Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Marc Albrecht direttore
Joshua Bell violino
Wagner L’Olandese volante: ouverture
Bruch Fantasia Scozzese
Schumann Sinfonia n. 2
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Ancora un incontro tra grandi, quello di Joshua Bell, uno tra i massimi violinisti del nostro tempo, e il direttore tedesco Marc Albrecht, insieme a Santa Cecilia per la Stagione Sinfonica, sabato 7 febbraio (Sala Santa Cecilia ore 18; repliche lunedì 9 ore 20.30, martedì 10 ore 19.30).
Un nuovo appuntamento all’insegna del Romanticismo che si apre con la wagneriana Ouverture da l’Olandese volante per proseguire con la Fantasia Scozzese per violino di Bruch nell’interpretazione di Bell, appunto, e infine la Seconda Sinfonia di Schumann, l’autore che grazie alla sua sensibilità ha incarnato l’altro lato del romanticismo, quello interiorizzato, intriso di appassionato lirismo e meditazione spirituale.
Musicista versatile, originale, Joshua Bell è anche una personalità dalle mille sfaccettature non solo musicali. Rimane ancora impresso il ricordo di un singolare esperimento di cui il violinista statunitense è stato protagonista con l’obiettivo di verificare se, in un contesto anomalo, la gente normale avrebbe riconosciuto un famoso e acclamato artista e, soprattutto ne avrebbe riconosciuto il talento. Nel 2007 ha suonato in una stazione della metropolitana di Washington per 43 minuti: ma fu più o meno ignorato da tutti i frettolosi viaggiatori, e guadagnò a malapena 32,17 dollari. Eppure Joshua Bell non è un musicista da strada come tanti, anzi non è neanche un musicista da strada, è uno dei più grandi violinisti del mondo che suona uno straordinario Stradivari del 1713 del valore di quasi quattro milioni di dollari. Non solo: negli Stati Uniti ha partecipato a una trasmissione televisiva, ha recitato in un film e la rivista People lo ha definito uno dei 50 uomini più belli del mondo. Una serie di caratteristiche che ne fanno decisamente una star. Eppure, alla Metro di Washington la stragrande maggioranza dei passanti lo ha ignorato. La eccezionale performance di Bell è stata scrupolosamente seguita e registrata da un gruppo di cronisti del Washington Post, che ne hanno dato conto in un lunghissimo articolo e che almeno, è valso al giornalista Gene Weingarten, il premio Pulitzer 2008 per il miglior articolo.
Presenza dinamica e consapevole sia sui podi delle orchestre che nelle buche delle opere, ospite regolare delle più importanti orchestre e teatri lirici, Marc Albrecht è particolarmente acclamato per le interpretazioni delle opere di Wagner e Strauss e per l’impegno per la musica contemporanea. E’ direttore stabile della Netheelands Opera e delle Orchestre Filarmoniche e da camera Olandesi.
Agli inizi della carriera ha lavorato molto nei Teatri di Amburgo e Dresda ed è stato assistente personale di Claudio Abbado con la Gustav Mahler Jugendorchester. Nel 1995 viene nominato direttore musicale dello Staatstheater di Darmstadt, posizione che terrà per 6 anni, e nel periodo 2006-2011 è stato direttore artistico e stabile dell’Orchestra Filarmonica di Strasburgo. Ha diretto, fra le altre, l’Orchestra Filarmonica di Berlino, la Royal Concertgebouw Orchestra, la City of Birmingham, l’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, la Chamber Orchestra of Europe, al Staatskapelle di Dresda, i Münchener Philharmoniker e i Wiener Symphoniker. Nel 2006 ha debuttato ai Proms di Londra con la BBC Scottish Symphony Orchestra. Tra i successi il podio della Saint Louis Symphony Orchestra, della Hallé Orchestra, delle Orchestre di Oslo e Stoccolma, della Residentie dell’Aja e di nuovo a Vienna e Berlino, Firenze e Stoccarda e Parigi, a Goeteborg, Bergen, Dallas, etc. Nei Teatri d’opera è stato l’acclamato direttore di Der Fliegende Hollaender a Bayreuth (2003-2006), Le Baccanti di Wellesz al Festival di Salisburgo (2003), Da una casa di morti di Janacek all’Opéra Bastille di Parigi (2005). Negli anni 2001-2004 è stato Primo direttore ospite dalla Deutsche Oper di Berlino,dove ha condotto al successo molte opere fra cui il St François d’Assise di Messiaen. Ha mantenuto un rapporto costante con la Semperoper di Dresda dove ha diretto, fra l’altro, La Damnation de Faust, Die Frau ohne Schatten e Elektra. Nella primavera del 2008 è ritornato allo Staatsoper di Monaco di Baviera con una applauditissima nuova produzione de Die Bassariden die Henze, ha diretto, tra l’altro, der Fliegende Hollaender alla Royal Opera House di Londra, Der Prinz von Homburg di Henze al Theater an der Wien, Lulu all’Opera di Ginevra e al Festival di Salisburgo (con i Wiener Philharmoniker). Grande il successo, nel 2012, al Teatro alla Scala dove ha diretto Die Frau ohne Schatten, con un brevissimo preavviso.
Al Teatro dell’Opera di Amsterdam ha diretto Die Frau ohne Schatte, Fidelio, Carmen e da quando ne è direttore musicale Elektra, La Leggenda dell’invisibile città di Kitezh e la prima mondiale dell’Opera di Manfred Trojahn “Oreste”. Nel corso della stagione 2013/14 ha diretto il Giocatore di Prokofiev, Arabella di Strauss e, all’Opera di Zurigo Die Soldaten.
Marc Albrecht ha inciso numerosi dischi per Pentatone con l’Orchestra di Strasburgo: i Poemi di Strauss, i Concerti di Dvorak e Schumann con Martin Helmchen e un CD con opere di Dukas, Koechlin, Ravel nonché un CD con le musiche per orchestra di Berg. Continua la collaborazione con Pentatone, per cui, con la Netherlands Philharmonic, ha inciso DAS LIED VON DER ERDE di Mahler, pubblicato nel 2013. L’Opera di Ansterdam ha anche pubblicato le registrazioni live di Elektra e Schatgraeber per l’etichetta Challange Labe.
Joshua David Bell (Bloomington, 9 dicembre 1967) è un violinista statunitense. Suona uno Stradivari del 1713 chiamato Gibson ex Huberman. All’età di cinque anni ha iniziato a imparare a suonare il violino. A quattordici anni è apparso per la prima volta come solista con la Philadelphia Orchestra diretta da Riccardo Muti. Ha studiato il violino alla Indiana University Jacobs School of Music. Nel 1989 ha ricevuto l’Artist Diploma in Violin Performancedall’Indiana University.
Ha vinto il Grammy Award per l’esecuzione di una Fantasia su musiche diGeorge Gershwin e per la colonna sonora del film Iris, il Fisher Price, il Mercury Music Price, l’Indiana Governor’s Arts Award e moltissimi altri riconoscimenti.
Nel 1999 esegue il brano “Concerto in D Minor for Two Violins” di Mason Daring con Itzhak Perlman nella colonna sonora del film La musica del cuore nel quale appare anche come attore.
Nel 2002 il brano Debussy: “Doctor Gradus ad Parnassum” dell’album Perpetual Motion eseguito da Bell con Béla Fleck & Gary Hoffmann fa vincere il Grammy Award for Best Instrumental Arrangement a Fleck & Edgar Meyer.
È suo il violino solista nella colonna sonora del film Angeli e demoni di Ron Howard.
Dal 2011 dirige gli Academy of Saint Martin in the Fields.
Il test del Washington Post
Il 12 gennaio 2007, in un esperimento su iniziativa dell’editorialista Gene Weingarten del Washington Post, Bell suonò in incognito, come un suonatore ambulante, nell’atrio della stazione L’Enfant Plaza della metropolitana di Washington D.C.nell’ora di punta del mattino. L’esperimento venne videoregistrato da una telecamera nascosta; di 1.097 persone transitate, solo sette si fermarono brevemenete ad ascoltarlo e solo una lo riconobbe. Per la sua performance di quasi 45 minuti, Bell raccolse $32,17 da 27 passanti. Solo tre giorni prima aveva fatto il tutto esaurito con un repertorio simile alla Symphony Hall di Boston dove il prezzo per un buon posto in platea era di 100 dollari.[1] Per l’articolo su questo esperimento, intitolatoPearls Before Breakfast, pubblicato l’8 aprile del 2007, Weingarten vinse il premio Pulitzer 2008 per il miglior articolo.
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Stagione Sinfonica 2014-2015
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 7 febbraio ore 18 – lunedì 9 ore 20.30 – martedì 10 ore 19,30
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Biglietti: da 19 € a 52 € – Info: 068082058