Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Barbara Hannigan soprano
Amanda Forsythe soprano
Sciarrino La nuova Euridice secondo Rilke
Bach Magnificat
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“Progetti come questo arrivano da lontano e maturano a lunga scadenza. Non è un caso che, ormai verso la mia tarda maturità, abbia pensato a un lavoro che torna alle origini stesse del melodramma”. Così parla Salvatore Sciarrino per la sua cantata drammatica La nuova Euridice secondo Rilke, nuovo lavoro a lui commissionato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che verrà eseguito in prima assoluta sabato 28 marzo (Sala Santa Cecilia ore 18.00 repliche domenica 29 ore 18 e lunedì 30 ore 20.30). Protagonista il soprano canadese Barbara Hannigan, ecclettica artista che alterna il canto al podio. Antonio Pappano alla testa dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
“La mia scrittura per il canto impiega la “messa” di voce per la quale l’italiano è la lingua più adatta perché è la più vocalica, mentre non ne esiste una più consonantica del tedesco” – racconta Sciarrino. “Amo Rilke da molti anni, ma ero scontento delle versioni storiche. Mi fidavo, ma vi trovavo cose assolutamente incomprensibili che però sparivano d’incanto se risalivo ai testi originali. Ad esempio nei Sonetti il traduttore fa sfoggio di una varietà di sinonimi, laddove Rilke usa un lessico limitato e ripete spesso le stesse poche parole. Non essendo nato come scrittore, trovo che ciò renda più capillare il rapporto con il testo e ne faccia il trampolino ideale per un nuovo oggetto teatrale e drammatico”.
Sciarrino ha sempre avuto una forte vocazione drammaturgica, perché per lui il teatro costituisce un metodo di lavoro, quasi una battaglia estetica. “Da più di trent’anni costruisco un mio personale stile vocale. Cosa ne beneficia immediatamente è il teatro, perché senza racconto drammatico esso non può rappresentare nulla. Il teatro è la forma che unisce culturalmente e socialmente gli individui”.
Alla nuova composizione di Sciarrino, Antonio Pappano unirà una celebre pagina del suo più antico e duraturo amore musicale, Johann Sebastian Bach, di cui in questa Stagione proporrà il Magnificat BWV 243 dopo aver fatto ascoltare negli anni precedenti la Messa in Si Minore e la Passione secondo Matteo.
Il poderoso Magnificat, il Canticum Mariae, tratto dal Vangelo secondo Luca, usualmente intonato il sabato e la domenica nell’Ufficio dei Vespri e cantato a cori alterni, era noto anche nelle comunità luterane che ne utilizzavano la versione in tedesco, lasciando quella in latino a solenni circostanze come il Natale, la Pasqua e la Pentecoste. In queste occasioni, le esecuzioni erano più elaborate, a più voci con interventi di solisti e strumenti concertanti. Nel suo incarico di Kantor presso la chiesa di San Tommaso a Lipsia, Bach compose un Magnificat per i Vespri del Natale del 1723, in seguito rimaneggiato per essere eseguito tutto l’anno indipendentemente dalla liturgia della Natività. La versione che si è imposta e che ancora oggi viene eseguita in concerto risale all’estate del 1733.
Cast di alto livello con il celebre soprano Amanda Forsythe, Josè Maria Lo Monaco soprano, Paolo Fanale tenore, Christian Senn baritono.
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Stagione Sinfonica 2014-2015
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Sabato 28 marzo ore 18 – domenica 29 ore 18 – lunedì 30 ore 20.30
Biglietti da 19 € a 42 €
Info 068082058