Tosca come l’ha voluta e vista Giacomo Puccini: debutta al Teatro dell’Opera di Roma in prima assoluta la Tosca in un’edizione davvero speciale: l’appuntamento è fissato per il 1 marzo (alle ore 20) con la fedele ripresa filologica dello storico allestimento del 14 gennaio 1900 curata dal giovane regista Alessandro Talevi al debutto romano, con la ricostruzione dei bozzetti originali di Adolf Hohenstein nei tre luoghi simbolo di Roma, Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese, Castel Sant’Angelo illuminati da Vinicio Cheli e con la ripresa dei magnifici costumi del debutto ricostruiti da Anna Biagiotti.
“Per la quarta opera della stagione abbiamo pensato a una Tosca speciale che inaugura un progetto di rievocazione sulla memoria storica del Teatro – spiega in conferenza il sovrintendente Carlo Fuortes – La messa in scena di questa nuova produzione di Tosca ripropone lo storico allestimento della prima assoluta dell’opera avvenuta all’Opera il 14 gennaio 1900 con le bellissime scene e i costumi di Adolf Hohensteinn, celebre pittore, scenografo, disegnatore e pubblicitario. Questo recupero fa parte del progetto La memoria che il nostro Teatro ha deciso d’intraprendere da questa stagione in avanti. Non si tratta di un’operazione di conservazione o di tradizione, ma di un progetto dal vivo verificare come il nostro occhio e il nostro gusto reagiscano al passare del tempo. Il risultato, in collaborazione con Casa Ricordi, è straordinario”.
“Il Teatro dell’Opera nasce fondamentalmente con Tosca non avendo avuto un Ottocento musicale ed è una grande emozione poter vedere l’opera che inaugura il linguaggio musicale del Novecento nel suo allestimento originale” spiega il direttore artistico Alessio Vlad.
La regia della Tosca è affidata al giovane Alessandro Talevi, regista di origini sudafricane che ha già lavorato in Italia, ma che affronta il suo debutto romano.
“Puccini può essere considerato il primo grande regista cinematografico. Si tratta di una produzione interessante. In genere non faccio teatro tradizionale, ma il mio approccio è stato quello di seguire l’opera facendo riferimento alle numerose didascalie di Puccini seguendole in modo tale da riproporre ogni gesto, ogni idea, ogni movimento immaginato dall’autore che poi lo ha accompagnato con la musica” spiega il regista che si avvale della collaborazione preziosa del maestro Carlo Savi che ha curato la ricostruzione delle scene.
“L’intervento è stato possibile grazie alla qualità dei pittori dei nostri laboratori che hanno consentito la ricostruzione simile al bozzetto – spiega Savi – Si è reso necessario l’adattamento dei bozzetti al nuovo palcoscenico e poi si è passati alla pittura all’italiana. Un vero e proprio rilancio di artigianalità e di arte reso possibile anche nella ricostruzione dei costumi negli eccezionali laboratori del Teatro”.
Sul podio a dirigere l’Orchestra del Teatro dell’Opera, Renato Renzetti, uno dei grandi e pochi direttori cui è affidato il compito di riproporre e conservare il repertorio italiano. “Da un punto di vista musicale è sempre rischioso riproporre un’opera come Tosca perché è alto il rischio di confontrarsi su autorevoli precedenti. In questo lavoro ho tentato di eliminare la cattiva tradizione e rispettare la l’originale della partitura – spiega il Maestro – È indispensabile che Roma riacquisti la propria tradizione e l’Italia difenda la propria cultura”.
A Renzetti l’onore e l’onore di dirigere un triplice cast: nel ruolo di Tosca si alterneranno Oksana Dyka, Raffaella Angeletti e Virginia Tola, a dar voce a Cavaradossi saranno invece Yonghoon Lee, Massimiliano Pisapia, Stefano La Colla e Scarpia sarà interpretato da Roberto Frontali e Claudio Sgura. Un ulteriore regalo agli spettatori in occasione del debutto dell’allestimento storico: un cd con una registrazione dell’opera del 1938 all’interno del libretto e la possibilità di poter ammirare nel corso degli intervalli la favolosa mostra allestita nel foyer con i costumi di Flora Tosca ripresi da diverse edizioni, che vanno dagli Anni Venti all’allestimento del 2008 e la possibilità di ammirare bozzetti e spariti autografi degli autori. Con la Tosca s’inaugura anche la prestigiosa partnership del Teatro romano con la BMW Roma. “Crediamo che sia importante ricostruire per il pubblico di oggi la grande memoria del Teatro Costanzi: questa Tosca è il primo passo” ha concluso Fuortes.
Dopo il debutto di domenica 1 marzo, la Tosca sarà replicata martedì 3, mercoledì 4, giovedì 5, venerdì 6, martedì 10, mercoledì 11 e giovedì 12 marzo alle ore 20, sabato 7 alle ore 18 e domenica 8 alle 16.30. L’allestimento sarà ripreso a giugno per inserirsi all’interno del nuovo Festival di Puccini cui è stata dedicata la nuova stagione di Caracalla 2015.
Domenica 8 marzo, ore 11, al Costanzi, il Teatro dell’Opera di Roma e Il Gioco del Lotto offrono una lezione di Corrado Augias su Tosca: l’ingresso è gratuito, prvia prenotazione fino ad esaurimento dei posti. Per prenotarsi è necessario scrivere all’indirizzo: promozione.pubblico@operaroma.it.
Tosca, dopo la “prima” di domenica 1 marzo (ore 20), sarà replicata martedì 3 (ore 20), mercoledì 4 (ore 20), giovedì 5 marzo (ore 20), venerdì 6 (ore 20), sabato 7 (ore 18), domenica 8 (ore 16.30), martedì 10 (ore 20), mercoledì 11 (ore 20), giovedì 12 (ore 20), poi l’allestimento sarà ripreso a giugno, mercoledì 24 (ore 20), venerdì 26 (ore 20) e domenica 28 (ore 16.30), per legarsi anche al nuovo Festival di Puccini cui è stata dedicata la nuova stagione di Caracalla 2015.