettacolo, l’eterno confronto (o accordo) tra ‘lui’ e ‘lei’.
I biglietti per questo evento sono in vendita a partire da 23 € al sito www.zedlive.com e www.fastickets.it, e direttamente presso la cassa prima dell’inizio dello spettacolo.
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Info www.granteatrogeox.com www.zedlive.com
Tel. 049/8644888