Sir Antonio Pappano ha rinnovato e prolungato il suo contratto come direttore principale dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia fino al 2019: è quanto ufficialmente annunciato da Michele Dall’Ongaro, neo eletto Presidente – Sovrintendente (che succede a Bruno Cagli, ora direttore onorario) dell’istituzione romana in occasione della presentazione della nuova stagione 2015/2016.
“Pappano e l’Orchestra hanno la capacità di coinvolgere il pubblico in ogni momento sia con la musica arcinota, sia con la musica quasi sconosciuta” le parole dell’Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio Lidia Ravera presente in conferenza che ha voluto ribadire la necessità e il concreto impegno di “rendere la cultura un bene accessibile a tutti perché la musica è un bene primario”.
La nuova stagione sinfonica s’inaugura il 3 ottobre e vede Pappano sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia per la Nona Sinfonia di Beethoven e Bread, Water and Salt, la nuova composizione di Luca Francesconi su testi di Nelson Mandela che sarà eseguita in prima mondiale.
Il concerto inaugurale preannuncia già il progetto Beethoven e i contemporanei (eseguito nell’arco di un mese) che vede Antonio Pappano dirigere le nove Sinfonie del musicista tedesco accostate alla musica contemporanea italiana e a musicisti a lui coevi, Luigi Cherubini e Gaspare Spontini.
“L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è un bene condiviso: le cose sono radicalmente cambiate nel rapporto fra arte e privati – spiega Dall’Ongaro confermando la sua linea di gestione – È necessario dialogare con i privati e i mecenati, creare un progetto, delineare una visione del mondo. Al contrario il rischio è di diventare autonomo, poi marginale e poi inutile. È necessario evitare la fierezza: la musica è dialogo, è accoglienza, è attenzione”.
Insomma viva il dialogo che nel corso degli anni ha portato Santa Cecilia a instaurare e mantenere ottimi rapporti e proficue relazioni non solo con le istituzioni, ma anche con gli artisti.
“Sono sopravvissuto a un periodo molto intenso, fra concerti, tournée e registrazioni Ma si è trattato di un lavoro di qualità e non solo di quantità: è la musica a regalarmi energia” spiega Antonio Pappano, di recente insignito della laurea magistrale Honoris Causa in Musica e Spettacolo e protagonista in stagione anche nelle vesti di pianista: la sua presenza è stata determinante anche per i progressi del Coro.
“La crescita strepitosa dell’orchestra con Pappano ha anche influenzato i progressi del Coro composto da parti soliste con una competenza di altissimo livello che riesce a mettere in evidenza sfumature, repertori e competenze diverse” conferma Ciro Visco, direttore del Coro, acclamato protagonista anche della nuova stagione.
Tante le linee guida della stagione: oltre al progetto sull’integrale delle sinfonie di Beethoven (che s’interseca con i suoi e i nostri contemporanei) ci sono gli italiani, dai giovani talenti valorizzati dall’istituzione come Anna Tifu ai grandi artisti da Andrea Lucchesini a Mario Brunello senza dimenticare la presenza di nomi internazionali come Lonquich o Lupu, ma anche di direttori come Honeck (per il Requiem di Verdi), o Temirkanov (con Ravel e Brahms), ma anche il ritorno di Myung-Whun Chung (cone Bruckner) e Daniele Gatti con l’integrale delle sinfonie di Schumann, due ex direttori musicali dell’Accademia che tornano regolarmente a Roma confermando la continuità con l’istituzione.
Fra le varie linee della stagione, esiste anche una sottile e costante presenza di Verdi, ma non manca l’opera (fuori abbonamento, ma rinnovandolo subito sia ha l’opportunità di poter acquistare subito il biglietto): dopo il trionfo di Aida arriva Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti, dramma giocoso in due atti di Mozart diretto da Semyon Bychkov ospite abituale dell’Accademia, in scena il 23 e il 27 giugno 2016.
La stagione di musica da camera regala ancora la presenza di grandi pianisti, da Sokolov a Zimerman a Tharaud a Matsuev, nomi che confermano la politica di Santa Cecilia di creare e valorizzare gli affetti, con attenzione ai solisti e alle prime parti dell’Orchestra. Spazio anche alla musica da cinema con il ritorno di Ennio Morricone e John Williams autore di spettacoli colonne sonore per il grande schermo, a eventi speciali come Fantasia, in collaborazione con Musica per Roma, in occasione dell’Epifania.
Accanto alla stagione sinfonica e alla stagione da camera, si affianca anche una stagione speciale dedicata al Giubileo Straordinario che si apre il prossimo 8 dicembre e che presenta un programma di sacra di tutti i tempi che va dal Requiem di Verdi al Requiem di Faurè, da La Creazione di Haydn alla Sinfonia di Salmi di Stravinsky da offrire ai visitatori che arriveranno nella Capitale in occasione del Giubileo.
Non mancheranno le tournée internazionali dell’Orchestra che toccherà Parigi, Berlino, Hannover, Amburgo, Francoforte, Monaco, poi a maggio Rio De Janeiro, San Paolo e Buenos Aires con Beatrice Rana. Preziosa anticipazione dell’apertura della stagione 2016/2017 che vedrà Pappano dirigere il Fidelio con un cast stellare. Da martedì 21 aprile sarà possibile rinnovare l’abbonamento ai concerti mentre i nuovi abbonamenti potranno essere acquistati da lunedì 13 luglio.