Corrado Augias drammaturgia e voce recitante
Giuseppe Modugno pianoforte
Ensemble Roma Sinfonietta
Marcello Panni direttore
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Per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana, va in scena giovedì 7 maggio (ore 21) in prima assoluta al Teatro Olimpico – ultimo appuntamento di stagione della programmazione concertistica – Histoire du soldat. Storie dalla Grande Guerra, un’antologia delle opere scritte fra il 1914 e il ‘18, presentata in forma dialogata e intercalata a brevi ricostruzioni storiche, politiche e cronistiche lette e narrate dall’acuta intelligenza di Corrado Augias.
Una nuova produzione, commissione della Filarmonica Romana, che quanto alla musica, si affiderà a Igor Stravinskij, prima fra tutte alcune pagine dalla celeberrima Histoire du soldat eseguita nella forma di suite da concerto da Roma Sinfonietta diretta da Marcello Panni.
Per ricordare e mai dimenticare ciò che fu il 24 maggio di cento anni fa, quel 1915 che segnò l’inizio della guerra forse più logorante e terribile della nostra storia. “Il grande massacro della guerra 1914-1918 ha lasciato un’eredità tragica fatta non solo di lutti e di rovine ma anche di problemi politici irrisolti, anzi resi più acuti dal conflitto – racconta Corrado Augias –. Ma proprio per le sue dimensioni epiche ha lasciato anche una serie di opere memorabili: romanzi e poesie, cronache e corrispondenze”. E musica. Nata proprio sul finire della Grande Guerra, nel 1917-18, quando Stravinskij, accerchiato dalla guerra, espropriato dalla Rivoluzione Russa, si trovava esule in Svizzera, Histoire du Soldat nasce proprio da quella particolarissima condizione: “Il pensiero di comporre uno spettacolo drammatico per un teatro ambulante m’era venuta parecchie volte alla mente fin dall’inizio della Prima Guerra Mondiale – racconta Stravinskij –. Il genere di lavoro cui pensavo doveva esigere un organico di esecutori semplice e modesto al punto da permettere una serie di allestimenti in una tournée nelle piccole cittadine svizzere, ed essere altrettanto chiaro nel suo intreccio in modo che se ne afferrasse facilmente il senso. Il soggetto mi venne dalla lettura di quella novella di Afanasiev che racconta del soldato e del diavolo: in quella novella, quel che mi aveva colpito particolarmente era il modo in cui il soldato adescava il diavolo a bere molta vodka per poi dargli da mangiare una manciata di piombo, convincendolo che era caviale, così che il diavolo avidamente lo mangiava e tirava le cuoia (…)”. Da qui nacque uno dei capolavori del Novecento, che con altri importanti pagine stravinskiane di quel periodo (Piano-Rag-Music eseguito dal pianista Giuseppe Modugno, Tre pezzi per clarinetto solo, Tre pezzi facili per pianoforte a 4 mani) chiude la stagione concertistica 2014-15 della Filarmonica Romana. Una chiusura pensata anche nel ricordo di Adriana Panni, nel ventennale della scomparsa: a lei, instancabile promotrice culturale, figura cardine nella storia della Filarmonica, è stato dedicato il concerto di apertura di stagione lo scorso ottobre con il recital di Uto Ughi che le fu molto amico, e con l’omaggio al compositore a lei carissimo quale fu Stravinskij, si chiude come in un cerchio ideale la programmazione concertistica n. 194 dell’istituzione romana.
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Biglietti: 30, 25, 20 euro. Riduzioni per cral e studenti
Info: tel. 06-3201752, email promozione@filarmonicaromana.org
TEATRO OLIMPICO giovedì 7 maggio ore 21
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CORRADO AUGIAS/ “HISTOIRE DU SOLDAT”
STORIE DALLA GRANDE GUERRA
In ricordo di Adriana Panni (1905 – 1994)
drammaturgia e letture di Corrado Augias
Giuseppe Modugno pianoforte
Ensemble Roma Sinfonietta
Marcello Panni direttore
Igor STRAVINSKIJ
Histoire du soldat suite da concerto (1919)
Piano-Rag-Music per pianoforte (1919)
Tre pezzi per clarinetto solo (1919)
Tre pezzi facili per pianoforte a 4 mani (1914-15)
(con Marcello Panni al pianoforte)
Étude op. 7 n. 4 per pianoforte
I brani di lettere letti da Augias durante lo spettacolo sono estratti dal volume “La guerra grande. Storie di gente comune” di Antonio Gibelli (Editori Laterza). I brani di diario provengono dal volume “La paura” di Gabriel Chevallier (Adelphi edizioni)