Il cinquantaduenne Joel Pommerat è uomo di teatro a tutto campo, artefice in senso pieno delle sue creazioni è l’autore francese del momento, presente un po’ ovunque sulle ribalte europee è ora approdato al Piccolo Teatro Strehler con la reinterpretazione, in chiave contemporanea, di Cenerentola la celebre fiaba scritta da Perrault e dai fratelli Grimm.
In un’atmosfera che oscilla fra sogno e realtà l’autore racconta la storia di una giovane ragazza che al capezzale della madre morente non capisce il senso delle sue ultime parole “se tu mi penserai sempre e non mi dimenticherai più di cinque minuti, io non morirò mai” e questo malinteso ne condizionerà la vita con continui sensi di colpa quando l’orologio la obbliga a ricordare ogni cinque minuti. “E nel racconto, dice Pommerat, le parole hanno un impatto devastante sulla vita di una ragazza molto giovane” e l’essere condizionati da promesse o convincimenti evocano fantasmi anche nello spettatore, dal momento che “nello spazio condiviso dello spettacolo rischiamo sempre l’incontro con noi stessi, con l’intima profondità delle nostre paure e delle nostre speranze”.
La storia continua con la matrigna dispotica e grottescamente vanitosa (eponima delle nostre non più giovani signore che sacrificano dignità e buon gusto sull’altare dell’eterna giovinezza), con le due sorellastre frivole e cinicamente stupide, con un padre amorevole, ma succube della nuova moglie, con una simpaticissima fata maldestra che non ne indovina una, infine col principino che le dimostrerà il suo amore donandole una scarpa, invertendo così la storia che tutti conosciamo. Tutto finisce con l’incontro e l’amore fra i due ragazzi. E così sia.
Lo spettacolo è allestito con gusto e intelligenza con flash rapidi che danno un buon ritmo alla rappresentazione con dialoghi scarni ma capaci di esprimere la cifra dei conflitti. Un teatro di parola dove l’azione è ridotta all’osso.
Dunque spettacolo denso di fantasia, creatività, grazia, eleganza, ritmo, armonia. Insomma di poesia. Uno spettacolo venato di surreale dove il gioco delle luci, le atmosfere magiche, le fantastiche invenzioni sceniche costituiscono un unicum che riesce a coinvolgere ed emozionare gli spettatori vecchi e giovani.
Tutti gli artefici del successo meritano una citazione. Dall’autore e regista Joel Pommerat, allo scenografo Eric Soyer, dall’autore delle splendide proiezioni video Renaud Rubiano, a quello delle musiche originali Antonin Leymarie, alla costumista Isabelle Deffin e infine (last but not least) ai bravissimi attori: Deborah Rouach (Cenerentola), Catherine Mestoussis (la matrigna), Alfredo Canavate (il padre), Noémie Carcaud (la fata e una sorella), Caroline Donnelly (l’altra sorella e il principe), Nicolas Nore (il narratore).
Calorosi meritatissimi applausi.
N.B. Spettacolo in francese con sovratitoli in italiano