Nei quarant’anni della morte di Pier Paolo Pasolini, AMAgency in collaborazione con Nuvi Records celebra al Teatro Ambra Jovinelli la memoria di quello che, tra poesia, narrativa, giornalismo e cinema, è considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani del XX Secolo.
Sul palco gli Stage of Reality che, tra le letture di brani degli Scritti Corsari da parte di Alessandro Porcu, sviluppano i concetti alla base del pensiero di Pasolini trasportandoli in un moderno Rock, per dare vita ad uno spettacolo multimediale assolutamente innovativo.
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“Macchine che respirano” è uno spettacolo che nasce dalla volontà di rappresentare sul palco tutto quel materiale che è stato di ispirazione per la scrittura del disco degli Stage of Reality dal titolo The Breathing Machines prodotto da Nuvi Records e uscito il 10 ottobre 2014. Nella scrittura, la band romana si è ispirata agli Scritti Corsari di P.P.Pasolini, soprattutto per quanto riguarda la critica ai mass media e alla società di massa vista come risultato del bombardamento mediatico che caratterizza l’umanità da ormai oltre cinquant’anni. Mentre la band suona dal vivo i brani del disco, un attore crea dei veri e propri intermezzi “storici” introducendo i brani con delle letture degli Scritti Corsari che, come ad anticipare gli anni a venire, fanno da introduzione e da approfondimento alla storia narrata dagli Stage of Reality con le loro canzoni.
La scenografia rappresenta i luoghi di Pasolini ed accompagna lo spettatore lungo il cammino dell’artista, dalla Casarsa degli anni di gioventù fino alla Roma delle periferie e della politica. Ma ogni volta che comincia la musica ecco che la città si trasforma e diventa la città del futuro delle Macchine che Respirano, una sorta di città fredda e priva di colori dove le persone hanno perso ogni senso critico e sono ormai allineate politicamente ed ideologicamente. L’inglese, ormai lingua universale, prende il posto dell’italiano di Pasolini e le cadenze hard rock, sapientemente miscelate all’elettronica, generano una suggestiva atmosfera futuristica che si contrappone al mondo del “presente” descritto dall’autore di quegli Scritti Corsari che, mai come oggi, sono stati così profetici.