Ritorna a Napoli la compagnia lussemburghese Ghislain Roussel, di nuovo sul palco del teatro Galleria Toledo (via Concezione a Montecalvario 34). In scena in monologo La parure, ossia l’adattamento teatrale del racconto di Guy de Maupassant, intitolato proprio Laparure (La collana). L’occasione è il Festival Francofil promosso dell’Istituto Francese di Napoli.
Ad indossare i panni della bella Mathilde Loisel è l’affascinante attrice belga Ludmilla Klejniak.
Giovane moglie di un modesto impiegato, Mathilde, bellissima ma povera, è costretta a procurarsi un abito da sera e a prendere in prestito una splendida collana per prendere parte ad un ballo. Una serata tanto attesa ma che le rovinerà l’esistenza. La novella, che si basa sulla verità intrinseca, ha un finale beffardo basato sul paradosso «dove l’opportunità unica di apparire diviene, in progressione, la negazione stessa dell’apparire».
Stephane Ghislain Roussel trasferisce la novella in un orizzonte contemporaneo che rispecchia la società occidentale e dove il tema del desiderio e del narcisismo corrisponde irrimediabilmente all’effimero.
La Mathilde di Klejnjak attua un rovesciamento delle parti, trasformando questa breve storia dal concept universale in una sorta di specchio della vita, riflesso e contenitore della vanitas, secondo i dettami moderni della società dei consumi, del materialismo, dell‘immagine. L’ansia dell’evidenziarsi, emergendo con la sola fugace qualità qual è labellezza – che va a contrapporsi alla pura sostanza dell’essere – è la morale che ci offre il racconto; l’affannosa ricerca dello status del benessere materiale costituisce solo apparentemente un rassicurante guscio grazie al quale ottenere – anche senza possedere alcun merito – riconoscimento e gratificazione sociale, un assioma che si rivela un falso, soprattutto quando l‘intervento del destino va a rimescolare imprevedibilmente le carte in tavola.
«Oh! ma pauvre Mathilde!»
“Era una di quelle ragazze belle e seducenti che nascono, come per un errore del destino, in una famiglia d’impiegati. Era senza dote, senza speranze, non aveva alcuna possibilità d’essere conosciuta, capita, amata e sposata da un uomo ricco e raffinato; e lasciò che la sposassero a un impiegatuccio del ministero della Pubblica Istruzione.
Non potendo far lussi, si vestì con semplicità, ma fu infelice, come se fosse degradata; perché le donne non appartengono a una casta o a una razza: bellezza, grazia e fascino sostituiscono per loro nascita e famiglia[…]“.
Un viaggio teatrale che combina più linguaggi: musica, immagini e lavoro teatrale, per sottolineare l’intensità e la crudeltà di un classico della letteratura francese.
Contatti: 081425037
galleria.toledo@iol.it
www.galleriatoledo.org
facebook.com/GalleriaToledo
orario spettacoli
mercoledì 25 febbraio nell’ambito del Festival Francofil a cura dell’Institut Français di Napoli, lo spettacolo sarà alle ore 17 prenotazione obbligatoria
giovedì, venerdì. sabato ore 20.30
biglietti
dal martedì al venerdì
intero – 15 euro
ridotto (convenzionati e over 65) – 12 euro
ridotto under 30 – 10 euro
sabato e domenica
intero – 20 euro
ridotto – 15 euro
Compagnie Ghislain Roussel/Théâtre du Centaure, Lussemburgo
in collaborazione con Institut Français di Napoli nell’ambito del Festival Francofil 2015
LA PARURE
Composizione scenica secondo una novella di
Guy de Maupassant
con Ludmilla Klejniak
drammaturgia, regia Stéphane Ghislain Roussel
video Laurent La Rosa
scenografia Stéphane Ghislain Roussel, Stéphanie Laruade
luce Patrick Grandvuillemin
ideazione del trucco Sandrine Roman