Roma Tre Jazz Band:
batteria ǀ Alessandro D’Anna
basso ǀ Alessandro Botti
chitarra ǀ Gabriele Cioni
piano ǀ Marco Silvi
sax ǀ Francesco Fiore
voce ǀ Maila Semeraro
special guest Fabrizio Bosso
———–
Il Teatro Palladium si apre al jazz d’autore. Da Thelonious Monk a Erroll Garner, da Bruno Martino alla vocalità raffinata di Melody Gardot, è un omaggio ai maestri di ieri e di oggi il concerto che Martedì 26 maggio alle ore 21 vedrà protagonista la Roma Tre Jazz Band. Con un ospite d’eccezione: il trombettista Fabrizio Bosso, tra i migliori talenti jazz della scena contemporanea.
La Roma Tre Jazz Band è una formazione musicale studentesca dell’Università Roma Tre, nata in seno al corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo per iniziativa del prof. Luca Aversano, docente di Musicologia e Storia della musica. Attivo dal febbraio 2008, il gruppo è composto principalmente da strumentisti del DAMS, a cui si uniscono musicisti iscritti ad altri corsi di laurea dell’ateneo. In scena, martedì, un organico di sei elementi: Alessandro D’Anna alla batteria, Alessandro Botti al basso, Gabriele Cioni alla chitarra, Marco Silvi al pianoforte, Francesco Fiore al sax, più la voce di Maila Semeraro.
Nome di punta del nostro jazz, Fabrizio Bosso non ha bisogno di particolari presentazioni: ospite abituale dei maggiori festival, ha all’attivo collaborazioni con James Taylor, Randy Brecker, Enrico Pieranunzi, Mario Biondi, Stefano Di Battista, Bob Mintzer, Nina Zilli, Raphael Gualazzi, Fiorella Mannoia, solo per citare alcuni artisti. Il suo ultimo cd, Duke (pubblicato dalla Verve/Universal), è un omaggio a Duke Ellington e l’uscita è prevista proprio il 26 maggio.
Nel concerto al Palladium si ascolteranno cover famose di grandi maestri come come Freedom Jazz Dance di Eddie Harris, Round Midnight di Thelonious Monk, What’s New di Bob Haggart, Misty di Erroll Garner, Dat Dere di Bobby Timmons, Invitation di Bronislau Kaper, Whisper Not di Benny Golson, insieme a omaggi alla canzone d’autore con Estate di Bruno Martino e la recente Your Heart is as Black as Night di Melody Gardot.
La Roma Tre Jazz Band è una formazione musicale studentesca dell’Università Roma Tre, nata in seno al corso di laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo per iniziativa del prof. Luca Aversano, docente di Musicologia e Storia della musica. Attivo dal febbraio 2008, il gruppo è composto principalmente da strumentisti del DAMS, a cui si uniscono musicisti iscritti ad altri corsi di laurea dell’ateneo.
La Band si propone un duplice obiettivo: da una parte, offrire a tutti i giovani interessati un’occasione di fare musica insieme; dall’altra, organizzare concerti e attività culturali ispirate al mondo del jazz, anche in collaborazione con docenti del DAMS, con istituzioni esterne e con gruppi musicali di altre università, italiane e straniere.
Ha partecipato a numerose iniziative teatrali e concertistiche, tra cui il Roma Tre Film Festival, a cura del prof. Vito Zagarrio, e il Teatro Dams Est, a cura del prof. Giancarlo Sammartano, nel cui ambito ha contribuito alla realizzazione di uno spettacolo-concerto di “Musica, Danza e Parola”, dedicato alle liriche di Ginsberg, recitate da Paolo Bonacelli. La Band ha inoltre partecipato alla rassegna “DanzAMuSica” nell’edizione del 2008, esibendosi anche in sedi musicali esterne quali la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, e alla rassegna “Musei in musica” organizzata da Zetema.
Il gruppo ha in repertorio brani che ripercorrono le varie fasi della storia del genere: da Ella Fitzgerald a Miles Davis e Louis Armstrong, fino ad arrivare a Jaco Pastorius, Michael Bubblè e a tutti i grandi interpreti della storia del jazz. In particolare, l’attività della Roma Tre Jazz Band si caratterizza per la volontà di non rinchiudersi in confini strettamente musicali, alla ricerca di un’interazione con altri contesti culturali (letteratura, poesia, teatro, danza, arti visive) e, allo stesso tempo, per l’impegno nella costruzione di un rapporto sia con studenti, docenti e strutture accademiche, sia con enti e istituzioni esterne operanti sul territorio romano.
Fabrizio Bosso inizia a suonare la tromba all’età di 5 anni e a 15 si diploma al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Nel 1999 vince il Top Jazz (referendum promosso dalla rivista Musica Jazz), come miglior nuovo talento.Nel 2000 pubblica il primo disco a suo nome, Fast Flight. Nel 2002 esce il primo disco degli High Five, Jazz For More, al quale ne seguiranno diversi altri per a prestigiosa Blue Note. Con gli High Five registrerà anche Handful Of Soul, il disco che consacrerà al successo Mario Biondi. È sempre con gli High Five che suonerà per la prima volta con una propria formazione al Blue Note di Tokyo, dove tornerà spesso conquistandosi un vasto e appassionato pubblico.
Fin dall’inizio della sua carriera Fabrizio può vantare collaborazioni importanti come, fra i tanti, Gianni Basso, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Charlie Haden, Carla Bley.
Con Blue Note pubblicherà nel 2007 uno dei suoi dischi più importanti, You’ve Changed, in quartetto e 13 archi, magistralmente arrangiati da Paolo Silvestri, con alcuni ospiti come Stefano Di Battista, Bebo Ferra, Dianne Reeves e Sergio Cammariere, al quale deve l’ingresso nel mondo del pop e la sua prima apparizione al Festival di Sanremo. Sempre con la storica etichetta pubblicherà anche il primo disco della formazione che condivide con Javier Girotto, nata nel 2006, il sestetto Latin Mood, Sol. Seguirà poi nel 2012 Vamos, pubblicato con Schema Records. Dopo 10 anni, nel 2009, vince nuovamente il top jazz con il disco Stunt, in duo con Antonello Salis, pubblicato da Parco Della Musica Records. L’anno seguente vince ancora, ma come miglior trombettista. Nel 2010 pubblica Spiritual, con Alberto Marsico e Alessandro Minetto. Con loro pubblicherà la seconda opera, Purple, nel 2013, per l’etichetta Verve/Universal.
Nel 2011 un altro punto di svolta, la registrazione dell’album Enchantment- l’incantesimo di Nino Rota con la London Symphony Orchestra e la ritmica di Claudio Filippini, Rosario Bonaccorso e Lorenzo Tucci. Gli arrangiamenti e la direzione sono di Stefano Fonzi. A un anno di distanza esce il disco Face To Face, per Abeat Record, in duo con il fisarmonicista Luciano Biondini.
Nel frattempo molte sono le partecipazioni a Festival importanti come Umbria Jazz, Vicenza Jazz Festival, Roma Jazz Festival e molti altri e anche in numerosi festival all’estero. Pure molte sono le collaborazioni a diversi progetti cross over (come “Uomini in Frac” dedicato a Domenico Modugno e “Memorie di Adriano”, dedicato al repertorio di Celentano) e anche interdisciplinari con Il Sorpasso, sonorizzazione dal vivo di un montaggio di immagini tratte dal capolavoro di Dino Risi, con Luca Mannutza, Luca Bulgarelli e Lorenzo Tucci, o Shadows, un omaggio a Chet Baker con Julian Oliver Mazzariello al piano e Massimo Popolizio voce recitante.
Negli anni partecipa ancora a Sanremo sia con Sergio Cammariere che con Simona Molinari, Raphael Gualazzi e Nina Zilli, con la quale realizzerà nell’estate 2013 il tour “We Love You”, dedicato al repertorio Soul.
Il 5 novembre 2013 Fabrizio Bosso ha compiuto quarant’anni che ha celebrato in una grande serata all’Auditorium della RAI di Torino, invitando accanto a sé tutti gli amici e i colleghi che hanno partecipato alla sua vita e hanno sostenuto la sua carriera, in una maratona di grande effetto e di grande musica.
Nel 2014 porta a Tokyo “Purple” a Maggio al Blue Note, e a Settembre ancora in Giappone ma con una nuova formazione che vede Julian Oliver Mazzariello, Luca Alemanno e Nicola Angelucci, in un tour che tocca oltre Tokyo anche Osaka e Kumamoto. A Giugno è invitato ad eseguire la Swing Symphony di Wynton Marsalis all’Auditorium Parco della Musica con la direzione di Wayne Marshall.
È a settembre che incide Tandem, l’atteso disco in duo con Julian Oliver Mazzariello, in uscita per Verve/Universal i primi di Novembre. Nell’album due ospiti d’eccezione, a voler riaffermare il legame del trombettista con la canzone d’autore: Fiorella Mannoia e Fabio Concato. Il 19 Novembre, con la coproduzione del Roma Jazz festival, presenta all’auditorium Parco della Musica in una Sala Sinopoli stracolma ed entusiasta, il nuovo progetto dedicato a Duke Ellington, con il suo quartetto e una sezione di sei fiati. Gia arrangiamenti e la direzione sono affidati al magistrale Paolo Silvestri.
L’anno si conclude a Umbria Jazz Winter, con quattro concerti dedicati a tre progetti diversi. La doppietta finale è affidata al quartetto, che a sorpresa ospita sul palco Joe Lovano per chiudere in bellezza l’ultimo concerto e il 2014.
———–
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8 – Roma
Biglietti: 10,00 € posto unico (studenti 5,00 €)
Info: palladium.uniroma3.it
———–
Menti Associate: info@mentiassociate.it
06.97602968 – 338.1515381
Prevendita: www.ticketone.it