Diciassette giorni di opera, concerti, teatro, balletto, recital, incontri, rassegne, mostre e laboratori: si svolge dal 26 giugno al 12 luglio la 58esima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, prestigiosa vetrina internazionale di talenti nel cuore degli spazi unici della cittadina umbra presentata. Al suo ottavo anno di direzione artistica Giorgio Ferrara, in conferenza stampa al Ministero dei Beni Culturali con il Ministro Dario Franceschini, parla con orgoglio di fase di ulteriore fase di consolidamento del Festival.
“Spoleto offre degli spazi unici dove ogni anno convergono i migliori autori del momento, le più prestigiose valenze artistiche. Nel corso degli anni il Festival di Spoleto ha continuato a crescere facendosi sempre più espressione della nostra epoca – spiega Giorgio Ferrara – superata la fase di crisi, l’arte continua a offrire il suo contributo e anche quest’anno abbiamo deciso di mantenere attive le promozioni sull’acquisto dei biglietti mettendo a disposizione di un pubblico meno abbiente 5000 biglietti al prezzo di 1 euro per offrire a tutti la possibilità di partecipare agli eventi della manifestazione tra cui il concerto finale del 12 luglio (musiche di Schubert e Brahms) in piazza Duomo diretto da Jeffrey Tate”.
Sul filo del dialogo fra passato e presente con uno sguardo alla tradizione e alla contemporaneità, alla molteplicità dell’offerta all’insegna dell’eccellenza, il Festival di Spoleto si apre quest’anno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con Così fan tutte di Mozart con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini diretta da James Conlon, regia di Giorgio Ferrara, scene e costumi di Ferretti-Lo Schiavo.
Nell’ottica delle programmazione triennale, il Così fan tutte si colloca poi come primo appuntamento della Trilogia mozartiana prevista fino al 2017 (che include anche le Nozze di Figaro e il Don Giovanni) che vedrà protagonista lo stesso tipo di allestimento, regia, cast e orchestra.
Moltissime le offerte artistiche dei tre weekend all’insegna del grande spettacolo internazionale, tra cui Jadasmeeristblau – Il mare è blu di Brecht-Weill, affresco in musica e parole interpretato da Adriana Asti (secondo weekend al San Nicolò), Mercì con l’icona francese Juliette Greco (10-11 luglio al Menotti). Protagonista è ancora la musica, con i Concerti, Beethoven e dintorni, spazio a Bacalov-Marcotulli-Pizzo, tre generazioni di pianisti a confronto, il concerto La dolce vita in Piazza Duomo il 10 luglio con le musiche di Rota, Morricone, Trovajoli, Piovani.
Spazio alla danza con Voces, la suite flamenca dell’andalusa Sara Baras, (27-28 giugno al Teatro Romano), la Soirée Roland Petit con Eleonora Abbagnato (il secondo weekend al Teatro Romano), Kaber Belarbi che presenta un programma omaggio al grande Nureyev (terzo weekend al Teatro Romano) e al Teatro con il doppio omaggio a Pier Paolo Pasolini, in occasione dei 40 anni della morte, con Porcile diretto da Valerio Binasco (primo e secondo weekend al San Simone) e Il Vantone con Ninetto Davoli ed Edoardo Siravo (al San Nicolò, primo weekend), la seconda parte dei Dubliners di Giancarlo Sepe o Io sono Misia con Lucrezia Lante della Rovere. Nutrita la presenza di artisti internazionali: protagonisti a Spoleto anche il francese Bernard-Henri Lévy con Hotel Europe (Melisso, il 27 giugno), Vanessa Redgrave con A world I loved (secondo weekend al Menotti), la coppia Wilson-Baryshnikov con Letter to a man tratto da i Diari di Nijinsky (il terzo weekend al Caio Melisso), Kamp della compagnia Hotel Modern Company, affresco di vita quotiana di Auschwitz. Appuntamento speciale con la performance-installazione curata di Quirino Conti della mostra Sulle tracce di un film immaginato che racconta il legame di Luchino Visconti e la sua idea, mai realizzata, di girare la Recherche di Proust. Curata dalla Fondazione Fendi, la performance è dislocata negli spazi del Caio Melisso, Chiesa della Manna d’Oro, ex Museo Civico.
Il Festival, che gode del sostegno del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, delle istituzioni del territorio e si fregia dell’importantissimo appoggio delle Fondazioni private, tra cui Fondazione Carla Fendi, continua ad essere mirabile esempio della politica del nuovo mecenatismo italiano, posizione ribadita dal Ministro Franceschini.
“Grazie per l’entusiasmo, la passione e lo straordinario programma. Spoleto si conferma una vetrina internazionale, unica nel suo genere che mostra quanto sia importante l’apertura al mecenatismo – dice il Ministro – Dobbiamo riuscire a valorizzare le risorse del nostro Paese dove esiste un forte radicamento della cultura e del museo: abbiamo la necessità di far entrare nel bilancio cultura l’investimento dei privati. Stiamo lavorando sul reintegro del FUS, ma abbiamo anche favorito la triennalità della programmazione – conclude Franceschini non senza ricordare l’apertura dell’Expo e le grandi potenzialità che offre con l’arrivo di milioni di visitatori in Italia. Appuntamento con i tre weekend del Festival di Spoleto58: tutto il programma in dettaglio su www.festivaldispoleto.com.