in stretta collaborazione con Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Mayalen Otondo/Cathy Polo, Ennio Sammarco
con Ulises Alvarez, Kaïs Chouibi, Laura Frigato, Daphné Koutsafti, Cathy Polo, Ennio Sammarco
musica Charlie Aubry
coproduzione Théâtre Garonne de Toulouse. Théâtre de la ville / Festival d’automne à Paris. Monaco Dance Forum – Les Ballets de Monte-Carlo. Opéra de Lille. La Filature, Scène nationale de Mulhouse. Ballet du Nord – Centre Chorégraphique National de Roubaix Nord-Pas de Calais. Charleroi Danses – Le Centre chorégraphique de la Fédération Wallonie – Bruxelles. MC2 : Maison de la Culture de Grenoble. Théâtre de Nîmes – Compagnie Maguy Marin. Avec le soutien de la Biennale de la danse de Lyon et du Théâtre National Populaire
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Trent’anni dopo la sua ultima apparizione in città, quando il CRT l’aveva invitata a presentare al Teatro dell’Arte May B, Maguy Marin torna a Milano, chiamata ancora dal CRT sullo stesso palcoscenico di allora, con due repliche di BiT, la sua ultima creazione che ha sorpreso pubblico e critica, ovunque sia stata finora rappresentata.
Da oltre trent’anni la coreografa è un punto di riferimento insostituibile della danza contemporanea. Nota per la sua particolare attenzione alla realtà sociale e alle tematiche più urgenti della condizione umana, anche con BiT non tradisce il suo credo in una danza politica, in cui teatralità sanguigna, rabbia e grottesco si mescolano a elementi di puro lirismo.
“All’inizio c’è il ritmo. Ho cominciato a costruire questo lavoro molto tardi, dopo diverse settimane di lavoro sul ritmo” dichiarava la coreografa francese in un’intervista. E di fatto la musica di Charlie Aubry è parte integrante e fondante dello spettacolo.
I sei danzatori tenendosi per mano intrecciano passi che richiamano il sirtaki, salgono e scendono ripide pedane vestiti di abiti quotidiani o in abito da sera. Ma questo ritmo all’apparenza leggero presto diventa un elemento costrittivo dai risvolti inquietanti e trasgressivi, come spesso avviene nelle creazioni di Maguy Marin, fino al finale mozzafiato, quando i ballerini si lasciano cadere dalle alte pedane verso un ignoto dove.
Dopo la sua esperienza con il Ballet du XX Siècle di Maurice Béjart, Maguy Marin è la coreografa che più di tutti ha attraversato i diversi linguaggi del palcoscenico, un’artista in perenne evoluzione a partire da May B, la sua celebre rivisitazione del mondo beckettiano. La sua danza è stata chiamata anche “scultura d’immagini in movimento” per indicare la sua attitudine a sperimentare sempre nuove strade, ogni volta in modo esemplare e rigoroso.
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Teatro dell’Arte
viale Alemagna, 6 – 20121 Milano
tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94
M 1 e 2 Cadorna Triennale
BikeMi 33
la sede è accessibile alle persone con disabilità
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orari spettacoli
20.30
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biglietti
#gold
€ 35,00 / € 32,00 intero, € 32,00 / € 30,00 convenzionati, € 24,50 / € 22,50 under 30,
€ 17,50 / € 16,00 over 65, € 10,00 / € 8,00 under 14 anni
biglietteria Teatro dell’Arte
tel. 02 72434258
biglietteria@crtmilano.it
orari di apertura: dal martedì al venerdì 14.30>18.30
sabato 11>15
biglietti on line
http://www.midaticket.it
con l’opzione print-at-home si ha diritto a presentarsi in teatro all’orario d’inizio dello spettacolo
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info
www.crtmilano.it
www.triennale.org
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