Protagonista del prossimo appuntamento del Cerchio della Musica – il ciclo di concerti che l’Accademia Filarmonica Romana riserva ad artisti del nostro tempo, alla loro vita e alla loro opere – è Claudio Ambrosini, compositore veneziano, Leone d’Oro alla Biennale Musica 2007, di cui giovedì 9 aprile in Sala Casella (via Flaminia 118 ore 20.30) gli sarà dedicato un ritratto a tutto tondo con Carlo Lazari al violino e Aldo Orvieto al pianoforte (anch’essi veneziani, fondatori con Ambrosini dell’Ex Novo Ensemble e specializzati nel repertorio della musica contemporanea), e gli interventi di Sandro Cappelletto.
La serata, trasmessa live streaming su radiocemat.org, sarà preceduta da un aperitivo tutto veneziano a base di spritz preparato dalla barmaid Barbara Nocco.
Compositore cresciuto all’ombra della grande tradizione musicale veneziana, ma tutto proiettato verso un futuro visionario, quasi utopistico, Claudio Ambrosini ci farà entrare nel suo universo fatto di fantasie che nascono da suggestioni dell’arte, della letteratura e della scienza, ma anche dall’osservazione delle cose più comuni, come ad esempio le erbe, di cui Ambrosini è grande appassionato e che sono le protagoniste del suo Erbario spontaneo veneziano, il brano che la Filarmonica ha tenuto a battesimo tre anni fa.
Il programma permetterà di farsi un’idea di un percorso compositivo di circa trent’anni che va da due lavori solistici iniziali (Icaros per violino e Rondò di forza per pianoforte) entrambi scritti nel 1981 fino al già citato Erbario spontaneo veneziano per violino e pianoforte, commissionato dalla Filarmonica Romana nel 2011.
“Rondò di forza presenta molti elementi divenuti tipici del mio linguaggio – racconta lo stesso Ambrosini -, come una certa irruenza, lo studio sui rapporti tra velocità e percezione acustica, nuove tecniche strumentali e, non ultimo, il rapporto con la Storia, con le forme del passato da reindagare. Ma assolutamente non con nostalgia ma piuttosto con uno sguardo affettuoso ma ‘prospettico’, come si guardasse qualcosa di bello e a partire da lì si cercasse di andare avanti. Icaros altrettanto indaga le possibilità strumentali e percettive (in questo caso l’idea di una ‘spazialità statica’, dare cioè l’impressione che il suono si muova nello spazio, senza far cambiare di posto all’esecutore. Ma anche la partecipazione civile: venne scritto di getto, nei giorni della tragedia di Alfredino, il bimbo che quell’anno cadde in un pozzo e che molti ancora forse ricordano”.
Infine il suo lavoro più recente, Erbario spontaneo veneziano (2011), che è anche un omaggio alla città di Venezia: “Parietaria vitriola, Cimbalaria psicopompa, Ombelico di Venere, Scarpette della Madonna, Erba Miseria… Non le vedi se passeggi per Venezia guardando palazzi e monumenti. Se cerchi invece nelle crepe, negli anfratti, scopri queste piantine quasi invisibili, che vivono spontanee da secoli e secoli, per conto loro, indifferenti ai clamori del tempo. Bisogna anche stare attenti a non calpestarle. Hanno nomi splendidi e ognuno racconta una storia, una credenza. Sono abbarbicate alla vita, ciascuna con un suo mistero, una reticente bellezza, una proprietà benefica. Erbario spontaneo veneziano è una ghirlanda di immagini sonore, un percorso musicale nella flora segreta della mia città”.
Completano il programma il primo movimento della Sonata n. 5 in fa maggiore op. 24 “La primavera” per violino e pianoforte di Beethoven e di un altro grande compositore del Novecento veneziano, importante figura di riferimento per Ambrosini, qual è stato Bruno Maderna, si ascolterà Widmung per violino.
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Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
Biglietti: 10 euro posto unico (ridotto 5).
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Claudio Ambrosini, compositore veneziano. Studi liceali classici, Conservatorio di Venezia, lauree in Lingue Straniere e in Storia della Musica. Frequenti, a Venezia, gli incontri con Bruno Maderna e Luigi Nono, che lo annoverava tra i suoi compositori preferiti. Ha composto lavori vocali, strumentali, elettronici, sinfonici, opere liriche, radiofoniche, oratori e balletti commissionati da enti come la RAI, La Biennale di Venezia, la WDR di Colonia, il Ministero della Cultura francese, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro San Carlo di Napoli, il Festival delle Nazioni, L’Itineraire, Grame, Milano musica ed eseguiti internazionalmente.
Le sue musiche sono state dirette, tra gli altri, da Abbado, Luisi, Masson, Muti. Reck, Spanjaard, Störgards, Valade, nei programmi dell’IRCAM di Parigi, della Scala di Milano, delle Fondazioni Gulbenkian di Lisbona e Gaudeamus di Amsterdam, del Mozarteum di Salzburg, della Akademie der Künste di Berlino; della Stagione dei Münchener Philharmoniker, di “Perspectives du XX siècle” di Radio France, all’Autunno Musicale di Varsavia e tanti altri.
Dal 1977 si è interessato di computer music. Nel 1979 ha fondato l’Ex Novo Ensemble, nel 1983 il CIRS (Centro Internazionale per la Ricerca Strumentale), nel 2007 l’Ensemble Vox Secreta.
Ha tenuto corsi, conferenze e masterclass in vari conservatori e università, tra cui la Sorbona di Parigi e la Scuola Normale di Pisa.
Nel 1985 ha ricevuto il Prix de Rome (primo musicista italiano a soggiornare a Villa Medici, l’Accademia di Francia a Roma). Nel 1986 ha rappresentato l’Italia all’UNESCO Paris Rostrum. Con l’opera Il canto della pelle – Sex Unlimited ha vinto i premi Beaumarchais (Paris, 2005) e Music Theatre Now (Berlin, UNESCO, 2008); con l’opera Il killer di parole ha vinto il Premio della Critica Musicale Italiana (Abbiati, 2010). Nel 2007 ha vinto il Leone d’Oro per la Musica della Biennale di Venezia.
Entrambi veneziani e, insieme ad Ambrosini, fra i fondatori dell’Ex Novo Ensemble, uno dei gruppi più apprezzati per la musica contemporanea, il violinista Carlo Lazari e il pianista Aldo Orvieto svolgono una intensa attività concertistica e discografica e partecipano a molte prime esecuzioni assolute di lavori che sono stati dedicati loro dai compositori d’oggi. Sono invitati ai più importanti festival internazionali dedicati alla musica moderna e contemporanea. Carlo Lazari suona un violino costruito a Mirecourt da Didier Nicolas nei primi anni dell’800.
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SALA CASELLA
GIOVEDì 9 APRILE 2015 ore 20.30
CLAUDIO AMBROSINI. A local composer
Carlo Lazari violino
Aldo Orvieto pianoforte
con la partecipazione di Sandro Cappelletto
AMBROSINI
Rondò di forza per pianoforte
Icaros per violino
Erbario spontaneo veneziano per violino e pianoforte
BEETHOVEN
Sonata n. 5 in fa maggiore op.24 “La Primavera” per violino e pianoforte (primo movimento)
MADERNA
Widmung per violino